Il Comitato Inquilini case pubbliche – come si ricorderà – aveva di recente distribuito un volantino per capire la situazione cittadina. Ora informa dei risultati ottenuti. “Distribuiremo in questi giorni nei quartieri oggetto della nostra inchiesta i risultati della stessa in una comunicazione”, spiega uno dei referenti, Mario Lottaroli, già consigliere comunale.
“Abbiamo distribuito circa 250 questionari ritirandone circa 90 compilati dai residenti. Valutiamo sia un buon risultato, tenendo conto che il Comitato è stato costituito da poco tempo. Contiamo di rinforzare il legame tra gli inquilini in modo da portare con molta determinazione all’amministrazione comunale e all’Aler i problemi rilevati, rispetto ai quali riteniamo che debbano essere trovate soluzioni in tempi rapidi”. I membri della nuova realtà che ha a cuore il tema, ritengono che il patrimonio di case pubbliche, risultato dei contributi pagati dai lavoratori, “debba essere salvaguardato e migliorato per gli inquilini di oggi e per quelli di domani”.
Le risposte ai questionari distribuiti nelle case di proprietà pubblica di Crema hanno evidenziato problemi e situazioni di disagio comuni tra i residenti dei diversi quartieri presi in esame. Infatti in via Pagliari (Ombriano), via Martini e via Vittorio Veneto (San Bernardino), come in piazza di Rauso e via Edallo (Santa Maria della Croce) – riflette il Comitato – le risposte fornite hanno messo in rilievo “l’urgente necessità di interventi per rimediare ai problemi dovuti in parte alla vetustà degli immobili, ma anche alla scarsa manutenzione attuata in questi anni”. In particolare per molti appartamenti l’indagine ha rilevato: infissi da sostituire, pavimenti e servizi igienici logori, infiltrazioni d’acqua dal tetto, caldaie da sostituire e ingressi delle portinerie da sostituire. “In alcuni casi sono stati gli inquilini a mantenere in ordine l’appartamento svolgendo lavori di competenza dell’ente gestore a proprie spese”.
Per quanto concerne i rapporti di vicinato, in generale sono definiti “buoni”, però “non mancano litigi dovuti ad alcuni maleducati che non rispettano il regolamento condominiale”. Altro argomento i rapporti con Aler: sono state davvero poche le risposte che li valutano soddisfacenti. “Richiederemo un incontro con i mediatori culturali che operano nei quartieri per socializzare esperienze e conoscenze. E anche un incontro con l’assessore ai Servizi sociali per verificarne la disponibilità ad assumere impegni precisi per risolvere i problemi”. L’obiettivo dei residenti delle case popolari è “il rispetto dei nostri diritti, la serenità dell’abitare negli appartamenti e nei quartieri”. Questi i membri promotori del Comitato: Giuseppina Gipponi, Carla Tosi, Barkha Burkey, Ilaria Chiodo, Hafid Mohammed, Elda Piloni, Lajhar Abdel Kaber, Francesco Giavardi, Enrico Fardella, Stelvio Locatelli e il citato Lottaroli.