Giovedì, 16 gennaio 2025 - ore 22.44

Castelvetro Piacentino , la mostra di Massimo Moavero.

Il Centro Arte Perini ospita la mostra , dall’8 gennaio al 3 febbraio

| Scritto da Redazione
Castelvetro Piacentino , la mostra di Massimo Moavero.

Il Centro Arte Perini di Castelvetro Piacentino ospita, dall’8 gennaio al 3 febbraio, la mostra personale di Massimo Moavero.

Palermitano residente a Milano, dove ha svolto una brillante carriera di designer di moda, disegnando per la nota stilista Mariuccia Mandelli, in arte Krizia, con la quale lavora per le collezioni moda prêt-à-porter In seguito ha iniziato la propria attività di consulente come libero professionista, collaborando con alcune delle più importanti firme della moda italiana come Missoni, Malerba, Diego Della Palma, Marina Lante Della Rovere. All’attività di designer ha sempre accompagnato la grande passione per la pittura.

È del 2002 la prima personale presso lo Spazio Sirin in via Vela a Milano, dove ha presentato lavori ad olio una serie di lampade in ferro e seta. Negli spazi del Teatro Santa Cecilia di Palermo ha, invece, aperto una esposizione con un concerto jazz durante il quale sono state eseguite anche sue composizioni, “Le mani nel jazz”, dove il soggetto dei suoi lavori sono una serie di mani che agiscono su strumenti musicali. La personale allestita negli spazi di Località Ponte 7, intitolata “Experiences”, consente di apprezzare l’estro e la creatività di questo eclettico artista capace di emozionare con opere dal raro fascino evocativo. «Dipingere – spiega - è stato per me da sempre momento di estraneazione e riflessione. Non ho mai attribuito profondo significato a quel che rappresento nei miei lavori.

I miei dipinti, sono un gesto estetico, sono la trasposizione su tela della percezione personale che ho di chi, raramente di cosa, mi circonda. Semplicemente la manifestazione di un mio stato emotivo. Per me, cercare di trovare i colori necessari a rendere visibile, palpabile la tensione di una esecuzione, è come sedermi al piano e suonare in modo estemporaneo, assecondando lo stato d’animo ed emotivo in cui mi trovo». «Opere a tema musicale, figure, nudi e tanti altri soggetti – aggiunge il curatore, Simone Fappanni - spesso eseguiti su supporti di grande formato in cui si osserva la sua notevole capacità di traduzione dell’anatomia umana e delle posture, popolano il multiforme universo meta-rappresentativo di Moavero, capace di suscitare emozioni e sensazioni profonde, volgendosi a pubblico con rara espressività.

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