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‘Chitarre… a geometrie variabili’, a Cremona l’ensemble del Donizetti di Bergamo

Appuntamento per domenica 22 febbraio, alle ore 11:00, all’Auditorium del Museo del Violino

| Scritto da Redazione
‘Chitarre… a geometrie variabili’, a Cremona l’ensemble del Donizetti di Bergamo

Domenica mattina, alle 11:00, all’Auditorium del Museo del Violino (ingresso: 10 €), è atteso il concerto Chitarre… a geometrie variabili: protagonista l’ensemble di chitarre del Conservatorio Donizetti di Bergamo, con la direzione e concertazione di Luigi Attademo e con la collaborazione di Nicola Jappelli. Suonano Margherita Turani, Denis Mazzola, William Vitali, Massmiliano Cirelli, Giorgio Vassalli, Matteo Leidi, Giulio Ravazzi, Raffaele Mezzanotti, Stefan Sandru, Nicholas Rocca.

Come in un quadro cubista, le geometrie della chitarra diventano variabili. Il concerto offre uno sguardo inconsueto sullo strumento a sei corde e sui suoi infiniti repertori. La chitarra, infatti percorre in modo trasversale generi e stili musicali. La sua presenza non è riferibile in modo esclusivo e determinante all’ambito colto ma nemmeno relegabile a quello della musica popolare. Non ha cittadinanza in orchestra, ma occupa una dimensione della vita musicale più intima e quotidiana. Compensa un volume sonoro piuttosto limitato con una infinita tavolozza di sfumature timbriche: non a caso, Berlioz definiva la chitarra una “piccola orchestra”, un’opera d’arte in miniatura.

Queste caratteristiche proteiformi si sono tradotte in un repertorio esteso ed eterogeneo, una fucina di soluzioni musicali ricca di pagine dedicate e di un corposo catalogo di trascrizioni e arrangiamenti, eco di quella abitudine che già nel Quattrocento vedeva il liuto appropriarsi di brani di polifonia vocale. Dall’Ottocento, accanto a questa vocazione rielaborativa di pagine del teatro d’opera forgiate alla tempra del virtuosismo più baluginante, si è affermato un interesse crescente dei compositori, rendendo la chitarra un grande motore di immaginazione musicale.

Il programma musicale presenta dunque i campioni del Romanticismo, da Carulli a Sor, da Giuliani a Zani de Ferranti, percorrere il Novecento di Hindemith e Brouwer, per concludersi con un’inedita composizione di Jappelli, in un ideale ponte sonoro dal sud latino e nord anglosassone. Alla vasta topografia musicale corrisponde un’altrettanto estesa varietà di organici con formazioni che vanno dall’ensemble al duo, chiamando maestri e allievi a mettersi in gioco con generosità per esplorare le potenzialità espressive dell’universo “chitarra” in tutte le sue declinazioni.

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