È stato il giorno in cui sono morti più poliziotti da quello degli attentati terroristici dell’11 settembre 2001.
Le autorità ritengono che l’unico responsabile della sparatoria sia Micah X. Johnson, un uomo di 25 anni senza precedenti penali e che aveva militato nell’esercito americano. Johnson è stato ucciso dopo che ha esploso alcuni colpi e si è poi nascosto in un parcheggio multipiano, nei pressi del college El Centro. Si era rifiutato di trattare con la polizia e aveva detto di essere pronto a “uccidere quante più persone bianche possibile”, soprattutto poliziotti. Gli agenti hanno inviato un robot guidato a distanza con dell’esplosivo e lo hanno fatto saltare in aria: Johnson è morto nell’esplosione.
Le cinque persone uccise erano quattro agenti di polizia e un addetto della sicurezza del sistema di trasporti locale DART. Due civili sono rimasti feriti in modo lieve, così come altri sette poliziotti.
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha detto che il governo federale sta già collaborando con le autorità locali per le indagini. Le prime parole che ha espresso, in un breve intervento con la stampa, sono queste: "C'è stato un attacco feroce, calcolato e orribile. Non c'è alcuna giustificazione per ciò che è successo".
Obama ha voluto ricordare che nella sua dichiarazione , quando ha espresso "turbamento" per gli episodi di afroamericani uccisi dalla polizia, aveva anche detto che la polizia "fa uno lavoro straordinariamente difficile". A Dallas, gli agenti "erano in servizio per mantenere la gente sicura durante una manifestazione pacifica di protesta", ha sottolineato Obama, aggiungendo "di parlare a nome di ogni americano nel dire che siamo inorriditi e ci stringiamo uniti con la gente e la polizia di Dallas".
Osservazione. Chi ha ucciso è figlio di quella cultura americana che fa dell'uso delle armi un pilastro della loro esitenza
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