Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 02.04

CORONAVIRUS: LA NOTA DI UNA MAMMA SULLE PROCEDURE COVID PER LE SCUOLE

Botta e risposta con ''La Provincia''

| Scritto da Redazione
CORONAVIRUS: LA NOTA DI UNA MAMMA SULLE PROCEDURE COVID PER LE SCUOLE

LA NOTA DI UNA MAMMA”NESSUN SOSPETTO COVID-SONO LE PROCEDURE CHE SONO ALLUCINANTI”

A seguire la nota di una mamma che racconta cosa realmemte é successo alla Sacra Famiglia di Cremona (CR):

“””Provo a ricapitolare quanto sta succedendo in questi giorni e la realtà da romanzo distopico, non saprei come altro definirla, che stiamo vivendo.””

-inizia la mamma

“”L’asilo è iniziato il primo settembre con tutte le precauzioni possibili, le maestra hanno fatto un lavoro pazzesco e già a giugno sapevamo come sarebbe stata l’organizzazione di tutto. “

“Domenica, 5 gg dopo, al mattino, mia figlia non è stata bene, ma già dall’ora di pranzo stava benissimo, mangiato, dormito, saltato tutto il giorno come un grillo. Seguendo il regolamento però e ovviamente, ho avvisato la scuola e il lunedì l’ho tenuta a casa, per precauzione””- come giusto che sia-

“La scuola però, mi chiede il certificato per il rientro, come da regolamento.”

“Così chiamo la pediatra che però mi dice, cito testualmente:

“non faccio un certificato senza avere fatto un tampone e non faccio fare il tampone ad una bambina di 3 anni che non ha assolutamente nulla, la Scuola si adegui,forza su!”.

“Quindi impasse, ma la scuola non accetta la bambina e la pediatra non fa il certificato. “

“Maestre comprensive, ma anche loro non sanno ora cosa fare.”

“Mentre siamo ancora a casa altro bambino con raffreddore nella stessa classe e lui viene sottoposto a tampone per raffreddore. Finita?=Tutta la classe in quarantena. QUARANTENA.

Senza attendere esito del tampone.

“E per un attimo si è ventilata l’ipotesi, fortunatamente rientrata, che ci dovessero stare anche le famiglie e i fratelli. Ripeto non stiamo parlando di un caso accertato, ma di un bambino sottoposto a tampone al solo scopo di consentire il rientro a scuola.”

“Nella riunione (rigorosamente via Googlemeet) della scuola,

‘un papà, artigiano, ha fatto giustamente notare quanto per la sua famiglia questa situazione potesse essere economicamente pericolosa tanto da avere pensato di ritirare i bambini dall’asilo. Perché? Perché se ogni volta che un bambino ha un raffreddore si deve sottoporre a tampone e fermare l’intera classe nel frattempo quali sono i costi sociali? Chi li tiene questi bambini a casa? I nonni? Ma non sono quelli da preservare?

“Statisticamente quante volte un 4enne ha il raffreddore da novembre a marzo? Possiamo dire sempre?

E quando inizieranno le influenze. Perché esistono ancora le influenze “normali” o sono sparite?

Ma come è possibile che si sia arrivati a settembre senza che nessuno ci abbia pensato?

Domani c’è un tavolo con i pediatri e ATS.

Domani? DOMANI?

Ma a maggio cosa facevate le parole crociate?

“E ancora: ma se questi bambini sono cosi pericolosi, ma perché sono gli unici che non hanno obbligo di mascherina?

E quest’estate quando giocavano in spiaggia o alle canottieri chi li tracciava i contatti? Chi misurava la febbre?

I pediatri prescrivevano tamponi?

A QUESTO SO RISPONDERE :NO. Perché?

Perché è sempre una questione di responsabilità.

E allora chiudetele le scuole.

Cresciamo una generazione di imbecilli asociali che, come abbiamo visto in questi giorni nella cronaca, sicuramente ci andrà bene.”

In conclusione fa riferimento alla notizia su un quotidiano locale

“Dulcis in fondo un giornale infimo come la provincia non trova di meglio che pubblicare un articolo con titolo

“sospetto Covid alla Sacra Famiglia”.

Ma sospetto cosa? Era solo un raffreddore!”

Conclude dicendo

“E niente.. io mi sono già stancata..non so come arriveremo a Giugno..sempre ci arriveremo.?.?.”

Firmato V.B.S.

#ZONAcheck

 

COVID “RAFFREDDORE “ALLA SACRA FAMIGLIA: LA PROVINCIA RISPONDE “ALLE ACCUSE”:  INFIMI NOI? DI SCADENTE C’È SOLO LA SUA NOTA”

Con tanto di articoli allegati,

il quotidiano La Provincia di Cremona, risponde alle accuse descritte nella nota (pubblicata ieri https://www.facebook.com/2329375637307109/posts/2725563924354943/)

di una madre su ciò che realmente è successo nella scuola Sacra Famiglia a Cremona (CR).

Il direttore de “La Provincia” riferendosi all’autrice della nota:

“Di infimo per ora c’è solo il suo commento, ho allegato gli articoli che abbiamo dedicato a quel caso: cosa c’è di non rispettoso della verità?”’

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