Mercoledì, 24 aprile 2024 - ore 05.42

Comitato acqua pubblica Cremona: l'acqua sarà privatizzata!

| Scritto da Redazione
Comitato acqua pubblica Cremona: l'acqua sarà privatizzata!


Ci siamo: tra pochi giorni l’acqua di tutti verrà privatizzata.


La conferenza dei sindaci del territorio cremonese tenutasi questa sera ha visto una scarsa partecipazione, frutto delle avverse condizioni atmosferiche e probabilmente anche del preavviso scandalosamente breve.
Alla fine di due ore di presentazione di un piano d’ambito completamente rivisto sia nelle componenti essenziali sia nella durata sia nella priorità degli interventi sia nel piano tariffario sia soprattutto nella entità totale degli investimenti previsti, l’ufficio d’ambito ha presentato la propria decisione, assunta pochi giorni fa nel cda e comunicata ora ai sindaci: l’acqua va privatizzata. Si vuole la società mista: l’azienda di diritto pubblico non viene neppure citata, l’in-house viene messo da parte come residuale (peccato che i sindaci della provincia di Como abbiano appena scelto proprio l’in-house).

 

Questo cda è fermamente deciso a non tenere in minimo conto le indicazioni chiare venute dalla assemblea di settembre — che aveva visto vari sindaci esprimere critiche anche pesanti su modalità e contenuti del percorso proposto — e soprattutto a buttare a Po l’esito dei referendum di giugno (che non è un suggerimento ma dovrebbe essere legge).


La scelta di privatizzare per vent’anni il servizio viene motivata dalla preoccupazione di non trovare finanziamenti: ma i calcoli si fanno sulla situazione finanziaria di queste settimane, che tutti confidiamo sarà superata; non è stato neppure detto ai sindaci quale percentuale andrà al privato, proprio perché si vuole privatizzare, non importa come e quanto. Quello che però è stato precisamente calcolato (dati presentati pubblicamente) è che la tariffa supererà abbondantemente i 2 euro al metro cubo, dunque quasi raddoppierà.


Salvo il poltronificio di tutta la provincia: è anche stato detto a chiare lettere che le poltrone delle nostre aziende rimarranno tutte salde, mentre il privato che entrerà aiuterà il gestore a risparmiare soprattutto sul personale (chissà come farà: i lavoratori e i sindacati che ne pensano?). Molta chiarezza anche su chi entrerà come socio privato: una delle aziende che operano sul territorio italiano (ACEA, A2A, IREN... tutti soggetti che in breve tempo si papperanno in un sol boccone le nostre aziendine).


Dunque sempre la stessa solfa che si sente da due anni: il presidente Salini vuole assolutamente privatizzare e il cda obbedisce silente (con buona pace dell’ex-rivoluzionario Bordi che vota a favore e del membro di “opposizione” che non trova di meglio da fare che astenersi).


I sindaci del territorio avranno ben una settimana per decidere e per valutare un Piano d’Ambito rifatto da capo a piedi: chiaramente nessuno di essi riuscirà neppure a parlarne in un consiglio comunale, figuriamoci a deliberare. Ma non importa, la democrazia è un optional. Infatti è stato detto in fine seduta (dal tavolo di presidenza, ma non sottoposto a votazione) che l’assemblea decisiva si svolgerà a porte chiuse. Suggeriamo a questo punto di votare in località segreta e a scrutinio segreto (avvertite prima i sindaci, però).
Il comitato acqua sarà comunque presente, fuori o dentro. Prima, farà di tutto perché i cittadini dell’intera provincia si mobilitino contro questa vergogna politica.


Comitato Acqua Pubblica Cremona

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