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Carlo d’Asburgo un cuore per la nuova Europa

| Scritto da Redazione
Carlo d’Asburgo un cuore per la nuova Europa

GLI INCONTRI ISTITUZIONALI A PALAZZO COMUNALE
Sabato 3 dicembre 2011, ore 16.45
Sala dei Quadri di Palazzo Comunale piazza del Comune, 8 – Cremona
Carlo d’Asburgo un cuore per la nuova Europa
Nell’ambito degli Incontri Istituzionali a Palazzo Comunale, Comune di Cremona e rappresentanza di Cremona della Gebetsliga “Kaiser Karl” für den Völkerfrieden (Lega di preghiera del Beato Imperatore Carlo per la pace tra i popoli) organizzano il convegno dal titolo “Carlo d’Asburgo, un cuore per la nuova Europa”, in programma sabato 3 dicembre alle ore 16.45 nella Sala dei Quadri di Palazzo Comunale. Dopo il saluto introduttivo del sindaco Oreste Perri, interverranno lo storico Mario Carotenuto sul tema “Carlo d’Asburgo, ago della bilancia degli inizi del XX secolo”; Mauro Faverzani, giornalista e saggista, sul tema “Carlo d’Asburgo, l’uomo interiore”; mons. Arnaldo Morandi, assistente spirituale della Gebetsliga per l’Italia, sul tema “La Gebetsliga: identità, finalità, proposte”. Porterà la propria testimonianza S.A.I.R. l’Arciduca Martino d’Asburgo-Este. Coordina l’incontro don Samuele Riva, assistente spirituale della Gebetsliga per Cremona.

 Il Beato Karl Franz Joseph I d’Austria nacque il 17 agosto 1887 a Persenbeug. Fu battezzato subito due giorni dopo dal Vescovo Matthias Binder di Pölten. Nel 1895, su richiesta di Madre Vincenza, mistica e stigmatizzata, si formò un gruppo di preghiera per il bene del giovane Arciduca: ha origine la Gebetsliga. Il 21 ottobre 1911 Carlo sposa la Principessa Zita dei Borboni di Parma a Villa Schwarzau, presso Steinfeld. Il 20 novembre dell’anno successivo nasce il primogenito, l’Arciduca Otto, a Villa Wartholz, presso Reichenau. Il 28 giugno 1914, a Sarajevo, viene assassinato l’Arciduca Francesco Ferdinando: Carlo, a soli 27 anni, diviene in modo imprevisto il nuovo erede al trono. Il 28 luglio di quello stesso anno, l’Austria dichiara guerra alla Serbia. Il 21 novembre 1916 muore Francesco Giuseppe: Carlo diviene Imperatore. Il 30 dicembre ha luogo la solenne incoronazione come Re d’Ungheria con la Corona di Santo Stefano e Consacrazione, a cura del Primate d’Ungheria. L’Imperatrice Zita viene incoronata Regina.
L’11 novembre 1918 un’Assemblea Nazionale provvisoria presenta un decreto di abdicazione all’Imperatore Carlo, che si rifiuta di aderirvi. Il 12 novembre 1918 viene proclamata la Repubblica d’Austria. Il 4 marzo 1919 la Famiglia Imperiale viene mandata in esilio: dopo la partenza, viene bandita dal Paese ed i suoi beni vengono confiscati. Falliscono due tentativi di restaurazione, attuati dall’Imperatore Carlo. Il 19 novembre 1921 la coppia imperiale giunge alla meta finale del suo peregrinare: Funchal, nell’isola di Madera. La sistemazione di fortuna, cui è costretta dalle ristrettezze economiche, mina la salute del Beato Carlo: entrambi i polmoni risultano infettati. Nonostante le dolorose cure, non riuscirà più a riprendersi: muore alle ore 12.23 del primo aprile 1922, a soli 34 anni. Lasciando la moglie vedova e povera, con sette figli da uno a nove anni. L’ottavo nascerà due mesi dopo la morte del padre. Il 3 ottobre 2004, Carlo I d’Asburgo è stato beatificato da Papa Giovanni Paolo II.

