Coldiretti, il cremonese Carlo Maria Recchia nell’Esecutivo Nazionale Giovani Impresa
Dalle Alpi al Po oltre 3mila aziende agricole under 35
Carlo Maria Recchia, Delegato degli agricoltori under 35 di Coldiretti Cremona e di Coldiretti Lombardia, entra nell’Esecutivo Nazionale di Giovani Impresa, la più grande organizzazione di giovani imprenditori presente in Italia. Lo rende noto la Coldiretti regionale in occasione dell’assemblea di Coldiretti Giovani Impresa che si è svolta a Roma e che ha eletto Veronica Barbati come nuovo leader dei giovani agricoltori italiani.
In Lombardia – continua la Coldiretti regionale – sono oltre 3mila le aziende nei campi controllate da giovani con meno di 35 anni, che sempre di più prediligono esperienze multifunzionali e innovative come quella dello stesso Carlo Maria Recchia, agricoltore di prima generazione, che per la sua impresa a Formigara (Cremona) ha puntato su biodiversità, sostenibilità e innovazione.
“Nel 2013 – spiega Carlo – ho scelto l’agricoltura per costruire il mio futuro: ho preso in affitto un piccolo appezzamento di terreno e ho iniziato a coltivare mais corvino, una delle varietà più antiche del mondo conosciuta già al tempo dei Maya, che sono riuscito a recuperare facendo richiesta alla banca del seme del Polo Nord”. Oggi Carlo coltiva 16 ettari di campi, di cui 7 ettari a biologico: ha recentemente installato nella sua azienda un mulino a pietra per macinare il mais nero da cui ricava farina, prodotti da forno, pasta e birra, tutto gluten free. La sua produzione viene venduta direttamente al consumatore nello spaccio aziendale e nei mercati di Campagna Amica o tramite e-commerce, viene esportata in Paesi come Regno Unito e Spagna, e viene fornita ad alcune prestigiose strutture tra Milano e Roma.
L’Italia – spiega la Coldiretti – con 56mila imprese agricole condotte da under 35 è al vertice in Europa per numero di giovani in agricoltura. Una presenza che ha di fatto rivoluzionato il lavoro in campagna dove il 70% delle imprese giovani opera in attività multifunzionali, che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche attività ricreative, agricoltura sociale, sistemazione di parchi, giardini, strade, agribenessere, cura del paesaggio e produzione di energie rinnovabili.
Un’opportunità resa possibile dalla legge di orientamento per l’agricoltura (la legge 228/2001), fortemente sostenuta da Coldiretti che ha trasformato il lavoro nelle campagne allargando i confini dell’imprenditorialità agricola e aprendo a nuove opportunità occupazionali.
“L’agricoltura è tornata ad essere un settore strategico per la ripresa economica ed occupazionale e lo hanno capito per primi i giovani che stanno tornando prepotentemente nelle campagne”, ha affermato il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “le Istituzioni devono saper cogliere questo cambiamento epocale che non accadeva dalla rivoluzione industriale anche ripensando la scala delle priorità negli interventi di politica economica”.