Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 06.37

Coldiretti: “Grazie ai Sindaci per la loro disponibilità a intervenire contro l’iniquità Imu”

| Scritto da Redazione
Coldiretti: “Grazie ai Sindaci per la loro disponibilità a intervenire contro l’iniquità Imu”

Coldiretti Cremona ha chiesto ai Comuni del territorio di dimezzare l’aliquota su terreni e fabbricati rurali per i veri agricoltori. E già arrivano le prime, positive, risposte

“Con soddisfazione stiamo ricevendo le prime disponibilità dei Sindaci del territorio, che condividono il nostro giudizio in merito al fatto che l’Imu sia una inaccettabile patrimoniale agricola, e si dicono decisi a sposare la proposta di Coldiretti di applicare al minimo l’aliquota prevista. Alcuni Sindaci hanno già contattato i nostri Uffici, chiedendo ulteriori informazioni sulla questione e soprattutto confermando l’intenzione di portare avanti la nostra proposta di dimezzare l’Imu, attraverso gli organi decisionali municipali”. E’ questa la riflessione di Coldiretti Cremona che per prima, a livello locale, ha denunciato il grave impatto che la nuova Imposta Municipale avrebbe sui terreni e fabbricati rurali, e dunque sui bilanci delle aziende agricole.

In una lettera inviata lo scorso 4 gennaio, il Direttore di Coldiretti Cremona Simone Solfanelli chiedeva a tutti i Sindaci un intervento, consentito dalla normativa, per “rendere questo provvedimento più sopportabile per le imprese agricole”. “Si va a colpire pesantemente un settore, quello dell’agricoltura – scriveva – , che già vive una stagione di indubbia difficoltà e che pure, anche in questa crisi, grazie in primis alla qualità delle nostre imprese si sta dimostrando determinante per l’economia reale”.

Ai Sindaci Coldiretti Cremona ha dunque chiesto di esercitare la facoltà – riconosciuta alle Amministrazioni Comunali – di “dimezzare per le imprese agricole vere e professionali l’aliquota prevista, sia per quanto riguarda i fabbricati rurali ad uso strumentale e abitativo, che per i terreni agricoli”.

I Comuni hanno questa importante possibilità: ad essi, infatti, è dato obbligo di garantire al Governo una somma pari al 50% dell’aliquota base fissata dal decreto (e conseguentemente risulta facoltativa, ad esclusiva discrezione del Comune, la riscossione dell’altro 50% per cento dell’aliquota).

“Ci rendiamo conto dei grandi sacrifici imposti a tutti i Cittadini italiani, ma, nel caso della categoria degli agricoltori, ci troviamo di fronte a una mazzata duplice, poiché gli imprenditori agricoli scontano tutti gli aumenti previsti per la generalità dei cittadini più questa sorta di patrimoniale agricola” ha sottolineato il Direttore Solfanelli, nella lettera indirizzata ai Sindaci. E’ dunque con grande soddisfazione che Coldiretti sta ricevendo le prime adesioni alla proposta, ulteriore testimonianza dell’attenzione e del senso di responsabilità di  tante Amministrazioni locali, alle quali non sfugge il ruolo strategico del settore primario, leva competitiva formidabile per il Made in Italy nel mondo

1208 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria