Sabato, 27 luglio 2024 - ore 03.12

Berlusconi: ''Preoccupa la sentenza della Corte Costituzionale tedesca''

| Scritto da Redazione
Berlusconi: ''Preoccupa la sentenza della Corte Costituzionale tedesca''

Silvio Berlusconi parla della crisi legata all’epidemia di Covid-19 e di aiuti economici europei all’Italia, soffermandosi sul campanello d’allarme risuonato ieri, dopo che la Corte costituzionale tedesca, con un intervento che a molti è parso a gamba tesa, ha attaccato la politica monetaria espansiva dell’ex presidente della Bce Mario Draghi.

La suprema corte teutonica ha dato in sostanza un ultimatum di 3 mesi al board, guidato dalla nuova presidente Christine Lagarde, per fornire spiegazioni adeguate in merito al Quantitative Easing, il piano di acquisti di titoli di stato della Bce lanciato da Draghi.

La sentenza della Corte costituzionale tedesca è stata letta da più parti anche come una chiara messa in discussione dei nuovi aiuti finanziari promessi in sede Ue a favore dei paesi più colpiti dalla pandemia nel vecchio continente.

Dice Berlusconi che la sentenza della Corte costituzionale tedesca "potrebbe mettere in discussione anche l'intervento della Bce a sostegno dei titoli di Stato italiani". Tuttavia, prosegue il Cav, "la magistratura tedesca non può decidere cosa deve fare l'Europa, ma può imporre al governo tedesco e alla Bundesbank di non partecipare e di non finanziare il programma di acquisti della Banca Centrale Europea, che solo per i titoli di Stato italiani è previsto in 220 miliardi per quest’anno".

Il leader di Forza Italia spiega: "La Bce senza i capitali e il peso politico ed economico della Germania ovviamente potrebbe arrivare ad investire meno dei 1.100 miliardi che ha in programma di spendere per acquistare i titoli del debito pubblico dei vari Stati. La pronuncia della Corte tedesca non è definitiva, ma già la notizia ha determinato un aumento di qualche punto dello spread. Anche la copertura del nostro debito pubblico sarebbe a grave rischio".

Secondo Berlusconi: "Tutto questo dimostra quanto strettamente dipendiamo dall'Europa e quanto forti siano i rischi se la solidarietà europea venisse messa in discussione. Per questo dobbiamo continuare a dialogare in modo costruttivo con i Paesi economicamente più forti, perché senza di loro e senza l'Europa la nostra Italia, da sola, non potrebbe farcela".

L’ex premier conferma così la distanza dagli alleati sovranisti di Lega e FdI. Berlusconi torna a ribadire la sua disponibilità a collaborare con il governo Conte ("atto di patriottismo"), la necessità per l’Italia di aderire al Mes "senza condizioni e con interessi vicini allo zero" (per sostenere la spesa sanitaria) e l’importanza del Recovery Fund, il fondo per la ripartenza, che mobiliterà "almeno 1000 miliardi, di cui la metà a fondo perduto". Sempre che la Bce nel frattempo non venga commissariata da Berlino.

 

FONTE BLOGO.IT

 

 

 

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