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D.E. S.I.C.A. 11 di Cremonapalloza, vince INDEVA Productions con “Metti che…”

Un Cinema Filo da tutto esaurito ha ospitato la serata finale di proiezione e premiazione, venerdì 27 maggio

| Scritto da Redazione
D.E. S.I.C.A. 11 di Cremonapalloza, vince INDEVA Productions con “Metti che…” D.E. S.I.C.A. 11 di Cremonapalloza, vince INDEVA Productions con “Metti che…” D.E. S.I.C.A. 11 di Cremonapalloza, vince INDEVA Productions con “Metti che…” D.E. S.I.C.A. 11 di Cremonapalloza, vince INDEVA Productions con “Metti che…”

30 squadre iscritte, 29 cortometraggi consegnati, 26 proiettati, 22 di questi in concorso. Iscrizioni da 3 continenti (Europa, America, Oceania) e 6 Stati (Italia, Svizzera, Austria, Stati Uniti, Nuova Zelanda, più l’unica squadra che non ha consegnato, iscritta dall’Ungheria). Il D.E. S.I.C.A., acronimo di Daylong Emergent Showbiz Initiative Cremonapalloza Award, l’originale concorso di cortometraggi a tema in 24 ore, ideato e realizzato fin dal 2006 dall’Associazione Cremonapalloza e giunto nel 2016 all’undicesima edizione, è giunto al termine venerdì sera al Cinema Filo con il gala di proiezione e premiazione di venerdì 27 maggio, in una serata da tutto esaurito – 200 spettatori – presentata da Michele Lanzi e Ilaria Codella. Il tema, «Ospite inatteso», valido per tutte le squadre, era stato comunicato dalla commissione organizzatrice alle 21:00 di venerdì 20 maggio e la consegna del cortometraggio completo doveva avvenire entro le 21:00 di sabato 21 maggio. Grande la soddisfazione di Cremonapalloza, per parola del Presidente Daniele Conca: «È stata una bellissima serata», dichiara il fondatore del sito www.cremonapalloza.org. «Ringraziamo i partecipanti, gli spettatori che hanno riempito il Cinema Filo e, di nuovo, Luca Beltrami e Giovanni Schintu per la disponibilità».

Il vincitore del premio di miglior cortometraggio, intitolato Metti che… e realizzato dalla squadra INDEVA Productions, è una commedia dai risvolti pulp e dai dialoghi serrati. Hanno portato a casa il premio del pubblico i Señor Jay Eras Pictures, con il corto dall’azzeccato titolo Il premiato, visto che i giovani attori protagonisti, Enrico Scarabelli e Giovanni Romano, hanno vinto anche la targa per la miglior interpretazione. I due sono saliti sul palco una terza volta, a sorpresa, per ritirare il premio del miglior cortometraggio del D.E. S.I.C.A. 10: l’anno scorso, infatti, Pausa caffè della troupe Glittiti (altro nome ma quasi gli stessi componenti) aveva vinto la decima edizione del concorso di cortometraggi di Cremonapalloza, ma la targa non era stata consegnata ai vincitori perché… Assenti in sala. Un anno dopo, si è chiuso un cerchio.

La giuria – composta da Isabella Aldovini, attrice cremonese di teatro, televisione e cinema, Andrea Cisi, scrittore cremonese, lo stesso Schintu, Segretario dell’Associazione di cultura cinematografica Antani e gestore del Filo, e quattro membri di Amenic Cinema, circolo di cultura cinematografica di Crema, ovvero Sara Caffi, Moreno Comotti, Denise Faciocchi e Antonio Sarti – ha premiato anche L’ospite, dei Bergamin Production, per il miglior montaggio, e L’ospite inatteso, dei Ciak ...Si Mira!, per la miglior sceneggiatura.

La menzione speciale Antani, assegnata dall’Associazione omonima al cortometraggio più vicino, per temi e stile, alla figura di Ugo Tognazzi, è andata ai John Boccaporto Produzioni con The Great Confetti. Il lavoro passerà di diritto alla finale della seconda edizione del concorso Come Fosse Antani, che si svolgerà a Cremona in autunno ed è riservato ai corti comici. Menzione speciale Amenic Cinema per gli U.H.D.O., il cui B&B - Bread & Birds vince la possibilità di essere proiettato in una delle serate della prossima stagione del circolo cinematografico cremasco. La menzione per la miglior colonna sonora è andata ai Breite Seite con Unexpected Guest, quella per il miglior rapporto con la letteratura ai Raaaazganagaaaa per la rivisitazione beckettiana di Godendo aspettò(t).

A fine serata, la promessa lanciata dal palco è stata naturalmente quella di un D.E. S.I.C.A. 12 ancor più memorabile: bisognerà attendere l’anno prossimo per sapere in quanti raccoglieranno la sfida di questa adrenalinica e originale 24 ore.

Carmine Caletti

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