Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 06.23

Alluvione Ischia: Cia, non più rinviabile piano di tutela del territorio

Il presidente Fini: basta aspettare, il 10% della superficie italiana è a rischio idrogeologico, agricoltura presidio e difesa del territorio

| Scritto da Redazione
Alluvione Ischia: Cia, non più rinviabile piano di tutela del territorio

Alluvione Ischia: Cia, non più rinviabile piano di tutela del territorio

 Il presidente Fini: basta aspettare, il 10% della superficie italiana è a rischio idrogeologico, agricoltura presidio e difesa del territorio

 Roma, 2 dic - La tragedia di Casamicciola, a Ischia, riporta il tema non più procrastinabile di un piano di tutela che salvaguardi territori e soprattutto vite umane. Tutta la vicinanza e la solidarietà di Cia-Agricoltori Italiani per famiglie e aziende dell’isola campana colpite dalla terribile frana. Gli agricoltori sono pronti a fare la propria parte, questa tragedia dimostra ancora una volta l’urgenza di avviare un piano di manutenzione strutturale del territorio, che si sta mostrando sempre più fragile e indifeso di fronte ai cambiamenti climatici.

 “Continuiamo a pagare, con vittime e danni, la mancanza di programmazione che da decenni caratterizza il nostro Paese -spiega il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini, che ha già espresso il suo cordoglio personale e quello dell’organizzazione-. I disastri provocati dal moltiplicarsi degli eventi estremi, con inondazioni, frane, allagamenti, dimostrano quanto sia diventato necessario agire, senza perdere altro tempo -continua Fini- visto che oggi il rischio idrogeologico, in Italia, coinvolge il 10% della superficie nazionale e riguarda 6.633 comuni. Vuol dire che quasi un cittadino su dieci si trova in aree esposte al pericolo”.

 Per questo “ora diciamo basta -continua il presidente di Cia-. Non sono più rinviabili interventi infrastrutturali, a partire dalla rete idraulica, così come adeguate politiche di prevenzione del territorio nazionale, tanto più con questo clima impazzito, a cui affiancare una puntuale azione di vigilanza e di controllo delle situazioni a rischio. Una nuova politica di tutela ambientale che non può prescindere dal presidio degli agricoltori, la cui opera di manutenzione del territorio è fondamentale, soprattutto nelle aree interne”.

 sito web www.cia.it 

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