 La Gebetsliga, Pia Unione di Preghiera per l’Imperatore Carlo, nacque quando Carlo era ancora ragazzo. A Sopron (Oedenburg) dove Carlo trascorreva una parte della sua fanciullezza, viveva nel convento delle Orsoline madre Vincenzia, una mistica che ogni anno dal venerdì santo alla domenica di Pasqua soffriva in estasi la Passione di Cristo.
La madre di Carlo, l’Arciduchessa Maria Giuseppina e padre Norberto Geggerle, insegnante di religione di Carlo, erano in contatto spirituale con madre Vincenzia. A loro la mistica rivelò che bisognava pregare molto per il giovane Carlo perché sarebbe divenuto un giorno Imperatore, ma avrebbe dovuto soffrire molto e sarebbe stato bersagliato dagli attacchi del male.
Anche se Carlo non era in linea di successione per la Corona, furono avvertiti della rivelazione circa il futuro del giovane, il conte e la contessa Wallis, incaricati dell’educazione e della formazione dell’Arciduca.

Nel 1895 venne costituito un primo circolo di preghiera, nato da un’ispirazione carismatica, con l’intenzione di assistere una volta al mese alla S. Messa facendo la comunione per Carlo e proteggerlo con le preghiere dai pericoli. Quando Carlo divenne principe ereditario e successivamente Imperatore, la Pia Unione si arricchì di numerosi membri e passò sotto la guida del barone Hans Karl Zessner-Spitzenberg. Nel 1925 alla Gebetsliga venne dato il riconoscimento ecclesiastico da sua eccellenza monsignor Sigismondo Waitz. Nel 1938 i membri iscritti erano più di 25 mila e tantissime le grazie segnalate. In quell’anno la Germania occupò l’Austria e la Pia Unione venne guardata con sospetto. Il barone Zessner-Spitzenberg venne arrestato e morì poco dopo in un campo di concentramento. Anche la sua collaboratrice Emilietta Gehrig fu arrestata e poi rilasciata. Si preferì quindi distruggere l’archivio con i nomi dei membri della Pia Unione, per evitare che venissero arrestati nel caso l’archivio fosse finito nelle mani della Gestapo.
Al termine della guerra l’attività della Gebetsliga riprese in pieno con l’aiuto di Emilietta Gehrig. Si costituirono diverse sezioni in molti Paesi d’Europa: in Italia, dove nel novembre del 1947 nacque il primo nucleo nel Sud Tirolo, a Madera, dove 30 mila abitanti del luogo avevano partecipato ai funerali dell’Imperatore, in Spagna, dove l’Imperatrice Zita aveva trovato rifugio con i figli, in Germania, Francia, Belgio, Lussemburgo, Olanda, Inghilterra, Irlanda, Portogallo. In Svizzera, dove l’Imperatore si era fatto molto amare durante il soggiorno del suo esilio, la Pia Unione non subì mai interruzioni. Si costituì anche la Lega d’Ungheria in esilio. A partire dal 1957 si costituirono gruppi in Canada, negli Stati Uniti, e Sud America e Nuova Zelanda.

Nel 1948, il 13 settembre, durante la seduta della Gebetsliga fu accettata con unanimità la proposta di procedere al processo di beatificazione di Carlo d’Austria e la richiesta giunse al Santo Padre Pio XII durante un’udienza speciale concessa alle due presidentesse della Gebetsliga. Furono quindi gli amici a prendere l’iniziativa per ottenere la beatificazione di Carlo. Si decise di porre la causa sotto la protezione della Madonna di Fatima. Le lettere di postulazione, che imploravano la beatificazione al Santo Padre furono moltissime e giunsero da tutto il mondo, scritte da persone di tutti i ceti, famiglie, religiosi, vescovi, parroci, amici. Tutti descrivevano l’Imperatore come un ottimo padre di famiglia, un sovrano cristiano ed un grande fautore della pace; un uomo di grande spiritualità con una venerazione per l’Eucaristia e la Madonna. Un autentico testimone di Cristo, in mezzo a questo mondo. Carlo fu considerato protettore dell’unità dell’Europa e proprio alla sua protezione fu affidata la pace mondiale minacciata dalla guerra fredda.

La Pia Unione di Preghiera ha registrato in questi anni un notevole sviluppo fondamentalmente dovuto al messaggio spirituale che il Beato Carlo seppe dare con la propria testimonianza di vita.

Nel 1953 ad Altotting si è tenuta la prima assemblea generale della Gebetsliga e da allora viene pubblicato l’Annuario che viene inviato agli iscritti. L’archivio della Gebetsliga custodisce gli originali di moltissime comunicazioni di intercessioni soprannaturali ottenute grazie all’imperatore Carlo I.

Cremona, 25 novembre 2011

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