Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 08.22

AUTONOMIA DIFFERENZIATA: UN GRAVE RISCHIO PER LA TENUTA E L’UNITÀ DEL PAESE

Ufficio Stampa CGIL Cremona

| Scritto da Redazione
AUTONOMIA DIFFERENZIATA: UN GRAVE RISCHIO PER LA TENUTA E L’UNITÀ DEL PAESE

L’Autonomia differenziata rischia di creare regioni serie A e regioni di serie B, e anziché riunificare la capacità di risposta dello Stato dalla pandemia alla crisi economica, ne propone un’ulteriore frammentazione indebolendo l’unità del Paese, aumentando le disuguaglianze e impedendo la tutele dei diritti per tutti i cittadini italiani.

Secondo Elena Curci, Segretaria Generale CGIL Cremona, la proposta avanzata dal Ministro "non prevede le risorse necessarie a ridurre i divari esistenti, non subordina l’iter di approvazione delle intese alla definizione delle leggi di principio per le tante, troppe materie di legislazione concorrente che le Regioni vogliono avocare a sé, non individua i limiti di unitarietà delle politiche pubbliche strategiche cui le intese non dovranno in nessun caso derogare, non esclude dal novero delle materie e delle funzioni decentrabili quelle indisponibili, a partire dall’istruzione e da ogni ulteriore frammentazione nella tutela della salute, non coinvolge adeguatamente il Parlamento in un percorso che ridefinirà l’assetto istituzionale della Repubblica e dello stesso stato sociale".

"Inoltre - prosegue Curci - non è sostenibile l’argomento secondo il quale l’autonomia differenziata va attuata perché è prevista dalla Costituzione. La Costituzione deve essere attuata a partire dai suoi principi fondamentali che mettono al centro dell’intervento pubblico la salute, l’istruzione, il lavoro come diritti da garantire in modo universale a tutta la popolazione".

Politiche energetiche, infrastrutture, trasporti sono invece materie di rilevanza strategica e riconoscere alle Regioni la competenza esclusiva su di esse rappresenterebbe la rinuncia ad un governo nazionale e unitario delle politiche economiche, industriali e di sviluppo del Paese.

La CGIL di Cremona ha indetto per il 28 marzo un attivo di delegati e attivisti SPI dal titolo "Autonomia differenziata, le ragioni del NO", con gli interventi dell'onorevole Rosy Bindi, dell'avv. Francesca Parmigiani, costituzionalista, del Segretario Generale CGIL Lombardia Alessandro Pagano e di Christian Ferrari della CGIL Nazionale. L'iniziativa si terrà alle ore 10 presso il Centro Pastorale Diocesano, in via Sant'Antonio del Fuoco 9A a Cremona.

La CGIL si impegna a contrastare ogni provvedimento che favorisce la frammentazione dei diritti civili e sociali fondamentali e a mobilitarsi per interventi e misure volti, invece, a rimuovere le drammatiche disuguaglianze esistenti, a stanziare le risorse necessarie a ridurre i divari e a realizzare un sistema perequativo che promuova coesione e solidarietà.

 
414 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria