Si è svolto presso la Sala Consiglio della Provincia l’incontro sul cosiddetto dimensionamento scolastico. Tra i presenti, oltre al Vicepresidente della Provincia, Davide Viola, il coordinatore Massimo Placchi con il dirigente Rossano Ghizzoni, il Consigliere Provinciale Gianni Rossoni, Presidente del Comitato Provinciale di indirizzo e coordinamento della rete scolastica e formativa, Giovanna Fappani dell’Asca, con il collega Alberto Sisti, l’Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Crema Attilio Galmozzi, la Vicesindaco di Cremona Maura Ruggeri, il Sindaco di Pandino Maria Luisa Polig, Sara Valentini, Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Casalmaggiore, Elena Cattadori, Assessore all’Istruzione del Comune di Stagno Lombardo, Giuseppe Rocchetta, Assessore del Comune di Soresina con altri amministratori locali, dirigenti scolastici, e Franco Gallo, dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia.
«Non serve accelerare il processo di decisione e continuiamo con il confronto in atto», ha precisato Viola. «Dobbiamo prenderci tutto il tempo che la situazione richiede. Certamente dobbiamo partire dalla delibera che il Consiglio Provinciale proprio su questo tema, sotto la Presidenza Vezzini, ha adottato. Per altre proposte alternative, siamo qui ad ascoltare. Proposte che, ribadisco, vanno formalizzate e declinate oggettivamente a questo tavolo di confronto che è di natura consultiva, in modo da trattarlo eventualmente in consiglio. Come scadenza abbiamo fino al 31 ottobre. Ricordiamo, infine, il percorso fatto sino a oggi e la condivisione delle parti economiche e sindacali che hanno partecipato al confronto e ai quali, per correttezza, vanno ripresentate altre eventuali proposte rispetto sino a quello oggi formalizzate».
Diversi gli interventi, tra cui quello del Sindaco Polig e dell’Assessore Galmozzi, che hanno consegnato i risultati del confronto a livello di territorio cremasco. La Vicesindaco Ruggeri ha ringraziato Viola per questa ulteriore fase di ascolto e per ulteriori momenti di approfondimento, auspicando il superamento di logiche territoriali rispetto a questioni oggettive di dimensionamento degli Istituti scolastici, garantendone nel tempo stabilità, evitando il sottodimensionamento, con una reggenza stabile, valutando l’offerta formativa nel rispetto della normativa vigente e delle attese delle famiglie e degli studenti. Questione ancora aperta e rinviata.