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(CR) Flop Referendum Il Comitato per il NO saluta positivamente la sonora bocciatura

Il Comitato ringrazia sia chi ha votato NO sia chi ha non ha partecipato al voto facendo mancare il quorum.

| Scritto da Redazione
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(CR) Flop Referendum  Giustizia Il Comitato per il NO saluta positivamente la sonora bocciatura

Il Comitato ringrazia sia chi ha votato NO sia chi ha non ha partecipato al voto facendo mancare il quorum.

Il Comitato provinciale per il NO ai referendum del 12 giugno saluta positivamente la loro sonora bocciatura dovuta ad una significativa mancanza di consenso da parte degli elettori sia ai loro contenuti sia allo strumento utilizzato per spostare  lo scontro  sulla giustizia dal Parlamento all'intera società italiana tentando di coinvolgere il corpo elettorale in un disegno politico che è stato respinto.

Un disegno di delegittimazione della magistratura che la destra italiana riproporrà certamente ma che intanto è stato bloccato. Sappiamo bene che la bocciatura di tutti e 5 i referendum è dovuta soprattutto all'astensione dal voto della stragrande maggioranza degli elettori che noi abbiamo giudicato e giudichiamo legittima tanto più se scelta consapevolmente.

Oltre alla testimonianza resa da chi si è recato alle urne per votare No, ha pesato molto la organizzazione  dell'astensione dal voto che come Comitato del No abbiamo perseguito nel nostro territorio come  "terza opzione".

Una terza opzione, oltre a quella di votare No, altrettanto legittima e coerente con l'ispirazione costituzionale della natura stessa dell'istituto referendario che, non a caso, pretende un quorum partecipativo del 50% più uno.

Per questo ci sentiamo di ringraziare sia chi ha votato espressamente No, sia chi ha contribuito con una astensione consapevole dal voto a respingere questa offensiva contro la magistratura e per ridurre i livelli di tutela dei cittadini più indifesi.

Non sappiamo quanti milioni di elettori hanno adottato consapevolmente questa posizione; sappiamo però, per i riscontri avuti, che ha agito in questo frangente una saggezza popolare diffusa che ha colto la strumentalità dei referendum e ha preferito non farsene coinvolgere.  Certo, nell'elettorato italiano esiste anche l'apatia, il distacco crescente dalla politica, una sfiducia generalizzata che ci parla di una democrazia in crisi e di troppe promesse tradite. Questo richiederebbe una seria  riforma della politica attuale, non solo un ripensamento dello strumento referendario e dell'abbassamento del quorum. Questo richiederebbe una diversa offerta politica fatta alla società italiana. Di questo si occuperà nei prossimi mesi il Comitato cremonese per il No all'interno del Coordinamento Democrazia Costituzionale.

Cremona 13 giugno 2022

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