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#crisidigoverno Paolo Losco (S.I.) A pagare sono sempre gli stessi

Ci si dovrebbe fermare e chiedersi “di cosa ha bisogno il Paese” e, successivamente, se Draghi e la maggioranza che oggi pare non esserci più, fossero la risposta.

| Scritto da Redazione
#crisidigoverno Paolo Losco (S.I.) A pagare sono sempre gli stessi

A pagare le crisi sono sempre i soliti, questa crisi di governo non sarà da meno

 Dopo il papeete, con il governo Conte Bis arrivò la pandemia, e tutti sappiamo le difficoltà che ha portato, molte delle quali non nuove ma solo amplificate da una situazione di crisi che nessuno si poteva immaginare prima.

Una forbice, quella delle disuguaglianze, sempre più ampia e insostenibile. Eppure, stavolta per mano di Renzi, quando si aprivano spiragli, con i fondi Europei e il PNRR, ancora un governo (che pur timidamente stava iniziando a proporre riforme redistributive) ha visto la propria fine.

Acclamato quasi all’unanimità, arrivò Draghi, con un consenso da quasi tutto il parlamento. Quasi, perché, oltre alla Meloni, solo Sinistra Italiana si è rifiutata di appoggiare quello che sembrava più un assembramento senza capo né coda.

Già al tempo il giudizio era negativo, già al tempo eravamo convinti che una maggioranza di questo tipo non sarebbe stata in grado di fornire al Paese quelle risposte di cui c’era e c’è una terribile urgenza.

 Certo, il Paese, oggi, con una Crisi internazionale come quella Ucraina, con una pandemia che non sembra mollare la presa, con il caro energia, l’inflazione, gli stipendi bloccati da oltre trent’anni, con la crisi occupazionale e con una crisi sociale e culturale, per non parlare della crisi climatica sotto gli occhi di tutti, non ha bisogno di una ulteriore crisi di governo.

Ma ci si dovrebbe fermare e chiedersi “di cosa ha bisogno il Paese” e, successivamente, se Draghi e la maggioranza che oggi pare non esserci più, fossero la risposta.

 Ambiente e transizione ecologica? Il piano di adattamento climatico è ancora bloccato al MITE, in alcuni Paesi europei hanno approvato piani per incentivare un servizio pubblico gratuito e lo smart working, investimenti sulle rinnovabili. Caro energia? La tassazione degli extra profitti da noi è un tabù, così come il porre un tetto ai prezzi di gas ed energia elettrica. Eppure qui ancora parliamo di carbone e nucleare.

 Lavoro, sociale e disuguaglianze? Nulla. Non una prospettiva di salario minimo, che una maggioranza di questo tipo non sarebbe mai stata in grado di approvare, men che meno una discussione sulla riduzione dell’orario di lavoro, pratica ormai in sperimentazione in gran parte dei paesi europei con dati assolutamente confortanti. L’evasione fiscale resta coperta, protetta e tollerata. Non una discussione sul taglio dei contratti precari, su una patrimoniale al 5% più ricco, non un provvedimento serio contro le delocalizzazioni. Sono arrivati 200€ una tantum. Nulla più.

 E poi la sanità, l’istruzione, l’università, la ricerca. Quei settori che da anni subiscono tagli. E Draghi lo ricorderemo per l’aumento delle spese militari e per l’invio delle armi in nome della pace.

 Non avevamo certo bisogno di una crisi di governo ora, non c’è da festeggiare, è una ulteriore destabilizzazione per un paese in ginocchio. Ma era chiaro fin dal principio che questo governo non sarebbe stato quello delle risposte, che, anzi, su quel carro vi sono saliti tutti per interesse nel partecipare alla gestione dei miliardi del PNRR.

 La retorica già parla di “non far vincere le destre”. Se le destre rischiano di vincere è perché le sinistre hanno smesso di svolgere la propria funzione, che è quella di proporre una reale alternativa, di dare quelle risposte che, fino ad oggi, nessuno ha mai avuto il coraggio di proporre.

 Quelle risposte, però, di cui il Paese ha tremendamente bisogno. Sinistra Italiana c’è, ma la linea deve essere chiara e le contraddizioni di un sistema ormai non più sostenibile, devono essere superate.

Solo così potremo ricostruire un tessuto sociale ormai completamente sfibrato.

 Paolo Losco

Coordinatore provinciale Sinistra Italiana - Cremona

21 luglio 2022

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