Mercoledì, 08 maggio 2024 - ore 21.45

Anche a Cremona SABATO 25 GENNAIO diffondiamo insieme piccoli segni di Pace

Giornata Internazionale di Mobilitazione Popolare SPEGNIAMO LA GUERRA, ACCENDIAMO LA PACE contro le guerre e le dittature a fianco dei popoli in lotta per i propri diritti

| Scritto da Redazione
Anche a Cremona SABATO 25 GENNAIO  diffondiamo insieme piccoli segni di Pace

Anche a Cremona SABATO 25 GENNAIO  diffondiamo insieme piccoli segni di Pace

Giornata Internazionale di Mobilitazione Popolare SPEGNIAMO LA GUERRA, ACCENDIAMO LA PACE contro le guerre e le dittature a fianco dei popoli in lotta per i propri diritti

SABATO 25 GENNAIO  diffondiamo insieme piccoli segni di Pace

h.11-12 | piazza stradivari, VOLANTINAGGIO, al Mercato Cittadino

h.16-18 | corso campi, SIT-IN "NO WAR", con cartelli bandiere musica speak volantini

per l'intera giornata FACCIAMO APPELLO a tutte le reti sociali ed in particolare ai soggetti promotori dei 3 eventi pomeridiani:

- ambientalisti x convegno aria/biogas;

- sardine/anpi x evento memoria;

- amnesty international x fiaccolata regeni;

CON I POPOLI DELLA PACE  CONTRO I SIGNORI DELLA GUERRA

Appello Unitario

“La guerra è un male assoluto e va ‘ripudiata’, come recita la nostra Costituzione all’Art. 11: essa non deve più essere considerata una scelta possibile da parte della politica e della diplomazia”.

Il blitz del presidente Trump per uccidere il generale iraniano Soleimani, il vicecapo di una milizia irachena ed altri sei militari iraniani, è un crimine di guerra compiuto in violazione della sovranità dell’Iraq. Insieme alla ritorsione iraniana si è abbattuto anche sui giovani iracheni che da tre mesi lottano contro il sistema settario instaurato dall’occupazione Usa e contro le ingerenze iraniane, in un paese teatro di guerre per procura ed embarghi da decenni.

Irak, Iran, Siria, Libia, Yemen: cambiano i giocatori, si scambiano i ruoli, ma la partita è la stessa. Nella crisi del vecchio ordine internazionale, potenze regionali e globali si contendono con la guerra aree di influenza sulla pelle delle popolazioni locali. La sola alternativa consentita al momento è il mantenimento dei regimi teocratici o militari – comunque illiberali e non rispettosi dei diritti umani - con i quali si fanno affari, chiudendo occhi e orecchie su repressione, torture e corruzione.

La guerra non produce solo distruzione, ma cancella anche dall’agenda politica la questione sociale, oramai incontenibile ed esplosa nelle proteste delle popolazioni che hanno occupato pacificamente le piazze e le strade.

Non possiamo stare a guardare

Dobbiamo gridare il nostro no alla guerra, alla sua preparazione, a chi la provoca per giustificare la produzione e la vendita di armi. Guerre che, in ogni momento, possono fare da miccia ad un conflitto globale tanto più preoccupante per il potenziale degli armamenti nucleari oggi a disposizione dei potenti del mondo. Le vittime innocenti dell'aereo civile abbattuto "per errore" da un missile, dimostrano una volta di più che la guerra è un flagello per tutti, nessuno può chiamarsi fuori, siamo tutti coinvolti.

Manifestiamo il nostro sostegno alle popolazioni, vere vittime delle guerre, a chi si rivolta da Baghdad a Teheran, da Beirut ad Algeri, da Damasco, al Cairo, a Gerusalemme, a Gaza.

 

Quel che sta avvenendo nel Golfo Persico, aggiungendosi alle sanguinose guerre e alle crescenti tensioni in corso, mette in luce la drammatica attualità e il vero realismo dei ripetuti ma inascoltati appelli di Papa Francesco per l’avvio di un processo di disarmo internazionale equilibrato.

