Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 23.05

Crema.Rinnovabili, agricoltura, paesaggio

| Scritto da Redazione
Crema.Rinnovabili, agricoltura, paesaggio

Rinnovabili, agricoltura, paesaggio: lettera apeta all'assessore all'ambiente
Gentile assessore Pinotti,
Come le è noto, siamo tutti in attesa di linee guida regionali volte a
specificare i procedimenti autorizzativi per la realizzazione di impianti
per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Il governo ha emanato nel
settembre 2010 un proprio decreto in attuazione della direttiva 2009/28/ CE
del parlamento europeo finalizzata a conseguire entro il  2020 una quota
pari al 17% del consumo finale lordo di energia prodotta da fonti che non
siano i combustibili fossili.

Il Circolo Altocremasco, come tutta Legambiente, plaude con convinzione ad
iniziative volta alla diminuzione di emissioni di CO2 nell'atmosfera
mediante l'utilizzo di fonti di energia non inquinanti e nello stesso tempo
rinnovabili, ovvero non soggette ad un inevitabile processo di esaurimento
(come nel caso di non solo di carbone, petrolio, ma anche di uranio).
Tuttavia, chiede con forza che lo sviluppo delle rinnovabili non si
verifichi a scapito del paesaggio e, soprattutto, dell'economia rurale, che
tanta importanza ha nella provincia di Cremona.

Negli ultimi mesi, nelle more di chiare indicazioni legislative, sono
proliferati -e dilagati senza controllo- grandi, se non immensi impianti
fotovoltaici a terra, molti, se non tutti installati in "ambiti agricoli
strategici", molti, se non tutti di proprietà non di agricoltori, ma di
società di capitale, spesso multinazionali, le quali hanno sostituito con
una produzione "industriale", una produzione agricola da secoli radicata ed
affermata per straordinaria qualità e produttività. Le difficoltà
finanziarie e in particolare la crisi che da qualche tempo colpisce il
settore dell'allevamento bovino e suino ha indotto e tuttora induce numerosi
proprietari, imprenditori e contadini  a cercare negli incentivi offerti per
la produzione di energia da fonti rinnovabili, più che un'integrazione del
reddito, un'occasione di dismissione della propria attività. Distese di
silicio, con sempre maggiore frequenza, coprono e distruggono prati di
colture a foraggio. La vigente legislazione non classifica il fenomeno  come
trasformazione urbanistica, accettando la poco probabile ipotesi di una
temporaneità delle installazioni: la cittadinanza, stupita e impotente
assiste alla disintegrazione di un paesaggio rurale già sin troppo devastato

A ciò si aggiunga che anche il buon proposito dell'integrazione della
filiera agricola con quella energetica attraverso la realizzazione di
impianti a biomassa, nella realtà dei fatti, spesso si traduce in  un danno
ambientale: si  bruciano prodotti di importazione, o si coltiva granoturco
solo per farne del combustibile. Enormi e colorate cisterne vanno di
concerto cementificando il territorio attiguo alle aziende che si dedicano
all'agro-energia: l'importanza del contenimento del consumo di suolo e
dell'utilizzo ottimale e razionale di una risorsa sempre più scarsa, come la
terra, sembrano obiettivi dimenticati.

I poteri e i gradi di libertà dell'istituzione provinciale, ne siamo
consapevoli, sono limitati, ma i suoi rappresentanti hanno un indubbio peso
politico in ambito regionale e, se vogliono, possono farlo valere nelle sedi
opportune. Inoltre, la Provincia, come ente locale responsabile di una
programmazione territoriale e ambientale sovra ordinata, può promuovere le
buone pratiche e scoraggiare quelle azioni, pubbliche o private, che,
inevitabilmente, si riveleranno "cattive" perchè causa di irreparabili danni
all'ambiente, all'economia e, più in generale, all'identità civile e sociale
del territorio.

Con l'auspicio che in fase attuativa delle linee guida, voglia consultare
anche le locali associazioni ambientaliste, cordialmente salutiamo e
ringraziamo per l'attenzione

p. il Circolo Legambiente Alto Cremasco
Il Presidente
Oscar Stefanini
altocremasco@legambiente.org
3479231125
Cascina Simonetta, 26017 Torlino Vimercati
Legambiente Alto Cremasco

 


 

1827 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria