Del ddl Zan a Salvini non interessa nulla e vuole mandarlo su un binario morto | Vincenzo Montuori (Cremona)
Già si comincia a dire che per il ddl Zan sull'identità di genere non ci sono i numeri e si sospetta che la Lega e Fratelli d'Italia vogliano affossare il ddl e mandarlo su un binario morto.
Per me si tratta di una certezza e non di un sospetto se andiamo a guardare il comportamento della destra compresa Forza Italia fin dai primi disegni di legge sulle unioni civili della Bindi (una dei pochi cattolici degni di rispetto nella politica italiana).
Parliamoci chiaro: a Salvini non importa un fico secco della questione, non sto dicendo che è contrario ma che, come il Berlusca, sta usando la questione come un grimaldello per insidiare la leadership della Meloni su quei temi nella destra. In più si aggiunge il solito atteggiamento ambiguo di Renzi che comincia a traccheggiare perché sta cercando di far fruttare il suo misero 2 per cento, in vista dei futuri appuntamenti politici e presidenziali (e visto che il centro sinistra lo ha schifato , strizza l'occhiolino alla destra).
La politica italiana è molto semplice solo che la si guardi con l'occhio del "particulare" guicciardiniano: ognuno per sé e nessuno per la comunità. In questo contesto, tralasciando i 5Stelle in altre faccende affaccendati, la colpa del PD è stata quella di non avanzare queste proposte quando c'era una maggioranza omogenea e non quella palude informe di oggi.
In sostanza, e la storia degli ultimi anni dovrebbe averlo dimostrato, una riforma si fa quando c'è il clima politico opportuno, altrimenti va in nulla.
È come pretendere che un adulto che non ha fatto nulla alle scuole elementari e medie impari in due mosse analisi grammaticale, logica e del periodo: Di Maio docet
Vincenzo Montuori (Cremona)
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