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(CR) Resoconto sintetico del Consiglio Comunale del 5 giugno 2023

Molti i punti all'ordine del giorno

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(CR) Resoconto sintetico del Consiglio Comunale del 5 giugno 2023

(CR) Resoconto sintetico del Consiglio Comunale del 5 giugno 2023 

Molti i punti all'ordine del giorno 

Ordine del giorno presentato il 6 marzo 2023 da Consiglieri comunali vari (primo firmatario Carlo Malvezzi) sulla manutenzione ordinaria e straordinaria pavimentazione stradale e marciapiedi. Bilancio di previsione 2023. Richiesta stanziamento straordinario.

Premesso che:

la Giunta comunale ha recentemente approvato la proposta di bilancio 2023; la Commissione Bilancio è stata convocata per il 7 e il 21 marzo per l'esame della proposta di bilancio 2023;

“la situazione degli asfalti in alcune zone della città è critica”, come ha riconosciuto anche il Sindaco di Cremona in un suo post del 20 gennaio scorso;

la compromissione del manto stradale è, in molti tratti, talmente avanzata da costituire un fattore di pericolosità per la circolazione degli automezzi e per la mobilità leggera;

le segnalazioni di cadute di persone, specialmente anziane, causate dallo pessimo stato di manutenzione dei marciapiedi sono sempre più frequenti;

lo stanziamento previsto nel bilancio 2022 per il rifacimento degli asfalti (€ 550.000) è risultato del tutto insufficiente a ripristinare uno standard accettabile di sicurezza;

cui vanno aggiunte altre risorse.

l'inaffidabilità, tuttora irrisolta, dell'impianto di illuminazione pubblica, rendono ancora più pericoloso muoversi in città.

 Tutto ciò premesso, il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta Comunale a:

 -predisporre e presentare al Consiglio comunale una dettagliata mappatura dello stato di conservazione delle stradale ed un piano di interventi differenziato sulla base di classi di priorità (pericolosità);

 -rendicontare al Consiglio comunale gli interventi di rifacimento della pavimentazione stradale e dei marciapiedi effettuati durante il 2022;

-prevedere nel bilancio di previsione 2023 uno stanziamento straordinario da destinare al rifacimento del manto stradale e dei marciapiedi, integrando in maniera significativa la cifra stanziata per tale attività nel 2022.

Dopo che l'ordine del giorno è stato illustrato dal primo firmatario, sono seguiti gli interventi dei consiglieri Federico Fasani (Forza Italia), Luca Nolli (Movimento 5 Stelle), Roberto Poli (Partito Democratico), Enrico Manfredini (Fare Nuova la Città – Cremona Attiva), Pietro Burgazzi (Fratelli d'Italia), Lapo Pasquetti (Sinistra per Cremona Energia Civile), Simona Sommi (Lega), Nicola Pini (Partito Democratico) e Carlo Malvezzi (Forza Italia) che ha apportato il seguente emendamento all'inizio del punto 3 del dispositivo finale dell'ordine del giorno: prevedere nella prossima variazione di bilancio etc.

Il consigliere Roberto Poli (Partito Democratico) ha chiesto e ottenuto una breve sospensione della seduta per una valutazione del testo emendato nel suo complesso. Alla ripresa dei lavori il consigliere Poli ha proposto di modificare l'ordine del giorno togliendo dalle premesse la parte finale sostituendola con cui vanno aggiunte altre risorse,  e di sostituire il dispositivo finale come segue: a continuare il reperimento fondi da bandi o da risorse proprie per aumentare il numero di interventi sulle strade, oltre a quelli già previsti. L'emendamento è stato accolto dal consigliere Carlo Malvezzi.

