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Asst Cremona e Casalmaggiore difenditi dall 'influenza 2017

Al via la campagna vaccinale antinfluenzale dell’ASST di Cremona Una postazione dedicata con accesso diretto per gli over 65enni e le categorie a rischio

| Scritto da Redazione
Asst Cremona e Casalmaggiore difenditi dall 'influenza 2017

DIFENDITI DALL’INFLUENZA Al via la campagna vaccinale antinfluenzale dell’ASST di Cremona e Casalmaggiore

Una postazione dedicata con accesso diretto per gli over 65enni e le categorie a rischio Anche quest’anno si stima che un elevato numero di italiani sarà colpito dal virus. Per questo l’ASST di Cremona ha organizzato un punto vaccinale con accesso diretto, dedicato agli ultra sessantacinquenni e a tutte le persone aventi diritto perché appartenenti alle “categorie a rischio”.

 Cremona Il punto vaccinale si trova presso la Sede dell’Associazione Diabetici di via San Sebastiano n. 14, resterà attivo dal 6 novembre al 1 dicembre 2017. Rispetta i seguenti orari di apertura: da lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 12. Per le categorie aventi diritto l’accesso è libero e diretto.

Casalmaggiore il punto vaccinale si trova in via Azzo Porzio, 73 a Casalmaggiore, resterà attivo dal 6 novembre al 1 dicembre 2017. Rispetta i seguenti orari di apertura: il mercoledì dalle 14 alle 16.30. Per le categorie aventi diritto l’accesso è libero e diretto.

 Per informazioni più dettagliate è possibile consultare il Sito di regione Lombardia: www.regione.lombardia.it

 A chi si raccomanda la vaccinazione?

L’Organizzazione Mondiale della Sanità indica quale obiettivo primario della vaccinazione antinfluenzale la prevenzione delle forme gravi e complicate di influenza e la riduzione della mortalità prematura in gruppi ad aumentato rischio di malattia grave. Sulla base di tali indicazioni le persone alle quali viene raccomandata ed offerta gratuitamente la vaccinazione sono:

  • Soggetti di età pari o superiore a 65 anni (nati nell’anno 1949 e precedenti).
  • Bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi ed adulti - affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza, quali:
    • malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio (inclusa l'asma di grado severo, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e BPCO);
    • malattie dell'apparato cardio-circolatorio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite;
    • diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi gli obesi con BMI>30 e gravi patologie concomitanti);
    • tumori;
    • malattie renali con insufficienza renale;
    • epatopatie croniche;
    • malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali;
    • malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie;
    • malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV;
    • patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici;
    • patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari).
  • Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale.
  • Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza.
  • Persone residenti presso strutture socio-sanitarie, per anziani o disabili.
  • Medici e personale sanitario di assistenza, personale di assistenza in case di riposo ed anziani a domicilio, volontari dei servizi sanitari di emergenza: le revisioni sistematiche hanno dimostrato che proprio in questo gruppo vi è evidenza di efficacia, anche ai fini della limitazione complessiva nella diffusione del contagio tra la popolazione.
  • Persone conviventi con soggetti portatori di patologie di cui al punto 2) che non possono essere vaccinati.
  • Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali (suini e volatili) che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani:
    • addetti alle attività di allevamento;
    • addetti al trasporto di animali vivi;
    • macellatori e vaccinatori;
    • veterinari pubblici e libero-professionisti.

SAPERNE DI PIU’ NON FA MALE

Alcune informazioni utili sull’influenza

 Quali sono i sintomi inequivocabili dell’influenza?

I sintomi dell’influenza, che tutti conoscono bene, generalmente compaiono piuttosto rapidamente e sono rappresentati da: febbre, spesso elevata, in particolare nei bambini nei quali può arrivare anche a 40°C; dolori alle ossa ed alle articolazioni e nella zona intorno agli occhi (periorbitaria); mal di testa; stanchezza e malessere; tosse secca; mal di gola; secrezioni nasali chiare e cute calda ed arrossata con occhi ed occhi lucidi. I disturbi dell’influenza di solito scompaiono nell’arco di una settimana.

 Come avviene il contagio?

L’infezione si trasmette da persona a persona per via aerea e per contatto, toccando oggetti contaminati dal virus.

 In che misura è possibile fare prevenzione?

L’influenza si può prevenire tramite la somministrazione del vaccino. Un’altra semplice strategia è di evitare i contatti con le persone malate. Per evitare di infettarsi può anche essere utile evitare di toccarsi gli occhi, il naso o la bocca quando si è in giro: se per caso ci fossero contaminate le mani con il virus dell’influenza questo potrebbe entrare nel nostro organismo attraverso le mucose. E’ inoltre importante, una volta si fosse contratta l’infezione, seguire alcune regole sanitarie banali per ridurre il rischio di trasmettere l’infezione ad altri: stare a casa dal lavoro, per evitare di contagiare altre persone; coprirsi il naso e la bocca quando si tossisce o si starnutisce, per evitare di diffondere il virus nel’ambiente;lavarsi le mani con acqua e sapone o con una soluzione a base di alcol dopo aver tossito e starnutito.

 Le terapie più indicate?

Sono indicati il riposo a casa e la terapia con farmaci sintomatici per la febbre (per esempio con il paracetamolo) e per la tosse. In alcuni pazienti particolarmente deboli o critici è possibile il trattamento con farmaci antivirali.

 Il vaccino anti-influenzale è sicuro?

Numerosi studi condotti su milioni di persone hanno dimostrato nel corso dei decenni che il vaccino antinfluenzale, così come gli altri vaccini, non è associato a rischi particolari. Gli effetti collaterali più comuni sono rappresentati da dolore nel sito di iniezione e febbre.

 L’influenza si cura con l’antibiotico?

No, affatto. Gli antibiotici uccidono i batteri ma non hanno alcuna attività sui virus. Assumere una terapia antibiotica per l’influenza, o per altre infezioni virali comuni durante la stagione fredda, ha solo effetti negativi: causare possibili effetti collaterali, talvolta anche gravi (oltre che aumentare inutilmente i costi sanitari). Purtroppo gli italiani utilizzano molti antibiotici per le infezioni virali, soprattutto durante l’inverno, favorendo inutilmente la selezione di germi sempre più resistenti agli antibiotici.

 

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