Castell’Arquato in acquerello e 'Ricerche astratte': Riccardo Bozuffi in mostra allo Spazio Arte
CASTELL’ARQUATO. Dopo il successo della mostra dell’anno scorso, il pittore Riccardo Bozuffi torna a esporre allo Spazio Arte di Castell’Arquato con un’esposizione divisa in due sezioni: la prima comprende una ventina di dipinti dedicati alla raffigurazione dell’antico borgo mediante l’affascinante tecnica dell’acquerello, la seconda opere astratto-materiche. Il pittore rappresentato i suggestivi scorci del paese, a cominciare da quelli che lambiscono il torrente Arda.
Per poi spostarsi verso la Collegiata di Santa Maria Assunta, le massicce torri della Rocca Viscontea, l’elegante Palazzo del Podestà, la romantica passeggiata del “Giardino della Poesia”, il sontuoso Palazzo del Duca e il solido Torrione Farnese.
«Ho scelto il piccolo formato – spiega – per cogliere le impressioni immediati di un luogo ricco di storia che non smette di affascinare». Con questa rassegna, l’artista torna a proporre una selezione di lavori eseguiti ad acquerello, tecnica praticata da quando era ragazzo che ha affinato nel corso degli anni e che ama insegnare, soprattutto ai bambini.
La predilezione verso tinte ad acquerello e la vocazione sperimentalista che lo ha condotto verso l’ideazione. Siamo, infatti, di fronte a un creativo veramente eclettico, ama spaziare, con sorprendente continuità stilistica, dal realismo alla sperimentazione rimanendo sempre e comunque fedele a se stesso, a quella raffinatezza di fondo che s’innerva profondamente in ogni sua opera trasmettendo un senso di serena ed empatica contemplazione.
«L’interesse per il paesaggio – aggiunge il curatore, Simone Fappanni - si concretizza, quindi, secondo ampie inquadrature che seguono varchi prospettici che conducono lo sguardo dal primo piano fino all’orizzonte. Il paesaggio all’acquerello di Bozuffi diventa, quindi, un vero “riflesso” della sua anima e di un pensiero meta-narrativo che ama le “sfide”, cimentandosi con pezzi di rara espressività tonale capaci di coinvolgere già a una prima osservazione.
In questo modo l’artista conferma la sua capacità di rendere veramente intensa e profonda la sua “prossimità” verso la natura, guardata con rispetto e attenzione, ma anche con vivo interesse per l’infinita gamma coloristica che la connota. Non meno interessanti sono i lavori materici eseguiti con la tecnica, di sua ideazione, denominata “Silver and Gold”, in riferimento ai materiali utilizzati nella mescola dei colori».
La mostra è visitabile gratuitamente sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19; in altri giorni e orari su appuntamento.