Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 09.55

Aperitivo a KM zero

| Scritto da Redazione
Aperitivo a KM zero

UNA MOBILITÀ DIVERSA È POSSIBILE + APERITIVO A KM ZERO
Presenti circa 70/80 persone, tra cui alcuni rappresentanti del comitato no Ti-Bre di Trecasali (PR)con i quali siamo da tempo in contatto e con cui
collaboriamo.

Gli argomenti trattati dai relatori e dagli interventi dal pubblico hanno interessato tutti gli aspetti connessi al tema di una mobilità realmente sostenibile in contrapposizione con la risposta, sbagliata e non moderna, che ancora una volta viene data dalla politica e cioè quella delle autostrade e delle grandi opere.
Il sottoscritto inoltre ha spiegato i contenuti del ricorso presentato al capo dello stato ed il cui giudizio, su richiesta della Rgione Lmbardia e di Stradivaria spa, è stato ora trasposto al TAR di Brescia.

Un ruolo centrale nel dibattito hanno avuto i temi del consumo di suolo e
dell'inquinamento atmosferico.

In particolare è stato sottolineato come, insieme all’inquinamento atmosferico, il consumo di territorio rappresenti la prima emergenza
regionale e locale, oltre che nazionale, come testimonia un recentissimo studio della Regione Lombardia sul consumo di suolo lombardo negli ultimi 50 anni ed i cui dati sono sconcertanti.
· le zone antropizzate (zone urbanizzate, insediamenti produttivi, reti stradali ecc.) sono passate dal 4,2%, sul totale del suolo regionale, del
1955 al 14% del 2007 (passando cioè da 100 mila a 336 mila ettari di suolo cementificato);
· le aree agricole sono passate dal 55% del 1955 al 43% del 2007 ed al 41% del 2011;
· ogni anno si perde una potenzialità di produzione pari a 27 mila tonnellate di grano e si riduce di 850 mila tonnellate la capacità del
terreno di immagazzinare anidride carbonica;
· ogni giorno si perdono 12 ettari di suolo fertile,
· in provincia di Cremona se ne sono persi 11.500 dal 1955 al 2007;
· nella provincia di mantova questo valore ammonta a 18.000 ettari;

Le province di Mantova e Cremona sono tra quelle che negli ultimi anni stanno facendo registrare il più alto tasso di crescita delle superfici
urbanizzate.

In questo studio vi si legge inoltre:
“Questo quadro, già di per sé molto allarmante, verrebbe ulteriormente aggravato, qualora dovesse andare in porto l’autostrada Cremona-Mantova,
questo determinerebbe un grosso cambiamento: i capannoni inizierebbero a spuntare un po’ dovunque, lungo il nuovo asse viario, com’è sempre accaduto in questi casi”.

Le autostrade quindi non come risposta ad una domanda di mobilità ma come strumento per la cementificazione selvaggia del
territorio, come testimonia il tentativo per ora sventato di inserire una precisa norma a favore delle Autostrade regionali lombarde: Stralciato, per ora, l’articolo 36 dalla Legge “Misure per la crescita, lo sviluppo e l’occupazione” No a colate di cemento con la scusa di nuove, inutili, autostrade
“Legambiente esprime grande soddisfazione per lo scampato pericolo.

Il Consiglio regionale ha evitato di fare un indebito regalo a banche e grandi operatori speculativi del settore immobiliare, per intrigarli nel business
delle autostrade regionali”. E’ questo il commento dell’associazione ambientalista alla notizia che il voto che si sta svolgendo in merito alla
legge Misure per la crescita, lo sviluppo e l’occupazione ha stralciato dal provvedimento l’articolo 36 dalla norma in discussione. “Se questo articolo
fosse passato - dichiara Damiano Di Simine, presidente Legambiente Lombardia - si sarebbe fornita una assurda legittimazione istituzionale ad
investimenti di natura speculativa, a beneficio dei soliti noti e ai danni di enormi estensioni di suoli agricoli”. L'articolo di legge, fortemente
contestato dall’associazione ambientalista, offriva ai concessionari di future autostrade regionali, come la Broni-Mortara o la Cremona-Mantova, la
possibilità di arricchirsi, oltre che con l'esazione della tariffa autostradale, anche divenendo beneficiari di diritti esclusivi per
realizzare investimenti immobiliari nei terreni circostanti le infrastrutture autostradali. Come ulteriore benefit, l'articolo prevedeva la
drastica riduzione delle compensazioni ambientali dovute per mitigare gli effetti delle opere. “Per ora possiamo esultare per lo scampato pericolo,
grazie alla battaglia dei Consiglieri in aula, siamo certi che il provvedimento verrà riproposto a breve da Cattaneo in altre forme, ma almeno
ora possiamo concentrarci sui punti qualificanti di una legge che deve servire a rilanciare lo sviluppo nella nostra Regione. Vogliamo che il
futuro dei lombardi poggi su pilastri di economia vera e sostenibile, e non su speculazioni immobiliari e consumo di suolo”.

La serata rientra in un ciclo di iniziative di sensibilizzazione su questi temi e per raccogliere fondi a copertura delle spese legali per il ricorso contro
la Cr-Mn.

Come coordinamento dei comitati contro le autostrade CR-Mn e Ti-Bre desideriamo ringraziare tutti gli intervenuti, i relatori ed in particolare
l'Arci di Cremona e gli amici di Filiera Corta Solidale - Cremona che hanno contribuito in modo determinante alla riuscita della serata.

Cesare Vacchelli

n.b. La riunione si è tenuta MERCOLEDÌ 18 APRILE 2012 alle ore 19:00 presso
LUOGOCOMUNE Centro Sociale Culturale Arci - Cremona

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