Venerdì, 03 maggio 2024 - ore 05.24

ASST Cremona RIAPRE LA MEDICINA DELLO SPORT

ROSSI: «PROMESSA MANTENUTA», DAL 2 OTTOBRE VIA ALLE PRENOTAZIONI

| Scritto da Redazione
ASST Cremona RIAPRE LA MEDICINA DELLO SPORT

ASST Cremona RIAPRE LA MEDICINA DELLO SPORT

ROSSI: «PROMESSA MANTENUTA», DAL 2 OTTOBRE VIA ALLE PRENOTAZIONI

Il percorso di accreditamento della nuova struttura di via Dante 134 si è concluso con l’ok della Regione. Potranno essere effettuate 5mila visite all’anno.

Bonvecchio «Il servizio sanitario pubblico c’è».

ùLa Medicina dello sport può ripartire. La conferma è arrivata ieri pomeriggio lunedì 25 settembre dalla Regione Lombardia (Delibera XII/988). Un passaggio che conclude il percorso di accreditamento necessario alla riattivazione del servizio, frutto di un intenso lavoro istituzionale su più livelli, che ha coinvolto l’ASST di Cremona, l’ATS Val Padana con il prezioso supporto dell’Assessorato allo sport del Comune di Cremona.

 Il servizio - che si trova al primo piano del Polo Sanitario di Via Dante 134 - aprirà al pubblico il 16 ottobre 2023 e accoglierà giovani, sportivi agonisti, amatori e con disabilità; potrà effettuare sino a 5mila visite annue all’interno di ambienti confortevoli e dotati delle strumentazioni adeguate alle visite di idoneità sportiva.

 Ad accogliere gli utenti, l’équipe diretta da Alberto Bonvecchio, composta dal dottor Giampiero Speranza, dall’infermiera Patrizia Palese, dall’assistente sanitaria Monica Robusti.

 PRENOTAZIONI APERTE DA LUNEDÌ 2 OTTOBRE

Da lunedì 2 ottobre sarà possibile prenotare la prestazione d’interesse (visita agonistica, visita non agonistica) telefonando al numero 0372 405879 dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 12.

 RESTITUIRE IL SERVIZIO AL TERRITORIO, UNA PRECISA VOLONTÀ

«Promessa mantenuta - afferma Giuseppe Rossi, direttore generale dell’ASST di Cremona. La riapertura della Medicina dello sport è frutto di una volontà precisa e condivisa: restituire un servizio alla Città e al territorio. Ricordo che l’attività era stata sospesa nel 2020 a causa della pandemia, quando abbiamo dovuto utilizzare gli spazi per creare l’ambulatorio tamponi e impiegare il personale sulla linea dell’emergenza. Non c’è mai stata alcuna intenzione di chiudere. Ringrazio l’Assessore allo sport Luca Zanacchi, tutte le società sportive e le famiglie dei giovani atleti per la fiducia riposta nel nostro lavoro e anche per la pazienza. Grazie al direttore sociosanitario Paola Mosa e al Direttore del Distretto Valentina Brunelli che si sono spese insieme ad Ats Val Padana affinché ci fossero tutti i requisiti di accreditamento. Grazie al dottor Alberto Bonvecchio e allo staff amministrativo che hanno curato gli aspetti sanitari e organizzativi» - conclude Rossi.

 RISULTATO ATTESO, HA VINTO LO SPIRITO COSTRUTTIVO

«La riapertura della Medicina dello sport - afferma Luca Zanacchi, assessore allo Sport del Comune di Cremona - è un importante segnale di ascolto e supporto alle tante realtà sportive e ai tanti atleti del territorio, che nel tempo si sono sempre appoggiati a questo importante servizio. È una risposta concreta ai bisogni di tutti gli sportivi cremonesi. La sua riattivazione ha visto l'Amministrazione comunale, Asst e Ats, uniti in un lavoro congiunto per il raggiungimento di questo importante obiettivo. Ringrazio Asst di Cremona e l’Ats Val Padana per l'ascolto dato alle associazioni sportive che, attraverso la Consulta dello Sport, con spirito costruttivo, hanno palesato la necessità di poter disporre nuovamente della Medicina dello Sport. Con la sua riapertura ogni sportivo potrà godere di un servizio aggiuntivo specializzato nella prevenzione per una pratica più sicura. Si affiancherà alle realtà private che operano sul territorio e fornirà un essenziale presidio per la salute di tutti gli sportivi, tassello imprescindibile per una buona pratica sportiva, sia essa amatoriale o agonistica».

 UN MOTIVO DI GRANDE SODDISFAZIONE

«Sapere che questo servizio potrà nuovamente essere garantito anche da una struttura pubblica è certamente motivo di soddisfazione - commenta Salvatore Mannino, direttore generale di Ats Val Padana. In questi ultimi tre anni l’Ats ha assicurato il supporto e la collaborazione necessari per dare - per quanto possibile - risposte ai cittadini, a partire dallo stanziamento di risorse aggiuntive per incrementare l’offerta di prestazioni di medicina dello sport nei momenti di maggiore criticità. Per fare questo, ci siamo avvalsi degli strumenti messi a disposizione da Regione Lombardia, assicurando l’erogazione delle prestazioni sanitarie in centri convenzionati. La responsabilità istituzionale condivisa tra tutti i soggetti coinvolti in questo percorso, nella piena consapevolezza della sua indispensabilità, ci porta fino ad oggi: anche in questa fase, Ats Val Padana ha accompagnato passo a passo il percorso di accreditamento che si è concluso con esito positivo».

 LA STORIA IN BREVE

Istituita nel 1978, dal 2001 il servizio di Medicina dello sport è in capo all’Asst di Cremona (ex Azienda Ospedaliera "Istituti Ospitalieri" di Cremona). Nel 2020, durante la pandemia, il servizio è stato trasferito in via Dante 104 per liberare il Padiglione 8 dell’Ospedale di Cremona, destinati all’ambulatorio per l'esecuzione dei tamponi Covid-19. Sospeso nel mese di marzo 2021, il servizio era in attesa dell’accreditamento regionale per autorizzarne la ripresa nella nuova sede.

 LE POTENZIALITÀ DI UN SERVIZIO PUBBLICO

Grande entusiasmo anche da parte di Giovanni Bozzetti, vicepresidente della sezione provinciale della Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI) ed ex dipendente della Medicina dello sport di Cremona. «Ho lavorato alla Medicina dello sport sin dalla sua nascita: saltuariamente dal 1980 al 1984 e in modo stabile dal 1984 al 2020, sentendomi visceralmente legato al servizio pubblico al punto da rifiutare diverse opportunità di lavoro in strutture private. Sono senz’altro di parte, ma ritengo che le potenzialità di un servizio di medicina dello sport siano molteplici: dalla certificazione per attività sportiva agonistica e non agonistica allo screening di patologie varie in una porzione di popolazione giovanile non più controllata dalla medicina scolastica; dall’educazione a comportamenti virtuosi alla prevenzione primaria e secondaria nei pazienti cardio-vasculopatici, oncologici».

 MEDICINA DELLO SPORT È PREVENZIONE

In accordo con il dottor Bozzetti, il direttore del centro di medicina dello sport, Alberto Bonvecchio, sottolinea «È importante che il sistema sanitario pubblico ci sia. Avere un centro che s’interessa di sport e certifica la buona salute di chi lo pratica rientra nei fattori essenziali per la promozione della salute e del benessere della popolazione. Ripartire con questo servizio è estremamente importante, perché significa investire sulla prevenzione. Com’è risaputo, l’attività motoria fa bene sotto diversi punti di vista, e incentiva le persone a prendersi cura di sé e a monitorare la propria salute. In questo senso, la Medicina dello sport si riconferma come una forma di medicina preventiva, un servizio alla comunità insostituibile, di cui si sentiva il bisogno».

 PUNTIAMO ALLA QUALITÀ

La medicina dello sport offre visite specialistiche e accertamenti sanitari per riconoscere e certificare l’idoneità alla pratica di attività sportive, agonistiche e ludico-ricreative. «Puntualità e qualità sono tra i nostri obiettivi - afferma Giampiero Speranza, medico dello sport referente del servizio - abbiamo organizzato l’attività in modo da ridurre tempi e spostamenti: tutti gli esami (tranne le visite oculistiche e otorinolaringoiatriche, effettuate in ospedale tramite convenzione) verranno effettuati in sede ambulatoriale: se gli accertamenti non evidenziano problematiche di salute, la certificazione viene consegnata subito al termine della visita».

 Le prestazioni saranno effettuate da un medico certificatore, affiancato da un’infermiera e un’assistente sanitaria. «Il servizio - aggiunge Speranza - può contare sulla collaborazione di diversi specialisti, in primis il cardiologo (per la valutazione dei test da sforzo e l’esecuzione dell’ecocardiogramma), cui si aggiungono fisiatra, neurologo, oculista e otorinolaringoiatra che hanno il compito di integrare l’iter diagnostico obbligatorio per alcune attività sportive agonistiche».

 La visita di idoneità agonistica è gratuita per gli atleti minorenni e per persone con disabilità. Per tutte le altre categorie è a pagamento, in base a tariffario nazionale. Per chi ha più di quarant’anni, oltre alla visita è possibile effettuare in sede anche il test da sforzo massimale, esame strumentale che consente di valutare la salute cardiovascolare ed evidenziare eventuali alterazioni non riscontrabili a riposo.

 LA NUOVA SEDE

La Medicina dello sport si trova al 1° piano del Polo Sanitario di Via Dante 134 a Cremona, ha una superficie complessiva di 200 metri quadrati ed è dotata di un elevatore omologato per garantire l’accesso alle persone con disabilità. Comprende due ambulatori e uno studio medico; l’accettazione, la sala d’attesa, un archivio e i servizi igienici.

 Gli specialisti hanno a disposizione un elettrocardiografo, uno spirometro, un cicloergometro e un armoergometro di nuova generazione per i test di sforzo massimale e per effettuare l’esame delle urine, con refertazione in loco.

 COME SI ACCEDE

  • Si accede al servizio di medicina dello sport solo con prenotazione telefonica da effettuare contattando il numero 0372 405879.
  • Dal 2 ottobre al 14 ottobre le prenotazioni saranno aperte dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 12.
  • Dal 16 ottobre si potrà prenotare sempre dal lunedì al venerdì, ma dalle 10 alle 12.
  • Il servizio sarà aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 12 e dalle 12.30 alle 15.40.

 In allegato le fotografie:

  • Giuseppe Rossi, Direttore Generale ASST Cremona
  • Alberto Bonvecchio, Responsabile Medicina dello sport
  • Giampiero Speranza, medico referente del servizio di Medicina dello sport
  • L'immagine scattata ad inizio lavori (cantiere) presso il Polo Sanitario di Via Dante che ritrae (da sx) l'architetto referente, Rosario Canino (Direttore Sanitario), Giuseppe Rossi (Direttore Generale) e Luca Zanacchi (Assessore allo sport)
  • prova da sforzo (stock Canva)

 

 

449 visite

Articoli correlati

Petizioni online
Sondaggi online