A nome della Giunta è infine intervenuta l'assessora alla Mobilità Simona Pasquali: Prima di entrare nel merito della questione ritengo opportuno dare una dimensione delle rete stradale cittadina che è composta da 370 km lineari circa di strade, come da Cremona ad Ancona. I km lineari però non rendono l’idea della vera dimensione perché ogni strada ha poi la sua sezione e quindi abbiamo: 2.690.000 mq di conglomerato bituminoso; 103.000 mq di pavimentazione in pietra; 154.024 mq di banchine non asfaltate. I marciapiedi sono 230 km lineari circa come da Cremona a Firenze per 416.270 mq di superficie. Incide molto sul budget delle asfaltature la manutenzione della tangenziale, che ha visto cambiare il tipo di mezzi che la percorrono. Le manutenzioni straordinarie nel 2022 hanno interessato via Castelleone tra via S. Ambrogio e tangenziale mq 2.927; via Massarotti mq 6.387; via Giuseppina mq 5.979; via Castelleone tra confine e rotatoria Ipercoop mq 2.188; via Palestro - tra viale Trento e Trieste e via Dante mq 1.345; via Zaist mq 1.287; via Casalmaggiore - tra via S. Rocco e via Livelli mq 2.342. Un totale di mq 22.458 che equivale a circa euro 523.624,00, IVA esclusa.

Da metà giugno si provvederà ad interventi che riguardano l’asfaltatura e il rifacimento di segnaletica che elenco: via Cadore (da via A. Melone al civico 25 e da piazzetta Ugo Gualazzini a corso Vittorio Emanuele II); via Gaspare Pedone e via S. M. in Betlem; via Brescia (da via S. Bernardo fino al confine comunale); via Manini (rotatoria largo Manini); tratto di via S. Quirico; via Eridano tangenziale già realizzati; viale Trento e Trieste (da via Belfiore a via Stenico); via Decia (da piazza Libertà); via dei Mille (incrocio con via Garibotti); via Piave (dal civico 36 a via Ghinaglia).

Si provvederà inoltre al rifacimento dei marciapiedi in piazza  IV Novembre lato Est e lato Sud,  via Ippocastani,  via Novati (fronte scuola Anna Frank), via Tofane (tratto a nord di via Gerolamo da Cremona), via Gaspare Pedone, via degli Ontani (lato opposto al civico 7), l’intero viale Trento e Trieste,  via Bonomelli (nei tratti più ammalorati), via Dante (anche in questo caso nei tratti più ammalorati), piazza Padella, dove sarà realizzato un nuovo marciapiede, viale Cambonino (tratti più ammalorati civico 8),  via Litta   (in prossimità del civico 21),  via Mincio – via Lugo – via Olona – via Adda (rifacimento dei tratti che presentano maggiori criticità).

Per quanto riguarda inoltre gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche, questi sono stati selezionati sulla base di un elenco di priorità già concordate e di segnalazioni tra le più urgenti. Tali interventi interesseranno il marciapiede di via Mantova, nel tratto compreso tra via Cerioli e via Pippia e davanti al parcheggio del piazzale della Croce Rossa, il marciapiede di via Pippia, tra via Mantova e il civico 5,  l’attraversamento ciclo-pedonale in via Milano in prossimità di via Barosi, l’attraversamento pedonale in via Massarotti in prossimità di via Monte Nero, i collegamenti pedonali stazione autobus di via agli Scali,  l’adeguamento delle fermate degli autobus in via Milano (lato Nord, fronte civico 3/d e lato Sud, tra via dell’Angelo e via Pavia), il marciapiede di via Sforza, piazza IV Novembre. Sarà inoltre realizzato un nuovo marciapiede in via Cavo Coperto, si metterà infine mano alle fermate bus e agli stalli disabili in viale Trento e Trieste e al passaggio pedonale in via Larga - via Altobello Melone. Vi è l'impegno ad aggiungere a questo elenco ulteriori strade in una seconda tranche entro il mese di luglio.

Tutti questi interventi di manutenzione straordinaria vanno ad aggiungersi a quelli  inerenti la viabilità cittadina finanziati attraverso i fondi del PNRR, che si prevede di iniziare in autunno, in particolare le due piste ciclabili monodirezionali in via Boschetto, la riqualificazione del sistema di raccolta delle acque meteoriche e aree di invaso permeabili per la risoluzione degli allagamenti in via Monviso, la manutenzione straordinaria di via del Porto e largo Marinai d'Italia con realizzazione di una nuova rotatoria, la manutenzione straordinaria che prevede il riassetto della rotatoria di largo Moreni con adeguamento della ciclabile che arriva fino al ponte e riasfatatura di viale Po dal ponte fino a largo Moreni, la realizzazione di nuova rotatoria tra via Ciria e via Trebbia e il nuovo tratto di pista ciclabile su via Trebbia, nonché ai lavori di messa in sicurezza della tangenziale urbana attualmente in corso da parte di AEM Cremona S.p.A.

