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CNA.Difendere la liuteria Cremonese

| Scritto da Redazione
CNA.Difendere la liuteria Cremonese

CNA.Difendere la liuteria Cremonese
Dopo gli articoli e le dichiarazioni apparse sulla stampa, ci sembra doveroso rimarcare  che la presa di posizione di CNA, non è ne improvvisa,ne
inspiegabile.
Le questioni  poste sul  tappeto  non sono  nate l’altro  ieri  , ma sono iniziate  più  di  dieci  anni  fa  e  , per maggior chiarezza, affidiamo
alla stampa il documento fatto da CNA nel febbraio 2007. Purtroppo le cose  non sono  cambiate .

la Presidenza CNA
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Ecco il documento della CNA del 2007
Per  la tutela e la promozione della liuteria cremonese

Cremona 22 febbraio 2007

In occasione del rinnovo delle cariche sociali,  è  doveroso, da parte nostra, esprimere  una valutazione  sull’attività di questi  ultimi anni  di vita del  Consorzio Liutai A.Stradivari  di cui  siamo stati  promotori e fondatori.
Il presupposto che fecero nascere il Consorzio  sono ben noti a tutti ; il  Consorzio   era orientato  ed incentrava il suo DNA sulla necessità  di creare  uno  strumento  pensato  e realizzato per  rispondere  alla  esigenza  di trasparenza del mercato  con l’introduzione  di un Marchio   collettivo  Cremona Liuteria nel cui  regolamento  ci fossero clausole severe per il suo utilizzo ad evitare ogni possibile commercializzazione di strumenti altrui  o la lavorazione di seconde produzioni e  contraffazioni.

Il Consorzio  era nato  con  l’intendimento  di garantire  l’acquirente, con assoluta trasparenza , che  lo strumento  acquistato doveva :
•rispondere ad alcune caratteristiche ,
•fosse identificabile, sempre, esibendone prova documentale.
•Offrire garanzie di trasparenza   
Il marchio  e la certificazione con archiviazione SIAE hanno  certamente  contribuito  in ciò ma, nel tempo  probabilmente sono state sottovalutate  le iniziative di diffusione  del marchio non  esercitando  i dovuti  controlli  di rispondenza ai protocolli di vigilanza sul suo utilizzo .
Oggi  infatti  abbiamo  certificato  con il  marchio Cremona Liuteria   centinaia  di strumenti senza avere prova documentale della loro  aderenza al regolamento del marchio stesso.

Questo ha ingenerato  la diffusa sensazione che questo marchio  poteva  può essere aggirato come e quando si vuole.
Ha portato confusione sul mercato  ingenerando il falso concetto  che tutta la liuteria cremonese è  quella rappresentata dal marchio Cremona liuteria  , ben sapendo, invece, che non tutta la qualità  della liuteria cremonese  è rappresentata all’interno del Consorzio .
Senza una adeguata e puntuale operazione di trasparenza  è accaduto che  il  marchio  Cremona  liuteria  si è identificato  con  l’assioma   provenienza = qualità , cosa che non poteva essere, ed il mercato infatti lo ha  colto .
Il mercato infatti  non ha percepito,salvo  rari casi, l’importanza del marchio  tanto  che  la stragrande  maggioranza degli strumenti  cremonesi vengono venduti privi di marchio.

Questo  contraddice nei fatti  lo spirito del Consorzio  e del Marchio Cremona Liuteria, che anche attraverso le associazioni  aveva espresso, fin dal suo nascere,  a chiare lettere la necessità di dare una risposta al bisogno di  tutela vera ed autentica , di  promozione  della liuteria cremonese con marchio di autenticità  e provenienza , una risposta che fosse  incisiva ed inequivocabile senza possibilità interpretative o confusioni.

Nel ricordare quanti siano  stati  i passi avanti compiuti  dalla struttura,  soprattutto  con la Presidenza del dott. Auricchio , non riusciamo  a dimenticare le ingenti risorse investite  che a nostro giudizio  non trovano   sufficiente giustificazione  nei  risultati .
Sono stati  costruiti  progetti  e sono state investite risorse  con effetti  di  scarsa  portata .
I risultati appaiono poco lusinghieri  se  ancora  oggi  dopo anni  di progetti  e di iniziative  il Marchio  è :
•male interpretato,
•ha insufficientemente inciso  sul  valore degli strumenti.

A ciò  si aggiunge che:
1.Al Consorzio  aderiscono  neanche il 50 % delle botteghe di Cremona
2.troppi soci del Consorzio non usano il marchio
3.gli strumenti  marchiati  sono una decisa  minoranza rispetto a quelli prodotti dai soci
4.il marchio non viene percepito  come valore aggiunto dai compratori anzi spesso è ignorato
5.non è percepito  come valore aggiunto da numerosi  liutai cremonesi
6.non ha assunto l’autorevolezza desiderata sul mercato .

Secondo noi servono azioni  che  invertano questa tendenza e che riescano  a coagulare attorno al patrimonio della liuteria cremonese e della sua città tutte le idee e le forze disponibili per armonizzare  un contesto  che  offra al compratore di strumenti  musicali  prodotti Cremona  la certezza e la trasparenza  sul fatto che:
a)chi ha prodotto lo strumento  è un artigiano  o appartiene ad una bottega cremonese  
b)lo strumento è unico  prodotto con le proprie mani
c)la quantità prodotta di strumenti  dal singolo liutaio  sia certa e certificata
d)si rifà  ai canoni della scuola cremonese

In questo  riteniamo  che il Consorzio  debba   sviluppare la sua efficacia   diversificando le  proprie iniziative per  tutelare l’originalità della produzione  di strumenti musicali cremonesi  con azioni positive  che in assoluta trasparenza  e con fermezza  , determinino le condizioni  perché sia senza ombra di dubbio certo  che :

1.gli strumenti  vengono prodotti a Cremona.
2.la certificazione  passi da una certificazione  degli strumenti (ormai collaudata)  alla certificazione  e alla tutela del costruttore.
3.tutti gli strumenti prodotti dal liutaio sono certificati ovvero , che tutti gli strumenti prodotti dal liutaio  sono documentalmente prodotti  in proprio .
4.i protocolli di applicazione del marchio sono verificati in modo  serio e  scrupoloso .

appare infatti  ormai  non più dilazionabile il momento in cui  la produzione  cremonese  esca dall’ambiguità  e sempre più  punti  alla tutela della produzione di qualità  e non della quantità e per questo  non solo auspichiamo ma crediamo  che tutte le forze  disponibili  vengano messe in campo perché :
•tutti gli Enti e le Istituzioni ,anche  su pressione del Consorzio e delle associazioni  di categoria , in un quadro che identifica la provenienza degli  strumenti musicali prodotti a Cremona e provincia,  individuino un soggetto  coordinatore  che governi  i progetti  di marketing e i processi di  promozione di tutta la  Liuteria cremonese

Appare  dunque non più rinviabile un  riposizionamento del  ruolo del Consorzio  affinché vengano  distinte  funzioni proprie e caratteristiche   quali la promozione da quelle della certificazione.

Con questo  documento intendiamo infatti  avviare un dibattito e costruire azioni  che portino   alla  definizione del ruolo di certificatore  da  quelle di promotore della Liuteria cremonese  affidando il  corretto ruolo  agli enti ed alle istituzioni  che  naturalmente  , per vocazione  , in una ottica di razionalizzazione delle  competenze e delle risorse , sono chiamate ad esercitare .


CNA Cremona
Unione Artigianato Artistico
Associazione Liutai Cremonesi

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