Egr. sig.ra Antonella Songia,
solo ipocrisia rispetto al lancio delle iniziative della regionale lombarda per la valorizzazione delle aree protette di rete natura 2000. Il motivo è molto semplice: è inconcepibile che si chieda di documentare le bellezze della natura, in particolare le aree protette lombarde, da vincoli di livello europeo come le are protette di “rete natura 2000” dopo che la Regione stessa ha permesso scempi di inaudita irreversibilità, come ad esempio è successo con la cancellazione d’ufficio di vincoli di una parte di territorio lombardo unico nel suo genere e che corrisponde al geotipo Naviglio di Melotta compreso tra i comuni di Romanengo, Soncino Ticengo e Casaletto di Sopra. Più precisamente, alla trasformazione delle ex cave Danesi (regolamentate appunto da rete natura 2000) in laghetti di pesca sportiva e al permesso di apertura di nuove cave di argilla in un territorio unico nel suo genere in tutta la pianura lombarda.
Ritengo queste iniziative una presa in giro dei cittadini lombardi per i modi in cui Regione Lombardia invece, tratta l’esiguo l’ambiente naturale rimasto, nel concreto. Al contrario, informerò gli ignari cittadini, di quello che invece Regione Lombardia fa di queste aree quando gli interessi in gioco valgono più di una bella foto e meglio di un interessante ambiente naturale da tutelare incondizionatamente. Altro che il contest Naturachevale!
Alvaro Dellera, Wildlife Photographer
Alvaro Dellera: ‘Quanta ipocrisia nella gestione dell’ambiente!’
Trasmettiamo la lettera aperta di Dellera, che accusa: «Tanti soldi pubblici per nascondere la verità sulla distruzione degli ambienti naturali anche in provincia di Cremona»
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