L'ordine del giorno emendato è stato approvato all'unanimità.

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Ordine del giorno presentato il 6 marzo 2023 da consiglieri comunali vari (prima firmataria Franca Zucchetti) di solidarietà alla preside Annalisa Savino dopo i fatti di Firenze.

 Premesso che:

la mattina di sabato 18 febbraio 2022 due attivisti appartenenti al movimento della destra identitaria, Azione Studentesca (associazione legata all'area di estrema destra italiana e vicina a Fratelli d'Italia) si sono presentati davanti al liceo classico Michelangiolo di Firenze a distribuire volantini, recanti la seguente esortazione "Sogna, combatti, distinguiti per vivere davvero", a firma di Azione Studentesca, contrassegnata dal simbolo identitaria di una croce celtica e che, invitati da due studenti di un Collettivo di sinistra, frequentanti il suddetto istituto, a deporre i volantini (peraltro non autorizzati) in un cestino, li hanno spinti, picchiati e presi a calci, aiutati da altri quattro ragazzi esterni alla scuola, prontamente corsi in loro aiuto, finchè un'insegnante non è intervenuta in loro soccorso;

in seguito alla violenta aggressione fascista, il martedì 21 febbraio successivo, si è svolta nella zona dello stadio, una manifestazione di denuncia e di protesta, cui hanno partecipato un migliaio di persone, tra cui studenti e adulti;

in relazione a quanto accaduto, la preside del Liceo scientifico Leonardo Da Vinci di Firenze, preoccupata per il pericolo di una deriva violenta, ha pubblicato una lettera aperta, indirizzata al personale scolastico, agli studenti e alle loro famiglie, invitandoli a riflettere sul fatto che "il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone, ma ... ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici ... lasciata a se stessa da passanti indifferenti" ed ha citato la denuncia dell'indifferenza, fatta, a suo tempo, da Antonio Gramsci, che, a causa delle sue idee, morì per gli stenti subiti in carcere;

la stessa ha continuato con un invito alla consapevolezza che "è in momenti come questi che ... i totalitarismi si sono affermati, proprio"nei periodi di incertezza, di sfiducia collettiva nelle istituzioni ... " e che invece "abbiamo bisogno di avere fiducia nel futuro e di aprirci al mondo, condannando sempre la violenza e la prepotenza" e, infine, ha concluso che " chi decanta il valore delle frontiere, chi onora il sangue degli avi in contrapposizione ai diversi, continuando ad alzare muri, va lasciato solo, chiamato con il suo nome, combattuto con le idee e con la cultura. Senza illudersi che questo disgustoso rigurgito passi da sé".

 Evidenziato che:

sull'argomento, è intervenuto il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che, invece di stigmatizzare la violenza squadrista consumata a Firenze, come ha dichiarato la Rete degli Studenti Medi, ha preferito censurare la Dirigente Scolastica, dichiarando che "E' una lettera del tutto impropria" e che "non compete ad una Preside lanciare messaggi di questo tipo e il contenuto non ha nulla a che vedere con la realtà" ed ha ribadito che in Italia non c'è alcuna deriva violenta autoritaria e non c'è alcun pericolo fascista: "Difendere le frontiere non ha nulla a che vedere con il nazismo";

il ministro ha aggiunto che le iniziative riportate sono strumentali e rappresentano una politicizzazione che, spera, non abbia più posto nelle scuole ed ha concluso che " se questo atteggiamento dovesse persistere, valuterò se sarà necessario prendere misure";

la preside, a sua volta, ha riaffermato che il messaggio era rivolto agli studenti della sua scuola e che, come dirigente scolastica, riteneva di non dover aggiungere nient'altro, per evitare di alimentare sovraesposizioni mediatiche, a proposito di questioni che pure attengono alla scuola e al suo ruolo nella società, al fine di evitare polemiche e strumentalizzazioni;

immediato è stato il supporto alla preside Annalisa Savino da parte del comitato Priorità alla Scuola, di numerosi esponenti politici e sindacali, e sui social si sono raccolte numerose firme per una petizione a sostegno della dirigente, ma purtroppo, sono comparse anche minacce al Ministro, che, vanno fermamente condannate, come, peraltro, ha prontamente fatto I'ANPI, nella sua dichiarata solidarietà alla docente;

