Ancora oggi parecchi ne parlano, dicono che hanno mangiato bene, che il servizio era all’altezza della situazione, che non mancava la gentilezza, che le orchestre e l’evento che hanno accompagnato la festa hanno suonato bene, aiutando i presenti a trascorrere belle serate in compagnia.
Le tante donne e devo dire anche alcuni uomini che hanno preparato gli agnoli e i tortelli, fra questi anche alcune che erano alla loro prima esperienza e dalle poche parole che ci siamo scambiati ho capito che erano contente.
La cucina ha dimostrato creatività e capacità, con una preparazione non indifferente.
La sera del pescegatto e delle rane fritte ci ha riempito di soddisfazioni, il sentirci dire è tutto buono, siete bravi non è da tutti i giorni, poi la birreria, il bar, la pesca dei fiori, la rosticceria e non vogliamo assolutamente dimenticare il lavaggio dei piatti e delle posate, scelta questa dei piatti in ceramica che ci porta molto impegno ma che fa la differenza ,mangiare nei piatti di ceramica anzichè in quelli di plastica è tutto un altro mangiare.
Sono tutte scelte che caratterizzano la nostra festa, impegnative , ma che il grande aiuto che ci viene dato da circa 70 volontari ci permette anche queste differenze.
La festa l’abbiamo chiusa in bellezza con lo spettacolo 50 anni di musica in una sola sera, un pubblico numeroso ha fatto da cornice all’evento e ha riempito di orgoglio tutti noi che abbiamo avuto la volontà di organizzare nel nostro paese una cosa diversa, una cosa che ha portato molti dei presenti, se non tutti indietro di parecchi anni, gli anni della loro e della nostra gioventù, questo è potuto avvenire anche grazie alle proposte positive che ci ha offerto Fausto Tenca.
La cosa importante, stavamo concludendo la festa e negli stand si sentiva il bisogno ad alta voce di dire che il prossimo anno la rifaremo , si dice più bella, ma saremmo contenti di ripetere l’esperienza positiva di questo anno.
Il motto di quest’anno era , “ce la faremo a fare la festa quest’anno?” forse per scaramanzia, forse per l’impegno che avevamo di fronte , 10 giorni, ce l’abbiamo fatta, è stata bella, abbiamo lavorato tutti sodo, ma al mattino verso le due , ma anche le tre eravamo seduti a cerchio per parlare , per ridere, per scherzare, per pensare a quello che avremmo fatto il giorno dopo.
Dire grazie non basta, dire arrivederci al prossimo anno non è veritiero perché la nostra voglia di stare assieme ci porta ad incontrarci in tante altre scadenze del volontariato.
Dedicheremo una serata per pensare la festa del prossimo anno, magari attorno ad un tavolo con un bicchiere di vino o una bibita.
Grazie
Gerelli Sante Gussola 29 luglio 2016 un mese esatto dalla posa del primo container magazzin
