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Chiusura in grande stile: Parodi incanta il pubblico del duomo di Cremona

Il concerto di ieri sera ha sigillato il successo dell'edizione di debutto; concerto eccezionale nel trentennale dell'edificazione del grand'organo Mascioni

| Scritto da Redazione
Chiusura in grande stile: Parodi incanta il pubblico del duomo di Cremona Chiusura in grande stile: Parodi incanta il pubblico del duomo di Cremona

Come bis, affacciandosi alla balaustra della cantoria del Mascioni, ha annunciato l'esecuzione di una Sortie di un autore francese dell'800, come a dire – usando lo strumento dell'ironia che gli è proprio – che dopo un programma così massacrante era ora di “uscire” tutti dal duomo. A detta di pubblico e addetti ai lavori, è stato davvero un concerto fuori dal comune quello tenuto domenica sera in cattedrale da Giancaro Parodi, appuntamento conclusivo del Festival Organistico Internazionale “Tarquinio Merula” organizzato dalla Scuola diocesana di musica sacra “Dante Caifa” con il sostegno della Fondazione Arvedi-Buschini. Per festeggiare il trentennale dell'edificazione del grand'organo Mascioni – strumento al quale è particolarmente legato e sul quale tenne uno dei primi concerti inaugurali – il noto organista ha eseguito un programma straordinario sotto ogni profilo, sia per impegno tecnico e interpretativo sia perché scandito da brani e autori quanto mai vari e soprendenti. La stella polare è stato il commovente finale della Passione secondo Matteo di Bach (trascritto per organo da Widor) proposto alla fine e preceduto da composizioni di autori dell'800 inglese quali Henry Marcellus Higgs (Toccata) ed Herbert Brewer (Meditation on the name BACH), dal Preludio e fuga in do minore di Domenico Bartolucci (mitico direttore del coro della Cappella Sistina per oltre quarant'anni), dall'armonicamente e tecnicamente scabroso Andante e Allegrodell'ungherese Frigyes Hidas, dall'interessantissima Sweite Sonate di Harald Genzmer, compositore tedesco che in pieno '900 ha dimostrato come si potesse scrivere musica organistica con un linguaggio attuale pur senza tradire il dettato bachiano. Parodi ha eseguito tutto ciò con una classe, una padronanza esecutiva e una tenuta mentale eccezionali, conquistando il numeroso pubblico. Il concerto è stato preceduto dal saluto del parroco del duomo don Alberto Franzini e dall'intervento del coordinatore della Scuola diocesana di musica sacra Marco Ruggeri, che ha presentato le due ultime iniziative editoriali dell'istituto: il cd “Evocazioni”, registrato dallo stesso Parodi sul Mascioni lo scorso luglio, e il volume delle opere per organo diGiuseppe Denti (1882-1977), versatile musicista e poeta cremonese di cui Parodi ha inserito in programma una suggestiva Pastorale. In chiusura il ringraziamento di don Giuseppe Ferri, presidente della Scuola diocesana, che ha sintetizzato il percorso del festival organistico e ringraziato la Fondazione Arvedi per il sostegno all'iniziativa. Il festival organistico dedicato aTarquinio Merula (organista in duomo a Cremona e a Varsavia alla corte di Sigismondo III, fautore, nella prima metà del Seicento, della prima raccolta di Sonate strumentali) ha così sigillato il successo dell'edizione di debutto, partita il 12 ottobre da Calcio e proseguita attraverso il territorio della Diocesi cremonese in un percorso di otto tappe alla scoperta di strumenti di eccezionale valore storico e tecnico, sulle note di alcuni dei più grandi maestri d'organo del nostro tempo.

FESTIVAL ORGANISTICO INTERNAZIONALE TARQUINIO MERULA

Cremona, 10 novembre 2014 

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