è altresì fermamente da condannare, come ha fatto il Dirigente del Liceo Carducci di Milano, in una circolare rivolta agli studenti, l'esposizione davanti alla scuola di un manifesto dai contenuti violenti, accompagnato dall'immagine della Premier e del Ministro a testa in giù. Le parole usate dal Preside del Liceo di Milano si richiamano agli stessi principi costituzionali, che hanno ispirato la Preside di Firenze. Tuttavia, il Ministro Valditara ha elogiato l'uno, mentre ha preso posizione contro l'altra, minacciandola di censura.

 In considerazione di quanto esposto il Consiglio Comunale esprime la propria solidarietà alla preside e ritiene importante ricordare il dettato costituzionale degli art. 33 e 34, che delineano i principi di un sistema scolastico statale, che in coerenza con i valori fondanti della democrazia, deve, senza dubbio, formare i cittadini di una società democratica e cioè di una scuola per un pieno diritto alla cittadinanza.

 Pertanto, si chiede al Sindaco e all'Amministrazione:

 -di farsi presidio, in tutti gli ambiti di sua competenza, dei principi della nostra Costituzione, che sono a fondamento anche di una scuola pubblica e pluralista, che ha compiti di istruzione e formazione, ispirati ai suoi valori antifascisti.

-di rappresentare quanto sopra esposto alla Presidente del Consiglio e al Ministro della Pubblica Istruzione e del Merito, affinché vi sia un'unanime condanna della violenza perpetrata nel fatto citato e una dichiarazione di piena solidarietà alla dirigente scolastica, che con la sua lettera pubblica ha svolto con coraggio e responsabilità l'importante ruolo formativo che le compete.

L'ordine del giorno è stato illustrato dalla consigliere Franca Zucchetti (Partito Democratico). E' sguito un vivace dibattito nel quale sono intervenuti i consiglieri Lapo Pasquetti (Sinistra per Cremona Energia Civile), Simona Sommi (Lega), Franca Zucchetti (Partito Democratico), Carlo Malvezzi (Forza Italia), Alessandro Zagni (Fratelli d'Italia), Roberto Poli (Partito Democratico) e Stella Bellini (Partito Democratico). Per la Giunta comunale è intervenuta l'assessora all'Istruzione Maura Ruggeri

L'ordine del giorno è stato approvato: 17 i voti a favore, 10 i contrari.

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Ordine del giorno presentato il 13 marzo 2023 dai consiglieri comunali del Gruppo consiliare Lega - Lega Lombarda  (prima firmataria Simona Sommi)  sul contrasto delle attività di vendita abusiva di prodotti contraffatti.

 Premesso che:

in Italia la legge punisce sia il falsificatore, ovvero colui che produce, sia chi vende la merce contraffatta per poi trarne un guadagno. In particolare, l'art. 473 c.p. punisce con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 2.500 a euro 25.000 "chiunque[ ... ] contraffà o altera marchi o segni distintivi, nazionali o esteri, di prodotti industriali". Il successivo art. 474 c.p. punisce con la reclusione fino a due anni e con la multa fino a 20.000,00 euro “chiunque, fuori dai casi di concorso nella contraffazione, alterazione, introduzione nel territorio dello Stato, detiene per la vendita, pone in vendita o mette altrimenti in circolazione, al fine di trarne profitto, prodotti contraffatti o alterati". Ai sensi dell'art. 712 c.p. "chiunque, senza averne prima accertata la legittima provenienza, acquista o riceve a qualsiasi titolo cose, che, per la loro qualità o per la condizione di chi le offre o per l'entità del prezzo, si abbia motivo di sospettare che provengano da reato, è punito con l'arresto fino a sei mesi o con l'ammenda non inferiore a euro 10". L'art. 712 c.p. sanziona, quindi, chi acquista un bene senza accertarne la legittima provenienza e che non è necessario che sia dimostrata la provenienza del reato e neanche la certezza di questa provenienza, attribuendo rilevanza penale alla mancanza di diligenza dell'acquirente quando si è in presenza di circostanze indizianti (qualità della cosa, condizione di chi la offre, entità del prezzo).

