In data 6 dicembre 2024 alcuni organi della stampa locale hanno dato spazio ad una lettera di un esponente di Gioventù Nazionale Crema, Tommaso Falcetti, con la quale si criticava il nostro evento "Lavoro e poi stacco" sul diritto alla disconnessione, tenutosi a Crema in data 30 novembre 2024. Sentiamo la necessità di rispondere alle accuse mosse da Gioventù Nazionale Crema.
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CarissimÉÂÂÂÂÂ, abbiamo letto con stupore l’intervento di Tommaso Falcetti (Gioventù Nazionale) pubblicato il 6 dicembre sul giornaleLa Provincia e sul sito d’informazione Crema Oggi, che accusa i Giovani Democratici di disinformazione in merito alla nostra iniziativa sul diritto alla disconnessione.
Sentiamo il dovere di replicare, sia per rispetto verso chi ha partecipato al dibattito in modo serio e costruttivo, sia per ristabilire la verità.
L’incontro aveva l’obiettivo di discutere un tema cruciale – l’impatto della digitalizzazione sul lavoro – che coinvolge milioni di lavoratori di tutte le generazioni. Per arricchire il confronto, abbiamo invitato sindacati, associazioni di categoria e organizzazioni giovanili, oltre ai ragazzi de L’aSsociata, promotori della campagna “Lavoro poi Stacco”, che si è concretizzata in una proposta di legge depositata in Parlamento.
È ampiamente documentato – e facilmente verificabile – che l’iniziativa legislativa sia frutto del lavoro di questa associazione, riconosciuta ufficialmente durante la conferenza stampa alla Camera dei Deputati. È dunque incomprensibile l’accusa di disinformazione. Se qualcuno in sala non era a conoscenza del meccanismo per cui i parlamentari possono depositare proposte della società civile, ci scusiamo, ma ci sembra un dettaglio ovvio per chi segue il dibattito pubblico. Ci preme poi smentire categoricamente che qualcuno abbia accusato il governo di essere “violatore dei diritti umani essenziali”.
La discussione è stata positiva e mirata a inserire il diritto alla disconnessione – insieme alla necessità di salari dignitosi – in un percorso più ampio per migliorare la qualità del lavoro. Non si tratta di vittimismo, ma di affrontare un dato reale: in Italia si lavora molto, ma la produttività rimane tra le più basse in Europa. È un problema che va discusso, non banalizzato. A proposito di banalità.
Riguardo all’affermazione che “nessuno punta una pistola alla tempia” di chi riceve chiamate fuori orario, segnaliamo che il rapporto gerarchico nel lavoro rende spesso difficile ignorare queste richieste.
La proposta di legge, peraltro, riconosce già le situazioni di urgenza: dettaglio che Falcetti omette, ma che smentisce ogni sua critica. Spiace, infine, che l’autore della lettera, pur essendo presente al nostro evento, non abbia preso la parola per esporre le sue opinioni durante il dibattito, preferendo affidarsi a una polemica successiva senza contraddittorio. Lo invitiamo fin d’ora a partecipare attivamente alle nostre future iniziative, per discutere e confrontarci in modo costruttivo, come abbiamo sempre fatto.
Cordialmente, Giovani Democratici Provincia di Cremona
Ecco il testo della lettera di Gioventu Nazionale