Sabato, 27 aprile 2024 - ore 13.04

(CR) Pianeta Migranti. A Milano 6 aprile manifestazione per chiusura tutti i CPR

Mai più Lager - No ai Cpr chiama a mobilitarsi contro i CPR vecchi e di nuova apertura.

| Scritto da Redazione
(CR) Pianeta Migranti. A Milano 6 aprile manifestazione per chiusura tutti i CPR

(CR) Pianeta Migranti. A Milano il 6 aprile manifestazione per la chiusura di tutti i CPR

Mai più Lager - No ai Cpr chiama a mobilitarsi contro i CPR vecchi e di nuova apertura.

Martedì 6 aprile alle 15:00 si terrà a Milano una manifestazione per la chiusura di tutti i CPR

Centri di Permanenza per il Rimpatrio. A indire la giornata di mobilitazione è Mai più lager -No ai CPR che insieme all’associazione Naga monitora e denuncia le condizioni riprovevoli del centro di Via Corelli sin dalla sua riapertura nel 2018.

La rete milanese chiama a mobilitarsi contro ogni CPR in ogni territorio, perché «non esiste un caso Milano». Quanto è noto di via Corelli è infatti riscontrabile in tutti gli altri CPR d’Italia, dove la situazione potrebbe essere anche peggiore data l’impossibilità da parte delle persone trattenute di condividere foto e video, nonché dalla scarsa attenzione a cui sono sottoposti.

Il CPR di Milano è però emblematico della violenza e ingiustizia strutturale della detenzione amministrativa. La tortura legalizzata di questi lager di Stato è ormai una innegabile certezza documentata da centinaia di foto, video, dossier e testimonianze, arrivate anche nelle le aule giudiziarie, a rivelare la vergogna finora tenuta nascosta. Una violenza che non è possibile “umanizzare” tramite riforme e cambi di gestione, perché nega i principi fondamentali alla base di qualsiasi ordinamento liberal democratico, in primis l’uguaglianza di fronte alla legge.

Le violenze e le condizioni di vita indegne non sono un problema di mala gestione. Lo dimostra il fatto che, nonostante il commissariamento nel CPR di via Corelli si continuano a consumare gravi violazioni dei diritti umani.

«Un lager, anche se commissariato, resta pur sempre un lager» – ribadisce la realtà milanese, che nel comunicato con cui chiama alla mobilitazione sottolinea che la lotta deve contrastare anche l’apertura di nuove strutture.

La detenzione amministrativa è un tassello sempre più centrale di un più ampio corpus di norme e politiche mortifere, che reprimono e criminalizzano i flussi migratori e la solidarietà alle persone migranti nei paesi di origine, alle frontiere terrestri e marittime della Fortezza Europa e fin dentro al tessuto sociale delle nostre comunità.

«È il tempo di pretendere e ottenere con un vasto fronte un’inversione di rotta, la fine della violenza legalizzata, che nei centri di permanenza per il rimpatrio vede la punta dell’iceberg e l’esempio più eclatante e simbolico», sottolinea la rete Mai più Lager – No ai Cpr.

«E’ dovere ed interesse di ciascuno e ciascuna mobilitarsi perché vengano chiusi, a cominciare dal CPR di Milano, che già fu chiuso una decina di anni fa: che sia un lager non lo diciamo solo noi e le circa 1850 persone rimaste impigliate tra le sue sbarre, ma una montagna di prove inequivocabili, anche sui tavoli di diverse Procure, davanti alle quali non è più possibile fingere di non sapere».

 

 

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