 Considerato che:

diverse segnalazioni sono state fatte in merito rispetto ad un fenomeno illegale che suscita le legittime lamentele di negozianti e ambulanti (questa attività illecita si svolge anche durante i giorni di mercato) che meritano una tutela rispetto a ciò che, al di là degli articoli proposti, viene percepita come concorrenza sleale. Di fronte alla crisi evidente di molte attività commerciali, la tolleranza di fatto di questa attività illecita, che si traduce spesso nel non intervenire per contrastare gli irregolari che vendono merce palesemente contraffatta e non in zona Galleria XXV Aprile e nelle vie del centro storico, non è accettabile. Oltre alla vendita di merce contraffatta, si evidenzia la vendita abusiva su suolo pubblico da parte di soggetti senza titolo, palesemente complici di un'attività criminosa con volumi d'affari enormi e che esiste un mercato virtuale online che si affianca a quello "fisico" attraverso i social (Facebook, lnstagram, Vinted, ecc.) a cui accedono anche giovani, che spesso non hanno piena consapevolezza dell'illegalità del fenomeno e delle conseguenze. In passato sono state attivate azioni di contrasto da parte della Polizia Locale, oltre a blitz della squadra interforze contro l'abusivismo, con l'impegno di finanzieri, Polizia Locale, Carabinieri e Polizia.

 Il Consiglio comunale impegna il Sindaco e gli Assessori competenti:

 -a intensificare l'attività di contrasto del fenomeno di cui sopra attraverso una programmazione condivisa "interforze" degli interventi, a partire dall'impegno della Polizia Locale coadiuvata da Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza;

-a comunicare attraverso i mezzi di informazione locali che non saranno più tollerate attività illegali di vendita di merce contraffatta;

-a programmare una campagna di informazione nelle scuole al fine di rendere gli studenti consapevoli della matrice criminale all'origine di queste attività, anche all'interno dei progetti di educazione alla legalità.

Dopo che l'ordine del giorno è stato illustrato dalla prima firmataria, la consigliera Simona Sommi, ha preso la parola il consigliere Enrico Manfredini (Fare Nuova la Città – Cremona Attiva) che ha proposto alcuni emendamenti al testo. A seguito di questo, la consigliera Sommi ha chiesto e ottenuto una breve sospensione della seduta consiliare per arrivare ad una formulazione dell'ordine del giorno condivisa. Alla ripresa dei lavori consiliari la consigliera Simona Sommi ha dato lettura dell'emendamento riguardante il dispositivo finale concordato con la maggioranza dicendo d'accordo ad eliminare il punto 2, e di sostituire il punto 3 così come segue: rafforzare nelle scuole le progettualità di educazione alla legalità introducendo anche un'adeguata campagna di informazione sul contrasto delle attività di contraffazione e del commercio illegale.

A nome della Giunta è intervenuta l’assessore alla Sicurezza Barbara Manfredini: Sicuramente il fenomeno è da attenzionare, tuttavia per quanto concerne la vendita di oggetti verosimilmente contraffatti o falsi, bisogna osservare che nel nostro comune ha uno scarso rilievo. L’attenzione su questo fenomeno deve comunque essere sempre alta, anche in collaborazione con le Forze dell'Ordine, dal momento che in alcune regioni rappresenta un problema serio che non solo contribuisce ad alimentare lavoro clandestino ma è spesso in mano alla criminalità organizzata e dà impulso a forme di economia sommersa. Un caso di commercio di merci false o contraffatte nel corso degli ultimi tempi è stato rilevato dalla Polizia Locale sul mercato cittadino di piazza Stradivari, sempre monitorato, a carico di un commerciante che è stato sanzionato ai sensi del Regolamento comunale su area pubblica. Rispetto al tema dell'educazione alla legalità nelle scuole i progetti avviati dovranno tenere conto anche di questa tematica.

L'ordine del giorno è stato infine approvato all'unanimità

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 Mozione presentata il 18 aprile 2023 da consiglieri comunali vari (prima firmataria Simona Sommi) per il sostegno delle iniziative per la tutela delle eccellenze alimentari locali e divieto di utilizzo delle farine di insetti nelle mense comunali.

