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Cremona.RICONOSCIMENTI AI RAGAZZI ITALIANI E STRANIERI

| Scritto da Redazione
Cremona.RICONOSCIMENTI AI RAGAZZI ITALIANI E STRANIERI

RICONOSCIMENTI AI RAGAZZI ITALIANI E STRANIERI CHE SI SONO SPESI PER L'INTEGRAZIONE TRA CULTURE DIVERSE
Ragazzi italiani e stranieri protagonisti questa mattina, nella Sala dei Quadri di Palazzo Comunale, in occasione dell’anteprima, organizzata dall’Assessorato ai Diritti di Cittadinanza, in vista dell’inaugurazione in programma , domenica 25 novembre, della nuova sede del Centro Interculturale Mondinsieme, caratterizzato da un nuovo assetto gestionale. Una cerimonia informale alla quale hanno preso parte il sindaco Oreste Perri, l’assessore Maria Vittoria Ceraso e l’assessore Luigi Amore.
In apertura sono stati premiati gli studenti dei corsi di grafica di IAL Lombardia, autori dei tre migliori bozzetti per il nuovo logo di Mondinsieme. I ragazzi, sotto la guida di Elisabetta Larini, si dati da fare con impegno e passione. Sono pervenuti infatti ben trenta bozzetti, esaminati da una giuria che ha scelto poi il vincitore, quello realizzato da Jessica Pinferetti. Il suo lavoro è stato apprezzato e quindi elaborato in modo da potere essere utilizzato come logo distintivo del Centro Interculturale. Per rendere omaggio alla creatività dei ragazzi, si è voluto però riconoscere lo sforzo compiuto assegnando un premio anche ai bozzetti classificatisi al secondo e terzo posto, ideati da Manpreet Kaur e Arenghi Chaiken Natthawuk (detto Nay). Assenti giustificati in quanto si trovano in questo momento all’estero, il premio, consegnato dal sindaco Oreste Perri e dall’assessore Maria Vittoria Ceraso, è stato ritirato da una loro compagna, Sinranjit Kaur.
A seguire, dopo una breve introduzione dell’assessore Ceraso, hanno portato un breve testimonianza i ragazzi, sia italiani che extracomunitari, che hanno partecipato alle edizioni di “ABI-TANTI della TERRA: una miriade di culture” progetto finanziato da Regione Lombardia su doti learning week per l’area dell’integrazione culturale. Un laboratorio di didattica attiva e partecipata di sei giorni, un’esperienza creativa, di dialogo e approfondimento sul tema dell’identità e del confronto tra culture diverse.
Si tratta di studenti di istituti superiori cittadini che, d’estate, al termine dell’anno scolastico, hanno voluto approfondire i temi dell’integrazione, della cittadinanza, del confronto con culture diverse da quella occidentale, “sacrificando” per questo il loro tempo libero. Un’esperienza, come hanno detto e dimostrato proiettando alcuni brevi video da loro prodotti, che li ha arricchiti e ha aperto la loro mente verso nuovi mondi, così come è accaduto anche per i docenti, metà italiani e per l’altra metà extracomunitari, che li hanno seguiti e che hanno portato questa mattina la loro testimonianza. Alcuni di questi ragazzi hanno deciso di proseguire questa strada partecipando al bando Think Town, promosso dall’Assessorato alle Politiche Giovanili, e mettendo a punto un progetto dedicato all’intercultura.
Dopo avere ascoltato con grande attenzione gli interventi dei ragazzi e dei docenti, è intervenuto il sindaco che ha espresso la sua profonda gratitudine e si è detto orgoglioso di vivere in un Paese civile che, nonostante i problemi che comunque esistono, sa accogliere bene gli stranieri che arrivano in Italia alla ricerca di un futuro migliore e per cercare di realizzare il sogno di una vita che tale possa definirsi. Quel che conta, ha tenuto a sottolineare il primo cittadino, è la persona, è ciò che ognuno di noi sente e prova: le differenze sono infatti fonte di arricchimento e di conoscenza reciproca, così come avviene da sempre nel mondo dello sport.  “Nella vita capita spesso di inciampare e cadere - ha aggiunto il sindaco rivolgendosi ai giovani presenti in sala – ma quel che conta veramente è sapere rialzarsi e ricominciare.”
Apprezzando questo “abbraccio di culture”, come lo ha definito una ragazza intervenuta poco prima, il sindaco Oreste Perri ha sottolineato come sia fondamentale imparare la lingua italiana, perché questo facilita il dialogo. Lo stesso vale naturalmente per gli italiani che, invece, a causa di pecche nel sistema di insegnamento che si trascinano da tempo, non hanno molta dimestichezza con le lingue straniere. Bisogna pertanto prendere spunto dalla musica e dallo sport, che sono linguaggi universali. Nello sport, ad esempio, si impara che non ci sono nemici, ma avversari, con i quali si deve competere lealmente. Allo stesso modo bisogna creare le condizioni per favorire l’integrazione, tenendo presente che spesso si può conoscere meglio il mondo senza viaggiare, ma dialogando con il cittadino straniero che abita, studia, lavora con noi. Oreste Perri ha infine concluso il suo intervento dicendo di avere un sogno nel cassetto che vorrebbe fosse realizzato: la nascita di un coro cittadino “multilingue” a dimostrazione che la musica unisce.
Prima della consegna degli attestati di frequenza ai corsi interculturali, i presenti hanno ascoltato in rigoroso silenzio le note de “Il Cremonese” 1715 , il violino più noto della collezione “Gli Archi di Palazzo Comunale”, suonato dal maestro Antonio De Lorenzi.
Cremona, 24 novembre 2012
 
 

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