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Cremona Attracco turistico sul fiume Po: approvato dalla Giunta il progetto definitivo

Un passaggio importante che permette di utilizzare il contributo regionale e procedere poi con l’avvio dei lavori

| Scritto da Redazione
Cremona Attracco turistico sul fiume Po: approvato dalla Giunta il progetto definitivo

Cremona Attracco turistico sul fiume Po: approvato dalla Giunta il progetto definitivo

Un passaggio importante che permette di utilizzare il contributo regionale e procedere poi con l’avvio dei lavori

Cremona, 25 novembre 2020 – Via libera della Giunta, su proposta del Vice Sindaco Andrea Virgilio, al progetto definitivo per la realizzazione di un attracco turistico sul fiume Po. Un passaggio importante che permette al Comune di Cremona di utilizzare il contributo regionale di 400.000,00 Euro, erogato tramite Finlombarda S.p.A., per l’attuazione del progetto "Un Po per tutti - A bit of Po river for everyone" ammesso alle condizioni previste dalla Misura "Lombardia To Stay". Seguiranno l’indizione della gara e l’aggiudicazione e infine il via ai lavori in modo da rendere fruibile l’attracco per la stagione primaverile 2021. E’ in ogni caso previsto un passaggio nella Commissione per il Paesaggio.

Il progetto, per un costo complessivo di 657.000,00 Euro, è inserito nel Piano delle Opere Pubbliche 2020/2022 e prevede la costruzione un attracco per le imbarcazioni adibite al trasporto di passeggeri per escursioni turistiche sul Po, così da incrementare lo sviluppo del turismo fluviale sul fiume e nel contempo rivitalizzare l'utilizzo della sponda prospiciente l'abitato di Cremona. L'incarico di progettazione definitiva, esecutiva e direzione lavori, a suo tempo aggiudicato a R.T.I. Prinzivalli-Biondani-Tagliaferri di Ferrara, prevedeva di individuare soluzioni progettuali in grado di integrarsi con le caratteristiche naturalistiche, paesaggistiche e sociali del luogo, così da rappresentare un elemento di continuità e non di rottura con la situazione attuale, nonché di mantenere condizioni ambientali compatibili con l’utilizzo della sponda del fiume con finalità nautiche e turistico ricreative.

In base a queste indicazioni il progetto messo a punto comporta la realizzazione di un accosto fluviale lungo 15 metri e largo 5 metri che avrà le seguenti funzioni: stazionamento e ormeggio delle imbarcazioni turistiche fluviali; possibilità di accedere a piedi, anche per i diversamente abili, per l’imbarco e lo sbarco; un piccolo prefabbricato con servizi igienici e ufficio biglietteria; una tettoia disposta per tutta l’area calpestabile dell’accosto; la sicurezza delle strutture nel caso di eventi di piena del fiume. Per il rifacimento della sponda dell’argine si è tenuto conto delle prescrizioni dell’AIPO. In corrispondenza dell’attracco e per una estensione di 50 metri sarà eseguita prima la pulizia e poi la risagomatura della sponda. Per l’accesso all’attracco dalla sommità dell'argine sino alla passerella sarà realizzato un vialetto pedonale pavimentato con ghiaietto. In questo modo, pur garantendo l’accessibilità, non si andrà ad intaccare l’equilibrio morfologico dei luoghi, presentandosi come un tipico percorso di campagna o di sommità di un argine. Tutte le opere previste avranno caratteristiche materiche e cromatiche tali da non alterare l’aspetto paesaggistico tipico delle sponde del fiume.

“Cremona è l’unica città capoluogo di provincia in Lombardia che si affaccia direttamente sul fiume Po e ha una consolidata storia di fruizione sportivo-ricreativa con l’ambito fluviale. E anche se in questo periodo parlare di turismo comporta incognite legate all’emergenza sanitaria, il progetto punta a una visione di lungo periodo e va ad integrare l’asta fluviale con altre infrastrutture quali la ciclovia VenTo”, dichiara al riguardo il Vice Sindaco.

“Lo sviluppo del turismo slow e del turismo culturale – aggiunge Virgilio - rende infatti opportuno dotarsi di una infrastruttura che consenta anche di godere della bellezza storico-naturalistica del fiume. La dotazione di queste tipologie di infrastrutture, che si collegano a quelle già esistenti e ad attività economiche, quali agriturismi e altre strutture di ospitalità, consentirà di ampliare le attività da offrire al turista, incentivandone la permanenza ed i pernottamenti. Modificando quindi il turismo prevalente delle nostre zone, da mordi e fuggi a turismo di lunga durata”.

 

 

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