50 anni di cultura alternativa, socialità autogestita, aggregazione giovanile spazzati via in pochi minuti. Il blitz che questa mattina (21 agosto) ha sgomberato il centro sociale Leoncavallo a Milano, in via Watteau, mette fine a un pezzo di storia della città e dei movimenti, un simbolo di un modo di fare comunità e accoglienza dal basso.
Poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa hanno liberato gli spazi dove in passato sorgeva l'ex cartiera di proprietà della famiglia Cabassi, a cui il ministero degli Interni deve tre milioni di euro come risarcimento danni per i mancati interventi delle forze dell'ordine. Quei locali infatti sono occupati dal Leoncavallo dal 1994 e dopo 133 tentativi di sfratto andati a vuoto e un rinvio dell’intervento dell’ufficiale giudiziario al 9 settembre, è scattato lo sgombero a sorpresa. A cui attivisti e cittadini hanno risposto prontamente.
fonte : collettiva



