Sabato, 20 aprile 2024 - ore 11.09

Cremona Pianeta Migranti. Le frasi razziste di Orban corteggiato da Meloni e Salvini

Preoccupanti i legami di questi due leader con Orban che parla della razza con un tono “primatista”, se non addirittura nazista. Nessuna presa di distanza da parte di Meloni e Salvini.

| Scritto da Redazione
Cremona Pianeta Migranti. Le frasi razziste di Orban corteggiato da Meloni e Salvini

Cremona Pianeta Migranti. Le frasi razziste di Orban corteggiato da Meloni e Salvini

Preoccupanti i legami di questi due leader con Orban che parla della razza con un tono “primatista”, se non addirittura nazista. Nessuna presa di distanza da parte di Meloni e Salvini.

 Orban, primo ministro ungherese, da sempre in contestazione con l’Unione europea per le sue politiche nazionaliste e populiste, ha rispolverato il mito della purezza della razza tipica del periodo nazista.

In un discorso pronunciato al campus estivo di Bálványos, si è rivolto ad un pubblico giovane con l’intento di indottrinare, ed ha riproposto agli studenti la sua visione anti-migranti.

A suo avviso, l’immigrazione “è una sostituzione della popolazione locale o un’inondazione”. Ha poi richiamato il mito della razza, non più quella ariana, ma magiara, rivolgendosi alle nuove generazioni. “Coloro che non vogliamo far entrare dovranno essere fermati ai nostri confini occidentali, Schengen o non Schengen! Il nostro compito è unicamente quello di preparare i nostri figli a essere in grado di farlo”. “La migrazione incontrollata rappresenta una minaccia permanente” per i popoli dell'Europa occidentale che "si mescolano" con razze extra-europee, mentre “gli ungheresi non vogliono mescolarsi. Entro il 2050, in Europa occidentale non esisteranno più nazioni, ma solo una popolazione incrociata. Noi, qui, nel bacino dei Carpazi, lottiamo contro un destino simile".

Gli alleati italiani di Orbán tacciono e il loro silenzio è un assenso.  

Di “sostituzione etnica” hanno parlato esplicitamente in passato, sia Meloni che Salvini.

Già nel gennaio 2017, la leader di Fratelli d’Italia parlava di “invasione pianificata e voluta” di immigrati: “La solidarietà non c’entra niente. La ragione per la quale fanno entrare centinaia di migliaia di immigrati è che è manodopera a basso costo per il grande capitale... Manovalanza a basso costo, schiavi da consegnare ai Poteri forti, e i giovani laureati italiani si vadano a cercare lo stage, fuori. Si chiama sostituzione etnica!”.  

Sulla stessa linea anche Salvini. Nel 2017 in TV, ha parlato di "Un tentativo di sostituzione etnica dei nostri lavoratori con dei disperati. E chiunque mi aiuti a bloccare questo tentativo di sostituzione etnica è benvenuto”. Vedere i video al link:

https://www.repubblica.it/esteri/2022/07/25/news/viktor_orban_no_a_mescolare_le_razze_migranti_teoria_sostituzione_salvini_meloni-359152850/

Alle dure parole di Orban ha reagito invece, con le dimissioni, la sociologa Zsuzsa Hegedüs sua stretta collaboratrice e consigliera, che ha definito il discorso “puramente nazista e degno di Goebbels”, l’artefice della propaganda nazista. Una “posizione vergognosa” che “contraddice tutti i valori fondamentali”, “oltre il limite dell’accettabilità”, e ha dichiarato che non difenderà più Orbán non essendo lei, “né razzista né un’estremista di destra”.

E’ insorta anche la comunità ebraica. Il rabbino capo Robert Fröhlich ha ricordato che “solo una razza abita questa terra: quella dell'Homo Sapiens, unico e indiviso”.

A due mesi circa di distanza dalle elezioni politiche nel nostro paese, l’allineamento di Salvini e Meloni ad Orban e quello di Berlusconi a Putin sono quanto mai preoccupanti perché possono spingerci ai tempi bui e tragici della storia del 900.

Cavalcare politicamente il problema dei migranti non è difficile, visto che da tempo sono il capro espiatorio su cui riversare il malessere economico e sociale del nostro paese. Ora,  in campagna elettorale i migranti sono una presa d’attacco facile per far avanzare in Italia e in Europa le politiche nazionaliste, populiste e razziste delle destre illiberali e antidemocratiche di alcuni paesi europei che seminano odio e intolleranza verso gli stranieri. Sta all’intelligenza degli elettori non farsi abbindolare dalla loro propaganda.

 

 

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