Lunedì, 13 maggio 2024 - ore 05.21

Cremona al 6° posto per la tassazione più alta

Lo denuncia lo studio dell’osservatorio permanente sulla tassazione della CNA.

| Scritto da Redazione
Cremona al 6° posto per la tassazione più alta

Come sarà nel 2014 il peso complessivo del fisco (il Total Tax Rate) sulle piccole e medie imprese e sugli artigiani? Il Centro Studi CNA lo ha misurato e quantificato, andando a controllare, una per una, 112 città italiane, cioè tutti i capoluoghi di Provincia e di Regione. Il risultato di questo lavoro capillare è il primo "Osservatorio permanente sulla tassazione di artigiani e piccole e medie imprese in 112 Comuni d'Italia". Cremona ne esce a pezzi: ha il 3° posto assoluto con il 10,3% di aumento della tassazione che le permette di arrivare al 6° posto in classifica generale per la più alta tassazione.

“Sono dati preoccupanti – afferma Giovanni Bozzini, Presidente di CNA Cremona – che le aziende del territorio conoscono molto bene perché li misurano con mano ogni giorno. Spesso come CNA abbiamo denunciato questa situazione, ma raffrontandola con gli altri capoluoghi scopriamo che è anche peggio di ciò che percepivamo. Solo Reggio Calabria e Genova hanno fatto peggio di noi”.

L'Osservatorio raccoglie tutti i dati fiscali del 2011, del 2012 e del 2013, comparati con le previsioni di quello che succederà nel 2014. Complessivamente prevede che nel 2014 si arriverà - dato medio su Italia - al 63,1%. Nel 2011 era del 59,1%. E' il risultato del lavoro di un mostro fiscale a tre teste (nazionale, regionale e comunale) che opera incessantemente su artigiani e Pmi.

“Cremona è passata da una pressione fiscale di 60,6% del 2011 – continua Bozzini - al 70,9% nel 2014, con un incremento del 10,3%. Così non si può andare avanti. Gli ultimi mesi in cui tante promesse ci sono state fatte sono passati e davanti abbiamo ancora lo stesso scenario: una tassazione elevatissima destinata a crescere ancora se non si pone rimedio subito”.

CNA non si limita a osservare e analizzare la situazione economica italiana e sulla base dei dati raccolti avanza 8 proposte su fisco, artigiani e pmi: attivare un fondo unico (con entrate provenienti da lotta all'evasione, riduzione della spesa pubblica e risistemazione delle tax-expenditures) che per ridurre la pressione fiscale su imprese e lavoro. Rivedere la tassazione Irpef riducendo l'aliquota all'aumentare del reddito dichiarato e  aumentare la franchigia dall'imposizione Irap a 25mila euro. Rivedere i criteri per l'attribuzione dei valori catastali degli immobili, ridurre il peso dell'Imu sugli immobili strumentali d'impresa destinati ad attività produttive e rendere deducibile l'Imu dal reddito d'impresa e dall'Irap. Infine rendere obbligatorie tariffe Tari commisurate a quantità e qualità dei rifiuti effettivamente prodotti e conferiti in discarica e semplificare e ridurre gli adempimenti burocratici sia a livello centrale che locale.

“E’ urgente che ci sia la volontà politica di ridurre la pressione fiscale sulle imprese – conclude Bozzini -. Dall’insediamento del nuovo Governo nulla è cambiato anzi, continua il salasso nei confronti degli imprenditori che devono lavorare fino a luglio per mantenere i costi della macchina pubblica che non calano mai. La fotografia dell'economia cremonese che ci da il centro studi CNA non certo confortante. Quel 71% di pressione fiscale è davvero troppo alto per poter pensare a una ripresa economica. Governo e amministrazioni comunali devono impegnarsi per ridurre il carico fiscale a livelli accettabili per permettere nuove assunzioni e investimenti”.

In allegato la tabella (in pdf) diffusa dalla CNA Cremona 

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