 Premesso che:

Non è la prima volta che l'Unione Europea autorizza gli insetti per uso alimentare, inserendoli tra i novel food da lanciare sul mercato degli Stati membri. L'iter di approvazione della farina di grillo era iniziato l'8 luglio 2020 da parte della Commissione Europea, che ne aveva richiesto la valutazione all'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare. Nel gennaio 2021, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), in applicazione del regolamento 1° gennaio 2018 sui nuovi alimenti (Regolamento UE n. 2015/2283) ha dichiarato le larve delle tarme della farina (Tenebria molitor), fonte proteica alternativa, sicure per il consumo umano mentre a novembre dello stesso anno veniva autorizzato il consumo alimentare della locusta migratoria. Il 3 gennaio 2023 il Regolamento di esecuzione UE 2023/5 della Commissione Europea autorizza l'immissione sul mercato della polvere parzialmente sgrassata di Acheta domesticus (grillo domestico), modificando il regolamento di esecuzione UE 2017/2470, che ne autorizzava l'immissione nel mercato quale nuovo alimento: l'Acheta domesticus diventa così il terzo insetto che i cittadini europei potrebbero trovare in futuro come ingrediente di vari prodotti di consumo quotidiano. Il piano d'azione UE 2020-30 per i sistemi alimentari sostenibili identifica gli insetti come una fonte di proteine a basso impatto ambientale, che possono sostenere la transizione "verde" della produzione.

 Considerato che:

il parere del comitato tecnico della Commissione europea sulla "farina gialla" o larve di Tenebria mofitor essiccati termicamente come "cibo del futuro" ha suscitato molte controversie riguardo all'uso di insetti come fonte di proteine alimentari. Questi prodotti vengono già commercializzati in molti degli Stati membri, facendo capo ognuno alla propria legislazione nazionale. Con questo passaggio si vuole arrivare a un'armonizzazione della norma per la loro commercializzazione a garanzia del consumatore.

In Italia la protezione dei prodotti agroalimentari tipici e di alta qualità è una necessità fondamentale che ha una forte connessione con la storia, la tradizione e la cultura del paese. La reputazione di autenticità e qualità dei prodotti italiani ha un valore che va ben oltre quello monetario delle esportazioni, ed è un elemento distintivo dell'immagine dell'Italia nel mondo. La commercializzazione della farina di grillo potrebbe rappresentare un fattore di apprensione per l'impatto che potrebbe avere sull'agricoltura locale, in quanto - se la produzione venisse incentivata ed estesa - si potrebbe rivelare come un prodotto molto competitivo dal lato del prezzo nei confronti delle farine tradizionali.

 Considerato altresì che:

al momento è ammesso l'uso della farina di grilli di una sola azienda, la società vietnamita Cricket One Co. ltd, che ha avuto l'autorizzazione per la commercializzazione nel territorio europeo per i prossimi 5 anni, "salvo nel caso in cui un richiedente successivo ottenga un'autorizzazione per tale nuovo alimento senza riferimento ai dati scientifici protetti a norma dell'articolo 3 o con il consenso di Cricket One Co. Ltd". Quindi abbiamo di fronte l'ennesimo alimento che per arrivare sugli scaffali e nelle nostre case comporterà altro impatto ambientale negativo a causa delle distanze da coprire con mezzi di trasporto considerati dall'Unione europea "inquinanti" e di fatto non sostenibili. Un cibo sostenibile inoltre, secondo la FAO, deve essere anche culturalmente accettabile e, se è vero che gli insetti sono considerati cibo in altri continenti, lo stesso non si può dire nelle nostre culture. Questo potrebbe essere un boomerang per l'industria alimentare, soprattutto per quelle aziende che stanno iniziando a costruire sulla farina di grillo un vero e proprio business, ma potrebbe avere un impatto sull'economia perché alcuni settori sicuramente subiranno le conseguenze negative investendo su un alimento che non rientra nelle nostre tradizioni e cultura gastronomiche; inoltre, gli insetti allevati per l'alimentazione umana necessitano di temperature elevate per vivere (intorno ai 30 °C); per molti Paesi europei che stanno investendo in questo prodotto, non è un punto di poco conto, considerando la crisi energetica che stiamo vivendo. Quindi la presunta, e tanto decantata, sostenibilità degli alimenti a base di insetti, non trova un chiaro e certo riscontro nella realtà dei fatti, se non un evidente quadro speculativo. Esattamente come sta avvenendo per le auto elettriche o per la carne sintetica.

