Mercoledì, 15 maggio 2024 - ore 13.38

Coldiretti Cremona: 'L’agricoltura batte la disoccupazione'

A livello nazionale il settore primario fa registrare un incremento record del 7,1% nel numero di occupati.

| Scritto da Redazione
Coldiretti Cremona: 'L’agricoltura batte la disoccupazione'

‘Vola’ la provincia di Cremona: in un anno gli occupati in agricoltura sono aumentati del 28%. L’agricoltura fa registrare un incremento record del 7,1% nel numero di occupati (ben dieci volte superiore al valore medio totale di tutti i settori), nonostante le pesanti difficoltà registrate a seguito del maltempo. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti relativa al quarto trimestre del 2014 divulgata in occasione della diffusione dei dati Istat su occupati e disoccupati in Italia.  Il trend positivo dell’agricoltura è particolarmente importante ed  è il risultato di una crescita del 17,5% al nord e del 2,8% al centro e dell’1,1% al sud. Ad aumentare in campagna - precisa la Coldiretti - è il numero di lavoratori indipendenti (+8,7%) ma anche quello dei dipendenti (+5,5%).

E a Cremona? Nella terra che da sola munge il 10% del latte italiano, che è culla della suinicoltura, che vanta distese di cereali (nelle zone cremonese e cremasca) e pomodori (nella fascia casalasca), che accoglie nove Mercati di Campagna Amica stabili (ed altri ne stanno nascendo), il dato è ancora più rilevante: confrontando il numero degli occupati in agricoltura negli anni 2013 e 2014, si osserva – secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat – che si è passati dai 5.621 occupati in agricoltura dell’anno 2013 ai 7.191 occupati del 2014. Un aumento del 28% che appare ancora più significativo, se si considera quanto sia stata difficile questa annata nei campi.

“Di fronte a questi dati non possiamo che sottolineare la grande dinamicità del nostro settore, la forza con cui esso sta rispondendo alla crisi, anche grazie alla capacità di attrarre le nuove generazioni. Un fatto evidenziato anche dal successo degli istituti agrari in tutta italiana e in primis nel nostro territorio – sottolinea Tino Arosio, Direttore di Coldiretti Cremona –. Del resto, proprio nei momenti di crisi ci si rende conto che solo l’economia reale, quella della terra che si contrappone all’economia di carta della finanza, può dare vere prospettive di rilancio e crescita”.

“La nostra sfida ora è portare il valore della trasparenza nelle filiere, fino alla grande distribuzione, per garantire a tutti gli agricoltori la giusta redditività – conclude Arosio –. Questa agricoltura, che sta costruendo qualcosa di buono per tutti, che investe sull’Italia e non delocalizza, merita prezzi equi per tutti i suoi frutti. Ben altri risultati la nostra agricoltura e la nostra economia potrebbero raggiungere, se si applicasse l’origine obbligatoria in etichetta per tutti i prodotti, così da porre fine allo strapotere di un’industria che continua impunemente ad importare prodotti anonimi, per poi spacciarli per made in Italy, e nel contempo impone alle imprese agricole prezzi insostenibili”.

953 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria