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Amnistia subito.Presidio sonoro davanti al carcere

| Scritto da Redazione
Amnistia subito.Presidio sonoro davanti al carcere

AMNISTIA E DIRITTO DI VOTO DEI DETENUTI. IL PRESIDIO SONORO DEI RADICALI DAVANTI AL CARCERE
9 milioni di processi e cause civili pendenti, carceri medievali, dall'inizio dell'anno 53 suicidi tra i detenuti, 8 tra gli agenti di custodia: la comunità penitenziaria è allo stremo. L'Italia è la vergogna d'Europa, da vent'anni detiene il record di paese più condannato dalla Corte di giustizia europea per la denegata giustizia dovuta all'eccessiva lunghezza dei processi e alla condizione delle sue prigioni.
Sono state 30.900 le adesioni – 290 quelle dei detenuti nel carcere cremonese di via Cà del Ferro - pervenute a Radiocarcere da più di 80 istituti di pena italiani alla quattro giorni di mobilitazione nonviolenta promossa dal Partito Radicale per l'amnistia e il diritto di voto dei detenuti.
Ieri sera, in chiusura della quattro giorni di sciopero della fame, si è svolto il presidio “sonoro” davanti al carcere di via Cà del Ferro. Alle 20 è iniziata la battitura di pentole e coperchi da parte di militanti radicali e di semplici cittadini. Rumorosissima è stata la risposta dalle loro celle dei 290 detenuti che hanno aderito all'iniziativa. A tutti loro, ai loro famigliari, agli agenti di polizia penitenziari, alcuni dei quali in sciopero della fame, agli avvocati della camera penale che hanno promosso la giornata di astensione dalle udienze va il nostro grande grazie. Questa è stata solo una tappa della battaglia per la legalità e le giustizia. Siamo consapevoli che sarà lunga e difficile, ma alla fine strapperemo una grande conquista di civiltà per il nostro paese.

Cremona, 24.11.2012
Sergio Ravelli

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