Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 00.01

Cremona Tariffa Puntuale .Scarse informazioni | Enrico Gnocchi (Rif.Com.)

Tarip La diffusione del messaggio in questo modo è troppo circoscritta in quanto i partecipanti a questi incontri sono solamente poche unità.

| Scritto da Redazione
Cremona Tariffa Puntuale .Scarse informazioni | Enrico Gnocchi (Rif.Com.)

Cremona Tariffa Puntuale .Scarse informazioni | Enrico Gnocchi (Rif.Com.)

Signor direttore, giovedì26 luglio si è tenuta al Boschetto una assemblea di cittadini dove il Sindaco Galimberti e l’Assessore Manzi ci hanno illustrato le caratteristiche della sperimentazione che dal 1 di settembre per 16 mesi terrà impegnati tutti i cremonesi nella differenziazione e la misurazione della frazione secca (indifferenziato) da parte del gestore Linea Gestioni per il calcolo della Tariffa Puntuale (Tarip).

Questi incontri sono stati ripetuti in altri quartieri, e ne va dato merito ai nostri amministratori, ma risulta palese che la diffusione del messaggio in questo modo è troppo circoscritta in quanto i partecipanti a questi incontri sono solamente poche unità.

Erano presenti all'incontro circa 20 persone del quartiere, lo 0,01% dei residenti. L’assessore Manzi ha magnificato il frutto del proprio lavoro progettuale e organizzativo sostenendo che il primo obiettivo della prova, e quindi della Tarip, è la difesa dell’ambiente.

Sappiamo tutti che non si può mentire su questo obiettivo, e aspetteremo i risultati per verificare se questo è stato citato solo per propaganda e/o per nascondere altro. Il secondo obiettivo, ha poi affermato, è il contenimento dei costi della raccolta rifiuti (Rsu) domestici e delle aziende del territorio.

Attualmente il comune spende, tutti noi spendiamo, circa 11 milioni all’anno per questo servizio e ne recuperiamo circa 1 milione dalla vendita dei rifiuti riciclati che diventano preziose materie seconde acquistate con notevole profitto da aziende che ne fanno oggetto della loro ragione di lavoro.

Come è noto a tutti l’aumento di spesa dei costi fissi è dovuto anche al progressivo aumento anno dopo anno della produzione dei rifiuti. L’obiettivo, non detto dall’assessore Manzi, forse perché consapevole dell’impossibilità di realizzarlo stante il progetto presentato, e sicuramente sottaciuto anche nelle assemblee con gli altri quartieri, ma scritto nella lettera che ogni famiglia ha ricevuto dal Comune di Cremona, è di pagare una Tariffa Puntuale per i rifiuti indifferenziati prodotti secondo la regola chiara: «meno produci, meno paghi».

Tuttora non sappiamo quale meccanismo verrà attuato e quale calcolo verrà fatto per determinare la tariffa puntuale. È certo che se non si estenderà la tariffa puntuale anche alle altre frazioni dei rifiuti differenziati, e si limiterà la tariffa ai soli rifiuti indifferenziati (il secco), il possibile risparmio per il 20% delle famiglie, che si impegneranno allo stremo per recuperare ogni possibile materiale utile, sarà di solo 30-40 euro all’anno.

Per l’80 % delle altre famiglie il costo sarà uguale o superiore alla Tari attuale. Se fosse estesa la Tarip, e la legge lo prevede, alle altre frazioni dei rifiuti, a parità del lavoro svolto oggi in merito, gli euro da pagare ogni anno si potrebbero per molte famiglie dimezzare.

Se quanto dovremo pagare ogni anno per i rifiuti sarà veramente commisurata alla somma dei sacchi esposti per ogni tipologia di rifiuto, ci sarebbe sempre più attenzione da parte di ognuno di noi a richiedere i sacchi per il secco, e per le altre frazioni.

Le conseguenze sarebbero immediatamente evidenti: il numero dei sacchi da ritirare ogni settimana di ridurrebbe progressivamente (finanche del 50%) .

Enrico Gnocchi Partito della Rifondazione Comunista Cremona

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