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Cremona, affresco della domus romana: si presenta il restauro di altri frammenti

I ritrovamenti in Piazza Marconi negli anni 2006-2007

| Scritto da Redazione
Cremona, affresco della domus romana: si presenta il restauro di altri frammenti

Tre nuovi frammenti pittorici della decorazione della stanza da letto di età augustea (cubiculum) rinvenuta nelle indagini archeologiche svoltesi a cura della Soprintendenza Archeologia della Lombardia in Piazza Marconi negli anni 2006-2007 saranno presentati martedì 21 giugno, alle ore 17:30, al Museo Archeologico di San Lorenzo.

Le sontuose pitture che impreziosivano la stanza furono ridotte in decine di migliaia di frammenti scomposti dalla distruzione della domus che ne provocò il distacco dalle pareti e la caduta dal primo piano al sottostante pianterreno. A partire dal momento del loro recupero dal terreno, i frammenti sono stati sottoposti a una delicata e paziente opera di pulitura e restituzione della decorazione originaria, procedendo come per la ricomposizione di un puzzle. Senza però avere il modello di partenza davanti e dovendo riconnettere una superficie di decine di metri quadrati tenendo presente un solo obiettivo: quello di restituire alla città la visione più completa, evocativa ed emozionante di un pezzo della sua storia.

Grazie a sovvenzionamenti pubblici e privati (Soroptimist, Inner Wheel e, da ultimo, lo Zonta International Club) sono stati compiuti alcuni passi e il Civico Museo di San Lorenzo si è arricchito di pannelli pittorici di età romana di stupefacente bellezza: elementi di inquadramento architettonico, motivi vegetali, animali fantastici, divinità e alcune parti di due quadri di fattura raffinatissima che raccontano il mito di Arianna.

Martedì, grazie al sostegno economico dello Zonta International Club, verranno aggiunti tre nuovi tasselli pittorici: il primo integra uno dei due quadri con parte del corpo di una figura femminile che accoglieva Arianna nel suo grembo (la zona del collo ornata da una collana con smeraldo e la veste sottostante cinta da una fascia di colore rosso); gli altri due invece sono relativi a una parte della stanza finora non esposta, l’alcova.

Le stanze da letto romane erano infatti divise in due sezioni: l’anticamera, deputata al ricevimento di ospiti selezionatissimi, e l’alcova, occupata dal letto e quindi destinata al riposo. A differenti funzioni corrispondevano differenti decorazioni: più riposante nell’alcova, nel nostro caso giocata sui colori di fondo bianco e nero, e più vivace e sorprendente nell’anticamera con vivaci cromie e fantasiosi motivi decorativi, tali da colpire l’ospite privilegiato che vi era accolto.

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