Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 06.53

Bordo (Sinistra Italiana): ‘Legge antimoschee incostituzionale, disastro previsto’

Il deputato: «Vergognoso l’approccio leghista, fatto di propaganda in odor di fascismo a spese dei cittadini onesti»

| Scritto da Redazione
Bordo (Sinistra Italiana): ‘Legge antimoschee incostituzionale, disastro previsto’

«È stato sufficiente un anno perché la Corte Costituzionale sancisse ciò che era sotto gli occhi di tutti, compresi quelli di Maroni e compagnia, ossia la palese incostituzionalità della cosiddetta legge antimoschee»: così Franco Bordo, parlamentare di Sinistra Italiana. «Oltre un anno fa, il 28 gennaio 2015, mi ero espresso pubblicamente sul fatto che, tragicamente, Maroni e i suoi amici avessero promulgato una legge che sapevano già essere anticostituzionale. L’hanno fatto per soli fini propagandistici, di quelli che servono a solleticare gli istinti peggiori dei momenti di debolezza delle persone fragili. Tuttavia, azioni irresponsabili e sconsiderate come questa trascinano con sé dei costi per la collettività, non solo perché costituiscono un vero veleno sociale ma anche perché comportano un esborso economico considerevole per tutta la collettività: si pensi al costo della stesura e dell’emanazione della legge, all’istruttoria della stessa al vaglio della Corte Costituzionale e, infine, agli studi sul testo legislativo per dichiararne l’incostituzionalità», prosegue il Deputato.

«Siamo noi cittadini che dobbiamo sobbarcarci il costo delle campagne elettorali parasalviniane? Non credo proprio! Siamo noi che dobbiamo pagare per i fedelissimi di Maroni pizzicati con le mani nella marmellata della sanità (anche quella tutta pagata con le nostre tasse)? Non credo proprio!», attacca il parlamentare.

«La differenza con il vergognoso approccio leghista, fatto di propaganda in odor di fascismo a spese dei cittadini onesti, è evidente. Bene quindi fanno le Amministrazioni, come quella di Crema, che, nel rispetto delle procedure, delle regole e delle leggi lavorano per l’integrazione e per assicurare i diritti a tutte le istanze religiose del territorio, promuovendo la coesione sociale e la concordia», conclude Bordo.

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