Lunedì, 29 aprile 2024 - ore 21.35

Bonaldi Irricevibile la lettera di Maroni sulla restituzione dei forndi per il Polo scolastico ‘Cascina Valcarenga’

Dichiarazione del Sindaco di Crema sul tema Polo Scolastico "CASCINA VALCARENGA", Restituzione e Compensazione richieste da Regione Lombardia

| Scritto da Redazione
Bonaldi Irricevibile la lettera di Maroni sulla restituzione dei forndi per il Polo scolastico ‘Cascina Valcarenga’ Bonaldi Irricevibile la lettera di Maroni sulla restituzione dei forndi per il Polo scolastico ‘Cascina Valcarenga’

Nel pomeriggio di ieri è pervenuta la risposta del Presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni sul milione di euro che Regione Lombardia chiede al Comune di Crema a seguito della messa in liquidazione della Fondazione Charis ed il mancato completamento, da parte della Fondazione, della scuola di Via Milano.

“È sorprendente ed offensivo come dopo nove mesi dalla prima lettera inviata al Presidente Maroni, dopo innumerevoli richieste di incontro (sempre rimaste inevase), dopo una mozione approvata all'unanimità dal Consiglio Comunale due mesi fa ed inoltrata immediatamente  alla Regione, pervenga una lettera scritta con tanta superficialità, approssimazione, arroganza. E sconcerta come un Presidente di Regione, che, resto convinta, conosca in modo estremamente sommario i fatti, si presti a firmare una missiva di tal genere.

Regione Lombardia sta operando indebite compensazioni su tutti i trasferimenti al nostro Comune per arrivare a recuperare il milione di euro che riteniamo invece debba essere richiesto alla Charis. Anche per questo motivo la rivendicazione della Regione è semplicemente irricevibile.

Regione Lombardia intende umiliarci al punto da pretendere che il nostro Comune "riconosca per iscritto l'indebito", cioè ammetta di essere debitrice del milione di euro, e solo allora "potrebbe" concedere una rateizzazione. In altri termini, un ricatto bello e buono.

In questo modo nega palesemente una procedura che lei stessa ha proposto anni fa al nostro Comune, ma soprattutto nega la realtà dei fatti: ovvero che quei denari sono stati erogati ad una Fondazione privata, politicamente ed idealmente vicina al "Celeste" Roberto Formigoni e alla Compagnia delle Opere. A costoro ed ai loro sodali, troppo spesso avventurieri con i denari pubblici, i soldi vanno richiesti. Non deve certo essere il Comune di Crema a restituire questa somma, in quanto lo stesso ha agito come mero intermediario in una procedura messa a punto proprio dalla Regione !

Porterò questa richiesta a firma del Presidente Maroni all’attenzione del Consiglio Comunale perché si pronunci ufficialmente.  Oggi la stessa risulta doppiamente irricevibile, proprio in ragione di quanto già unanimemente deliberato proprio dal Consiglio Comunale di Crema nello scorso mese di Novembre. In questa occasione il civico consesso stabilì di non dovere rispondere di questo milione di euro.

Mi auguro che la medesima posizione compatta e determinata accompagni anche questo nuovo sbalorditivo pronunciamento regionale.

Ho rinnovato anche ieri ai consiglieri regionali la necessità di ottenere, anche se in extremis, un incontro faccia a faccia con il Presidente Maroni, sebbene fino ad oggi lo stesso abbia continuato a non volercelo concedere.

Dopodiché valuteremo ipotesi che mai avrei voluto intraprendere, perché qui non stiamo assistendo solo ad una sconfitta della politica, ma anche della ragionevolezza e del buon senso. Mi riferisco ad ogni possibile azione legale idonea a tutelare il Comune di Crema ed i diritti dei cittadini Cremaschi”

Stefania Bonaldi, Sindaco di Crema

In allegato la lettera di Maroni

 

 

 

 

 

 

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