 Tenuto conto che:

la farina di grilli è sostanzialmente costituita dalla polvere parzialmente sgrassata ottenuta da Acheto domesticus intero di 30 giorni mediante una serie di fasi, che prevedono un periodo di digiuno di 24 ore degli insetti per consentire lo svuotamento intestinale, l'uccisione degli insetti mediante congelamento, il lavaggio, il trattamento termico, l'essiccazione, l'estrazione dell'olio (estrusione meccanica) e la macinazione.

Un trattamento complesso che lo fa rientrare nella poco desiderabile categoria dei cibi “ultraprocessati”. È noto nella letteratura scientifica che molti micro e macronutrienti possono subire variazioni qualitative durante i processi di lavorazione degli alimenti, specialmente a contatto con il calore, andando a inficiare negativamente sulla loro biodisponibilità una volta ingeriti gli alimenti; i dati nutrizionali, forniti dal produttore riportano che la polvere conterrebbe il 74-78% di proteine.

È noto che un eccessivo consumo di proteine animali nell'alimentazione umana potrebbe causare diversi problemi per la salute; per quelle provenienti da insetti, non è noto l'effetto sulla salute a lungo termine, se non il rischio di reazioni avverse e cross-reazioni in persone allergiche ai crostacei e agli acari della polvere; il produttore ha indicato la presenza di farina di mais OGM nella miscela di mangimi vegetali utilizzata per nutrire gli insetti e la presenza di parti di manioca (foglie, stelo e rami), le quali possono indurre alla presenza di acido cianidrico nel prodotto finito; secondo il parere scientifico dell'Efsa, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare, riportato nel Regolamento UE, gli alimenti contenenti polvere parzialmente sgrassata di insetti non dovrebbero essere assunti da persone di età inferiore a 18 anni (in quanto più propensi allo sviluppo di reazioni allergiche, nonché condizioni mediche dovute alla contaminazione della farina predetta) ed e pertanto opportuno prevedere un requisito in materia di etichettatura al fine di informare adeguatamente i consumatori al riguardo, come stabilito dal Regolamento UE 1169/2011 sui requisiti specifici di etichettatura.

 Rilevato che:

secondo il nuovo Regolamento UE approvato e in vigore dal 24 gennaio, la polvere di grilli è consentita in prodotti alimentari di consumo quotidiano, come pane, cracker, biscotti. Ecco nel dettaglio in quali prodotti e in quali quantità (su 100 gr) potremo trovare farina di grillo, su tutto il territorio dell'Unione europea:

  • pane e panini multicereali, cracker e grissini (max 2 gr)
  • barrette di cereali (max 3 gr}
  • premiscelati per prodotti da forno (secchi} (max 3 gr)
  • biscotti (max 1,5 gr)
  • prodotti a base di pasta (secchi) (max 0,25 gr)
  • prodotti a base di pasta ripiena (secca) (max 3 gr)
  • salse (max 1 gr)
  • prodotti trasformati a base di patate, piatti a base di legumi e verdure, pizza, piatti a base di pasta (max 1 gr)
  • siero di latte in polvere (max 3 gr)
  • analoghi della carne (max 5 gr)

Sono quantità che possono essere facilmente sostituibili con ingredienti vegetali dalle proprietà nutritive e organolettiche apprezzabili, difficilmente fonti di parassitosi o patologie virali che potrebbero invece essere veicolate dai prodotti a base di insetti e che non giustificherebbero l'aumento dei prezzi di questi alimenti: ricordiamo che 1 kg di farina può arrivare a costare intorno ai 130 euro rispetto invece alle farine ad elevato contenuto proteico naturale che costano non oltre i 6 euro al kg.

