Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 12.44

Cremona, inaugurata con successo ‘AttimImpressi’, mostra fotografica di Muchetti

Presentazione in una Sala Rodi gremita, seguita dal taglio del nastro. La mostra resterà visitabile fino al 30 giugno

| Scritto da Redazione
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Emozionato, felice, umile. Questi i tre aggettivi che sembrano descrivere nel modo più semplice lo stato d’animo del fotografo cremonese Giuseppe Muchetti alla riuscitissima inaugurazione della mostra fotografica AttimImpressi - Quarant’anni di fatti, storie e persone nelle fotografie di Giuseppe Muchetti, che ha aperto i battenti oggi, 3 giugno, al Centro Culturale Santa Maria della Pietà, e che resterà visitabile fino al 30 giugno. Al tavolo delle conferenze, davanti a una gremita Sala Rodi, Tommaso Giorgi di Crart - Cremona Arte e Turismo – cui si deve l’allestimento della mostra, patrocinata dal Comune di Cremona – ha raccontato la genesi e il lavoro dietro l’esposizione, per poi introdurre Vittoriano Zanolli, direttore del quotidiano La Provincia, presso cui Muchetti lavora e ha lavorato in un’ormai quarantennale carriera, Gianluca Galimberti, Sindaco di Cremona, che ha collegato il valore storico e documentale delle fotografie di Muchetti a «un’idea di futuro» verso cui guardare per lo sviluppo della città, Mario Silla, direttore della rete televisiva Cremona 1, il cui lavoro s’è intrecciato per oltre tre decenni con quello di Muchetti – talvolta nella stessa testata, talvolta da concorrenti – e infine proprio il fotografo autore degli scatti selezionati, duecentoventi da un archivio di oltre quindicimila negativi (è disponibile anche un pregiato catalogo della mostra). S’è parlato, certo, della città di Cremona e della sua storia recente: ma s’è parlato soprattutto, ciò che è parso più interessante, del lavoro – poca arte e tanto artigianato, per parola di Muchetti stesso – e della frenetica professione di un fotografo di stampa locale in un’epoca – gli anni Settanta, Ottanta e parte dei Novanta dello scorso secolo, se non oltre – priva di telefoni cellulari, connessioni Internet, collegamenti wireless, anteprime a schermo e tutto ciò che ha reso ben più facile la vita di chi, oggi, si occupa di fotografia per un giornale. Anni in cui la norma era rimbalzare da un capo all’altro della provincia, da Crema a Cremona a Casalmaggiore, scattando fotografie della cui stessa esistenza e usabilità si era certi solo dopo averle sviluppate, stampandole a tempo record per poi consegnarle a mano in redazione, in una perenne corsa contro il tempo. È proprio questa mole di lavoro, moltiplicata per le decine di migliaia di scatti realizzati, che impressiona (per rimanere in tema) per la sua immensità. Ultimo ma non ultimo motivo per visitare la mostra, ha ricordato Giorgi, la possibilità di rivedere e rivedersi in una fetta di storia locale recente: non solo, dunque, la rievocazione del premio intitolato a un sorridente Ugo Tognazzi, o uno scatto rubato a Mina nei primi anni Novanta (tutte cose pur presenti), quanto piuttosto la sensazione che ci fa pensare Io c’ero, meglio, Noi c’eravamo: la manifestazione studentesca, l’episodio di cronaca, la rete segnata in extremis da Michelangelo Rampulla, ieri – nel 1992 – portiere goleador della Cremonese, da ieri – 2 giugno 2016 – Presidente della società grigiorossa. Insomma, la Storia e la storia, rispettivamente con la “s” maiuscola e minuscola, continuamente intrecciate: da chi scrive, un ringraziamento a Giuseppe Muchetti, come si dice: uno che c’è sempre stato.

Carmine Caletti (Cremona)

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