Ci riferiamo a politiche ambientali innovative, concrete, che migliorano la nostre città: la sperimentazione della tariffa puntuale e l'avvio della gara a Crema, a Cremona l'estensione su tutta la città della raccolta differenziata porta a porta, la redazione del bilancio ambientale e la redazione del Biciplan.
Per quanto riguarda l'inceneritore, come abbiamo già ampiamente detto e ribadito, attendiamo, nella massima trasparenza e nella massima serenità, i risultati dello studio e degli approfondimenti in corso nell'ambito del tavolo tecnico avviato all'interno di LGH e in quello previsto dal protocollo sul decommissioning avviato in Regione Lombardia.
Ricordiamo infine all'on. Danilo Toninelli che i Comuni di Cremona e Crema, all'interno del consiglio di amministrazione di LGH, stanno definendo una strategia aziendale e un piano industriale coerente con le politiche di riduzione e alternative all'incenerimento.
Alessia Manfredini, Assessore alla Salute e al Territorio del Comune di Cremona
Matteo Piloni, Assessore allo Sviluppo Sostenibile del Comune di Crema
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La presa di posizione del deputato Danilo Toninelli
Ecco perchè Crema e Cremona continueranno ad incenerire rifiuti. I cittadini cremaschi e cremonesi non dormano sonni tranquilli: sebbene infatti il bando per la gestione dei rifiuti del cremasco, anche grazie alla nostra pressione politica, sembra avere recepito alcuni dei requisiti richiesti dal fronte anti-inceneritore, questa politica ci sta regalando un futuro di tasse sui rifiuti e di inquinamento. E’ di tutta evidenza che le operazioni di fusione tra le due grandi società partecipate lombarde LGH e A2A significano solo una cosa: si continuerà ad incenerire. A2A ha nell'incenerimento uno dei suoi assets strategici, proprio come la più piccola Lgh. Pare evidente che acquisendo Lgh e i suoi inceneritori, A2A avrà la forza sufficiente per investire in questi impianti, e renderli operativi per lungo tempo. I soci di Lgh, cioè i sindaci di Lodi, Cremona, Pavia, Rovato ed anche il sindaco di Crema Stefania Bonaldi lo sanno bene, e ne sono pienamente e politicamente responsabili. Tutti ricorderanno le parole del sindaco di Cremona Galimberti che in campagna elettorale prometteva di spegnere l'inceneritore entro 3 anni. Una promessa che si è già rimangiata. Come del resto non pare possibile dimenticare il Sindaco Bonaldi quando dichiarava di voler ‘marginalizzare’ il conferimento ad inceneritore e poco dopo votava la nostra mozione Rifiuti Zero.
Anni di promesse elettorali, anni di balle raccontate ai nostri concittadini, seguite da atti che sono andati esattamente nella direzione opposta. Come la presa in giro dello studio recentemente commissionato da Lgh per ‘valutare le alternative’ industriali all'inceneritore di Cremona. Una vera e propria azione di distrazione di massa finalizzata a confondere i cittadini cremonesi. Azione miseramente fallita, perchè oggi, grazie anche alla nostra azione di protesta contro l'incoerenza del sindaco Galimberti, a Cremona tutti sanno che Lgh non può permettersi di perdere l'inceneritore. Lo dicono con chiarezza gli ingenti debiti (si pensa addirittura a 300 milioni), che la società porta con sè e che la obbligano ad incenerire rifiuti per stare in vita. Il risultato che ne deriva risulta avvilente:la salute non importa più, le promesse non contano più
Contano solo due cose: soldi e poltrone.
Danilo Toninelli ,Deputato MoVimento 5 Stelle
Alessandro Boldi Consigliere Comunale Crema MoVimento 5 Stelle
Christian di Feo Consigliere Comunale Crema MoVimento 5 Stelle
