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Cremona: 'Sorelle Materassi' in scena al Teatro Ponchielli il 14 e 15 gennaio

Un dramma familiare a tinte ironiche e dall'intrinseca assurdità, che mostra come l’ingenuità caricaturale e la repressione delle passioni siano la causa della propria rovina.

| Scritto da Redazione
Cremona: 'Sorelle Materassi' in scena al Teatro Ponchielli il 14 e 15 gennaio

Cremona: 'Sorelle Materassi' in scena al Teatro Ponchielli il 14 e 15 gennaio

Un dramma familiare a tinte ironiche e dall’intrinseca assurdità, che mostra come l’ingenuità caricaturale e la repressione delle passioni siano la causa della propria rovina.

Stagione di Prosa 2017/18

Tre splendide attrici beniamine del pubblico come Lucia Poli, Milena Vukotic e Marilù Prati, un romanzo che ha sempre goduto di straordinario successo al cinema come in tv e in teatro Sorelle Materassi, capolavoro di Aldo Palazzeschi, andrà in scena al Teatro Ponchielli il 14 e 15 gennaio (ore 20.30).

I biglietti sono in vendita alla biglietteria del Teatro, aperta tutti i giorni feriali dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 16.30 alle 19.30 (tel 0372 022001/02).

Questi i prezzi dei biglietti: platea e palchi € 25,00 – galleria € 17,00 - loggione € 12,00

lunedì 14 gennaio, ore 20.30

martedì 15 gennaio, 20.30

GITIESSE ARTISTI RIUNITI

Sorelle Materassi

adattamento di Ugo Chiti dal romanzo di Aldo Palazzeschi

Personaggi ed interpreti

Teresa Lucia Poli

Carolina Milena Vukotic

Giselda Marilù Prati

Remo Gabriele Anagni

Niobe Sandra Garuglieri

Palle Luca Mandarini

Peggy Roberta Lucca

regia Geppy Gleijeses

scene Roberto Crea

luci Luigi Ascione

costumi Accademia del Costume e della Moda

diretta da Andrea Viotti

musiche Mario Incudine

Ambientato nei primi anni del XX secolo nel sobborgo di Firenze Coverciano, narra la vicenda di quattro donne che vivono una vita tranquilla e isolata. Tre di esse (Teresa, Carolina e Giselda), sono sorelle: le prime due sono nubili, la terza è stata da loro accolta essendo stata respinta dal marito. Teresa e Carolina sono abilissime sarte e ricamatrici e vivono cucendo corredi da sposa e biancheria di lusso per la benestante borghesia fiorentina. Giselda, delusa dalla vita, tende all’isolamento e si lascia tormentare da un rabbioso risentimento. Una dose di popolaresco ottimismo e di serena saggezza è introdotta nella vita familiare dalla fedele domestica Niobe che tranquillamente invecchia insieme alle padrone.

Tutto sembra scorrere su tranquilli binari quando nella casa giunge Remo, il giovane figlio di una quarta sorella morta ad Ancona. Bello, pieno di vita, spiritoso, il giovane attira subito le attenzioni e le cure delle donne i cui sentimenti parevano addormentati in un susseguirsi di scadenze sempre uguali. Istintivamente Remo si rende conto di essere l’oggetto di una predilezione venata di inconsapevole sensualità e approfitta della situazione ottenendo immediata soddisfazione a tutti i suoi desideri e a tutti i suoi capricci. Il sereno benessere della vita familiare comincia ad incrinarsi: Remo spende più di quanto le zie guadagnino con il loro lavoro e le sue pretese non hanno mai fine. Giselda è l’unica a rendersi conto della situazione ma i suoi avvertimenti rimangono inascoltati. A poco a poco Teresa e Carolina spendono tutti i loro risparmi per soddisfare le crescenti esigenze del nipote, poi iniziano a indebitarsi e infine sono costrette a mettere in vendita la casa e i terreni che avevano ereditato dal padre.

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