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Cgil-Cisl-Uil Lombardia INCONTRO CON INTERNATI MILITARI ITALIANI IN PREPARAZIONE DEL TRENO DELLA MEMORIA

INTERVIENE ANCHE OLEG MANDIC, EX DEPORTATO AD AUSCHWITZ CIRCA 700 STUDENTI, LAVORATORI E PENSIONATI SI PREPARANO A VISITARE I CAMPI DI STERMINIO DAL 22 AL 26 MARZO

| Scritto da Redazione
Cgil-Cisl-Uil Lombardia INCONTRO CON INTERNATI MILITARI ITALIANI IN PREPARAZIONE DEL TRENO DELLA MEMORIA

Cgil-Cisl-Uil Lombardia INCONTRO CON INTERNATI MILITARI ITALIANI IN PREPARAZIONE DEL TRENO DELLA MEMORIA

INTERVIENE ANCHE OLEG MANDIC, EX DEPORTATO AD AUSCHWITZ CIRCA 700 STUDENTI, LAVORATORI E PENSIONATI SI PREPARANO A VISITARE I CAMPI DI STERMINIO DAL 22 AL 26 MARZO

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Venerdì 26 gennaio 2018, dalle ore 9.30 alle 13.00, presso SPAZIOARTE (via Maestri del Lavoro, Sesto San Giovanni), organizzato da CGIL, CISL, UIL Lombardia e il Comitato “In treno per la Memoria”, si tiene il convegno

“IMI - L’ESERCITO ITALIANO TRA OCCUPAZIONE, RESISTENZA E DEPORTAZIONE”

Presiede: DARIO PIROVANO, vicepresidente Comitato in treno per la Memoria

Introduce: UGO DUCI, segretario generale CISL Lombardia

Saluto di ALESSANDRA MAGRO, assessore alla Cultura della Città di Sesto San Giovanni.

Intervengono:                                                                                                                  

COSTANTINO DI SANTE, direttore Istituto Storico di Pesaro-Urbino

“I militari italiani prima e dopo l’8 settembre”

ANGELO BENDOTTI, presidente ISREC Bergamo

“La scelta per la dignità. Gli Imi e il lager”

OLEG MANDIC, ex deportato ad Auschwitz

“Sono l´ultimo bambino uscito vivo da Auschwitz”.

Il convegno è l’occasione per il sindacato confederale lombardo per onorare la Giornata della Memoria nell'ambito del progetto “In treno per la Memoria”, che dal 22 al 26 marzo 2018 porterà ad Auschwitz e Birkenau circa 700 studenti, lavoratori e pensionati.

Quest’anno l’attenzione posta agli Internati militari italiani (Imi) intende coinvolgere tutti nella costruzione di una più acuta conoscenza della storia del proprio Paese e del proprio territorio e di una più vivace consapevolezza della dimensione europea dell’eredità della Seconda guerra mondiale.

La vicenda degli Imi è una storia comune a molti: sono almeno 650.000 i militari italiani che dissero no alla collaborazione con l’occupante nazista e l’esperienza dell’internamento è una storia che fa parte del passato di molti territori coinvolti nel treno.

La vicenda degli Imi, inoltre, impone di pensare ad Auschwitz nel suo ruolo di distretto economico in cui i nazisti sperimentarono la loro idea di dominio politico e razziale per il futuro dell’Europa. Una pagina che è utile studiare per contrastare in modo adeguato anche i rischi che oggi sta vivendo la democrazia in Italia e in Europa con il pericoloso riemergere di movimenti di stampo razzista, xenofobo e neofascista.

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