 Considerato infine che:

il 23 marzo 2023 sono stati emanati quattro decreti sull'etichettatura dei prodotti a base di insetti a firma del Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, di concerto con il Ministro delle Imprese e del Made in ltaly Adolfo Urso e con il Ministro della Salute Orazio Schillaci. I provvedimenti, che hanno visto l'intesa in Conferenza Stato-Regioni, contengono specifiche indicazioni da riportare in etichetta per tutti i prodotti e preparati destinati al consumo umano ottenuti tramite l'utilizzo di Acheta domesticus (grillo domestico), larva di Tenebrio molitor (larva gialla della farina), larva di Alphitobius diaperinus (verme della farina minore) e locusta migratoria. I punti più significativi del decreti riguardano: l'indicazione della provenienza del prodotto realizzato con la farina d’insetti; i potenziali rischi per la salute umana connessi al loro consumo; la specifica del quantitativo, seppur minimo, di farina d’insetti presente nel cibo; la modalità di vendita, con appositi scaffali e spazi per la commercializzazione.

Tali decreti derivano anche dall'ascolto delle varie Associazioni di categoria nazionali e locali, le quali ritengono che le farine di insetti siano particolarmente da attenzionare e si chiedono perché sistematicamente il Nord Europa debba imporre l'introduzione di sistemi produttivi che nulla hanno a che fare con ciò che appartiene alla nostra cultura alimentare, contraddicendo in alcuni casi alcune norme di sicurezza emanate proprio a difesa della salute umana.

 Osservato che:

Secondo una recente indagine Coldiretti/lxe, il 54% degli italiani è fortemente contrario all'introduzione degli insetti nella dieta, il 24% è indifferente, il 16% è favorevole e il 6% non risponde.

Ci sono molte argomentazioni utilizzate per promuovere la libera concorrenza nel settore alimentare e per semplificare le informazioni per i consumatori. Tuttavia, questi obiettivi spesso mascherano la crescente tendenza verso una standardizzazione dei prodotti alimentari e dei modelli produttivi su scala globale. Questa tendenza favorisce principalmente le grandi multinazionali che operano a livello globale, ma al contempo mina le culture e i modelli produttivi locali.

Le culture alimentari, le tradizioni culinarie e i modelli produttivi nel settore agroalimentare sono spesso il risultato di secoli di consolidamento e rappresentano una vera e propria cultura culinaria. Nel caso della dieta mediterranea, questa è stata riconosciuta dall'UNESCO come patrimonio culturale immateriale dell'umanità nel novembre 2010. Tuttavia, l'uso di larve per il consumo umano è completamente estraneo alla cultura alimentare italiana. Infatti, la fonte principale di proteine nella dieta italiana è rappresentata da alimenti tradizionalmente associati alla dieta mediterranea, come pane, pasta, frutta, verdura, legumi, olio extra-vergine di oliva, pesce e carne in quantità limitata.

 Tutto quanto sopra premesso e considerato si impegnano il Sindaco e la Giunta

 -a perseguire a livello locale politiche a sostegno della qualità e delle caratteristiche intrinseche delle produzioni agroalimentari nazionali nonché dell'esattezza e della veridicità dei dati riportati nell'etichetta;

 -ad incoraggiare azioni per la conoscenza e la divulgazione di una corretta educazione alimentare e per la promozione e la diffusione della dieta mediterranea, quale modello sostenibile e traino per la salvaguardia della biodiversità e per il sostegno di politiche a tutela del lavoro agricolo;

-una particolare attenzione alla ristorazione scolastica territoriale per evitare ciò che sta avvenendo nelle scuole del Regno Unito, ovvero la sperimentazione dei pasti a base di insetti, sulla base di quanto espresso dall'EFSA e riportato in precedenza, quindi vietare l'utilizzo delle farine e/o polveri di grillo all'interno delle mense comunali.

All'illustrazione dell'ordine del giorno è seguito il dibattito durante il quale hanno preso la parola i consiglieri Enrico Manfredini (Fare la Nuova Città – Cremona Attiva), Lapo Pasquatti (Sinistra per Cremona Energia Civile), Simona Sommi (Lega), Alessandro Zagni (Fratelli d'Italia), Roberto Poli (Partito Democratico) e Stella Bellini (Partito Democratico). A nome della Giunta è intervenuta l'assessora all'Istruzione Maura Ruggeri.

L'ordine del giorno è stato respinto: 4 i voti a favore, 18 gli astenuti.

 

 

 

 

 

 

 

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