L’UE, nata per difendere la pace, deve assumere una forte iniziativa che – con azioni diplomatiche, economiche, commerciali e di sicurezza – miri ad interrompere la spirale di tensione e costruisca una soluzione politica, rispettosa dei diritti dei popoli, dell’insieme dei conflitti in corso in Medio Oriente e avviare una rapida implementazione del Piano Europeo per l’Africa (Africa Plan) accompagnandolo da un patto per una gestione condivisa dei flussi migratori.

Fermare la spirale di violenze è responsabilità anche italiana e chiediamo al nostro Governo di farlo con atti concreti:

  • opporsi alla proposta di impiego della Nato in Iraq e in Medio Oriente;
  • negare l’uso delle basi Usa in Italia per interventi in paesi terzi senza mandato ONU;
  • bloccare l’acquisto degli F35;
  • fermare la vendita di armi ai paesi in guerra o che violano i diritti umani come sancito dalla L. 185/90;
  • ritirare i nostri soldati dall’Iraq e dall’Afghanistan, richiedendo una missione di peace-keeping a mandato ONU ed inviare corpi civili di pace;
  • adoperarsi per la sicurezza del contingente italiano e internazionale in missione UNIFIL in Libano;
  • aderire al Trattato per la messa al bando delle armi nucleari eliminandole dalle basi in Italia;
  • sostenere in sede europea la necessità di mantenere vivo l’accordo sul nucleare iraniano implementando da parte italiana ed europea le misure di revoca dell’embargo
  • porre all’interno dell’Unione europea la questione dei rapporti USA-UE nella NATO.

Per tutto questo invitiamo a aderire ed a partecipare alla giornata di mobilitazione internazionale di sabato 25 gennaio 2020, promossa dal movimento pacifista statunitense contro la guerra, che per noi sarà una grande mobilitazione contro tutte le guerre e tutte le dittature, a fianco dei popoli che si battono per il proprio futuro.

* comitato promotore nazionale | prime adesioni: ACLI, AIDOS, AIFO, Amici di Mezzaluna Rossa Palestina, ANPAS, ANPI Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, AOI Associazione ONG Italiane, ARCI, ARS, Archivio Disarmo, ASGI Associazione Studi Giuridici Immigrazione, Ass.Diritti e Frontiere, Ass.Laudato Sì, Associazione per la Pace, Ass.Senza Confine, AssoPace Palestina, Atlante delle Guerre, AUSER, Beati I Costruttori di Pace, Centro Studi Sereno Regis, CGIL, Chiesa di Tutti Chiesa dei Poveri, CIPAX, CIPSI, CISDA, CNCA Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza, Cultura E' Libertà, Ecologia e Diritti, Emmaus, Europa in Movimento, Europa Verde, E'Viva, FIOM-CGIL, FISH, FOCSIV, Fondazione A.Frammartino, Fondazione Benvenuti in Italia, Giuristi Democratici, Gruppo Abele, Gruppo Missioni Africa, LegAmbiente, Lega per i Diritti dei Popoli, LIBERA contro le mafie, Lunaria, Movimento Cooperazione Educativa, Medicina Democratica, Movimento Federalista Europeo, MIR Movimento Internazionale di Riconciliazione, Movimento Consumatori, Movimento Europeo, Movimento Nonviolento, Neri Italiani - Black Italians, Noi Siamo Chiesa, OPAL, Pax Christi, PeaceLink, Rifondazione Comunista - Sinistra Europea, Pressenza, Rete Studenti Medi, Rete della Conoscenza, Rete della Pace, Rete Italiana per il DIsarmo, Sbilanciamoci!, Sindacato Generale di Base, Sinistra Italiana, Tavola della Pace, Transform! Italia, UDI, UDS Unione degli Studenti, UDU Unione degli Universitari, UISP Unione Italiana Sport per Tutti, Un Ponte Per..., USI-AIT Unione Sindacale Italiana, US.ACLI, Women's International League For Peace and Freedom

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Diffondiamo insieme piccoli segni di Pace

25 Gennaio 2020 12:00 - 18:00
Cremona

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