COOP DOLCE LABORATORIO DI TEATRO E DANZA: I RAGAZZI E LE RAGAZZE DEL CDD 1 DI CREMONA SUL PALCO DEL TEATRO MONTEVERDI
Cremona, 5 luglio 2024_ L’idea di costruire una storia fantastica l’hanno avuta Massimo e Marco, due ragazzi con disabilità acquisita del Centro diurno disabili 1 di via Platani, gestito da Società Dolce.
“Un girotondo d’anime” è andato in scena ieri, al teatro Monteverdi, davanti ad una platea numerosa ed emozionata. Ed è stata proprio l’emozione al centro di tutto il percorso di realizzazione dell’evento, nato all’interno di un laboratorio teatrale e di danzaterapia, attività per la stimolazione cognitiva, la scoperta e la gestione dei sentimenti condotto dai professionisti specializzati Marina Olivieri e Lorenzo Antonini, con il coinvolgimento attivo ed entusiasta di utenti ed operatori.
Il sipario si è aperto con le parole di Mariangela, col racconto di una nebulosa magica, che riporta la vita e il sentire in un villaggio dormiente da tempo: “Nel testo – dice Marco - c’è scritto che a Fiocco di Neve, il nostro paese immaginario, un giorno una valanga di disumanità travolse la felicità, perché nella vita capitano anche cose brutte: ma ognuno di noi attraverso piccoli gesti può illuminare la vita delle persone che gli sono vicine, rendendola migliore”.
La disabilità fisica dei due pionieri del progetto non permetteva loro di salire sul palco, così hanno coinvolto gli amici del gruppo danzaterapia del CDD e cercato una via alternativa alla parola per raccontarsi, esprimendola attraverso i colori e il movimento.
“Esperienze come questa – ha detto Paolo Vaccaro, neo vicepresidente di Società Dolce, – non sono solo utili per passare qualche ora in compagnia, ma rappresentano occasioni di crescita, di scoperta di sé, dell’altro, di competenze e capacità che non si conoscevano. L’apertura al territorio è un valore aggiunto sulla strada verso l’inclusione e l’incontro. Uscire per recarsi a teatro, recitare su un palcoscenico e ricevere gli applausi del pubblico è gratificante per tutti e ancor più per chi ci è arrivato con diverse abilità. Attraverso le emozioni impariamo a conoscere noi stessi e gli altri: crescere è anche riuscire ad apprezzare ciò che si fatica ad accettare. Nella gestione dei nostri servizi ricerchiamo costantemente occasioni di apertura al territorio e ai suoi cittadini per diffondere questi valori”.
Il pubblico ha capito e ammirato lo spettacolo, molti si sono commossi, ma tutti erano contenti di essere lì: “È come avere ricevuto un regalo – ha detto Giovanni, amico di famiglia di una ragazza sul palco – perché il testo è bello, delicato, la scenografia stupisce, loro sono bravissimi”.
Massimo, che insieme a Marco ha dato il via al progetto, se n’è andato qualche mese fa, poco prima di Amilcare, un ospite del centro diurno con sindrome di down e la settimana scorsa anche Rossella, un’educatrice storica dei Centri Diurni Disabili di Cremona, ci ha lasciati. Tre persone che oggi non ci sono più, ma che, proprio come nella storia presentata al teatro Monteverdi, hanno illuminato la vita di chi resta.
“Un girotondo d’anime” sarà replicato il 18 ottobre 2024, alle ore 11.00, sempre al teatro Monteverdi.