Venerdì, 17 maggio 2024 - ore 09.29

Crema.Vita dura per i circhi in città.

| Scritto da Redazione
Crema.Vita dura per i circhi in città.

Il Comune impone una serie di divieti nel rispetto degli animali
Un’ ordinanza comunale, già entrata in vigore, vieta di utilizzare ed esporre sul territorio comunale animali appartenenti a specie selvatiche ed esotiche in attività di spettacolo ed intrattenimento.

Il fine è quello di tutelare le specie animali non solo in conformità dei principi etici e morali ma anche per tutelare l’igiene pubblica, l’incolumità e la sicurezza urbana.

L’ordinanza cita espressamente la Dichiarazione Universale dei Diritti degli Animali proclamata il 27/01/1978 a Bruxelles su iniziativa UNESCO, la quale all’art. 4 afferma :

“ogni animale che appartiene a una specie selvaggia ha il diritto di vivere libero nel suo ambiente naturale terrestre, aereo o acquatico e ha il diritto di riprodursi; ogni privazione di libertà anche se a fini educativi, è contraria a questo diritto”, e all’art. 10 “nessun animale deve essere usato per il divertimento dell’uomo; le esibizioni di animali e gli spettacoli che utilizzano degli animali sono incompatibili con la dignità dell’animale”.

Non solo rispetto quindi ma anche una serie di regole che riguardano il modo in cui vengono gestiti gli animali, dai criteri di detenzione alle strutture di contenimento. A questo proposito il Comune ha recepito le raccomandazioni della Commissione Scientifica Cites che fissa dei paletti ben precisi sulla detenzione di alcune specie di animali.

Nessuna gabbia o attendamento per ciò che concerne grandi felini, orsi, elefanti, ippopotami, rapaci ma anche foche e delfini.

Quindi i circhi, con questo tipo di animali, non si vedranno più nella nostra città.

Sarà invece consentito l’accampamento e la recinzione di alcune specie di animali in città considerati più adatti alla vita itinerante ma solo nel rispetto di alcuni limiti.

Ad esempio per la Zebra o Camelidi ( cammello dromedario, lama ecc.) i ricoveri devono essere di 12 mq per ogni animale, forniti di lettiera in paglia e di oggetti per stimolare l’interesse degli animali. La temperatura deve essere di almeno 12 gradi centigradi e lo spazio esterno di 150 mq fino a 3 esemplari, ampliato di 25 mq per ogni capo in più. Possibilità di separazione in casi di incompatibilità di specie o di sesso. Gli animali non devono essere legati a pali.

Per i Bisonti, Bufali ed altri bovidi, così come per gli Struzzi i ricoveri devono essere di 25 mq per animale. Spazio esterno di 250 mq fino a 3 esemplari, ampliato di 50 mq per ogni capo in più. Anche in questo caso gli animali non devono essere legati a pali.

L’ordinanza comunale detta anche le disposizioni per l’organizzazione del ricovero degli animali. Ad esempio l’area deve essere recintata in modo da impedire il rischio di fuga degli animali o l’entrata di persone non autorizzate. Disporre di un piano di emergenza in caso di fuga degli animali appartenenti alle specie pericolose per la salute e l’incolumità pubblica. Assicurare l’assistenza veterinaria agli animali al seguito. Non mantenere vicine specie fra loro incompatibili per motivi di competizione.

L’autorizzazione da parte del Comune all’installazione del complesso circense sarà subordinata al rispetto di tutte queste regole insieme alla dichiarazione che nessun animale è stato prelevato in natura ma che sono nati e vissuti in cattività.

“ Un’ordinanza – afferma il sindaco Stefania Bonaldi - che finalmente impone dei comportamenti rispettosi e mette una serie di paletti a chi usa gli animali per puro divertimento. Gli animali vanno rispettati e tutelati anche nel modo in cui vengono trasportati e detenuti. Speriamo, con questa ordinanza, di scoraggiare tutti coloro che mettono al primo posto il profitto a discapito della vita misera e piena di sofferenza a cui costringono tante specie di animali”.

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