Sabato, 04 maggio 2024 - ore 07.41

BERLUSCONI HA ANCORA IL CORAGGIO DI PROFESSARSI AMICO DI PUTIN ? ARNALDO DE PORTI

La guerra in Ucraina offre spunto per una considerazione anche su Berlusconi che,oltre a coltivare tuttora l’amicizia con Putin, non disdegnava quella di Gheddafi.

| Scritto da Redazione
BERLUSCONI HA ANCORA IL CORAGGIO DI PROFESSARSI  AMICO DI PUTIN ? ARNALDO DE PORTI BERLUSCONI HA ANCORA IL CORAGGIO DI PROFESSARSI  AMICO DI PUTIN ? ARNALDO DE PORTI

BERLUSCONI HA ANCORA IL CORAGGIO DI PROFESSARSI  AMICO DI PUTIN ? ARNALDO DE PORTI

La guerra in Ucraina mi ha offerto lo spunto per una considerazione anche sull’ex primo ministro Berlusconi che, oltre a coltivare  tuttora l’amicizia con Putin, non disdegnava  allora di fare altrettanto  con Gheddafi.

 Se personalmente, da modesto essere umano quale sono, mi trovassi ora nelle  condizioni del predetto ex primo ministro italiano, sprofonderei nella più profonda vergogna al punto che la coscienza mi suggerirebbe di allontanarmi da qualsiasi attività in chiave politica. Penso altresì che questo signore non possa  ora eccepire che detti contatti di amicizia con dei criminali fossero ispirati dal desiderio di redimerli al fine di portare democrazia in Russia e Libia, a meno che per democrazia non si sia inteso ammazzare chi la pensa in senso contrario. Altro che esportare democrazia come, per esempio,  in Iraq…

 Ho appena sentito su RAIUNO   (h. 13 circa)  la situazione nella quale si vede costretta ad operare l ‘Ucraina, massacrata dalle forze armate russe, dai bombardamenti e quant’altro,  tanto che il sottoscritto trova il coraggio di etichettare Wladimir Putin come un vero criminale, un pazzo all’ennesima potenza nella sua ignorante consapevolezza per quinto attiene alle conseguenze che la sua invasione in Ucraina, in violazione a tutte le norme di diritto internazionale, (realtà  che, a mio avviso, vanno perseguite in base alle sanzioni  previste non solo dall’inosservanza  del citato diritto internazionale, ma anche di quelle previste dal codice penale militare che, pur avendo esso abolito la pena di morte, prevede una surroga col carcere, e ciò, alla stessa stregua di quanto stabilito appunto dalle leggi marziali, peraltro annunciate solo pochi minuti fa  anche dallo stesso  Presidente dell’Ucraina, Zelensky).

 Detto questo, a mio giudizio, Putin ha già perso tutte le battaglie, atteso che, dopo che il mondo aveva incominciato ad assaporare un certo clima di pace,  egli non ha trovato di meglio se non il “piacere” di far scoppiare una guerra quando questo sostantivo pareva essere stato cancellato da tutti i dizionari.

 Ergo, più delinquente, assassino e criminale di così,  non si può,  tanto da dover ipotizzare che  il suddetto “mostro politico” avrà per sempre tutti contro, vita natural durante.

  Posto che non gliela  decurtino anticipatamente addirittura in patria.   Come è successo per Hussein e Gheddafi. E Mussolini, per quanto ci riguarda da vicino.

ARNALDO DE PORTI, Belluno Feltre

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