Venerdì, 10 maggio 2024 - ore 23.07

Difendere il suolo.Ecco le richieste fatti ai candidati regionali lombardi

| Scritto da Redazione
Difendere il suolo.Ecco le richieste fatti ai candidati regionali lombardi

Il Coordinamento dei Comitati contro le autostrade Cr-Mn e Ti-Bre
Insieme al pronunciamento preciso circa il loro impegno ad accettare o meno i rimborsi pubblici
e di quanto taglieranno le loro indennità da consiglieri regionali e da parlamentari, qualora venissero eletti,

il Coordinamento dei Comitati contro le autostrade
Cr-Mn e Ti-Bre

chiede

ai candidati per le elezioni al consiglio regionale lombardo e per il parlamento, che si presentano nel territorio
cremonese, di esprimersi anche sui punti programmatici riassunti nell'allegato documento.



P. Coordinamento dei Comitati contro le autostrade Cr-Mn e Ti-Bre

Cesare Vacchelli
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Le proposte dei Comitati contro le autostrade Cr-Mn e Ti-Bre
Premesso che la difesa dei suoli è straordinariamente importante per tutti noi e per le future generazioni e che nulla al momento può tutelare un paesaggio meglio di quanto possa fare l’agricoltura.
Convinti che le leggi che intervengono su questi temi possono avere risultati solo se “fanno sistema” con scelte politiche di fondo univoche e per il recupero dei terreni agricoli abbandonati, lo stop al consumo di suolo e la tutela del paesaggio.
Considerato che
•l’Italia è il paese che ha in media più autostrade che il resto d’Europa, che non usa ferrovie e vie navigabili per spostare le merci, ma nonostante questo sono in progetto nuove autostrade per circa 2100 Km, pari ad un terzo dell’intera rete esistente;
•il territorio padano è già oggi tra le aree più densamente dotate di infrastrutture autostradali ma sarà quello maggiormente sconvolto da tali progetti;
•solo in Lombardia sono previste autostrade per 650 Km a cui ne vanno aggiunti altrettanti di viabilità complementare;
•la costruzione nel territorio cremonese dell’autostrada Cr-Mn, del raccordo autostradale Ti-Bre ed il terzo ponte comporteranno un consumo di suolo di circa 3000 ettari di terreno e la distruzione di centinaia di aziende agricole.
Considerato inoltre che:
•l’autostrada è l'infrastruttura più obsoleta del pianeta;
• a basso tasso di occupazione;
•in un settore in cui il paese non risulta deficitario;
• con un notevole impatto ambientale ed una dichiarata insostenibilità economica;
•è un tipo di intervento infrastrutturale in netto contrasto con il nuovo tipo di crescita (intelligente, sostenibile e solidale) e gli obiettivi che l’Europa ha individuato con le politiche che vanno sotto il nome di “Strategia Europa 2020”.
Si chiede
ai candidati per l’elezione del Consiglio Regionale della Lombardia e del Parlamento nazionale di inserire nel proprio programma elettorale i seguenti punti programmatici oltre che a sottoscriverli come  vincolo al proprio mandato elettivo:
Punti programmatici per il livello regionale lombardo
•abrogazione della l.r. n.9 del 4/5/2001 (che, per prima in Italia, ha reso possibile la costruzione di autostrade regionali) e relativi decreti e norme attuative;
•conseguente revisione del PTR (Piano Territoriale Regionale) nella parte che riguarda la programmazione delle previste autostrade regionali;
•utilizzo delle risorse pubbliche previste a sostegno di dette infrastrutture per:
oconcorrere nella spesa per il potenziamento del trasporto ferroviario e metropolitano;
oriqualificare la rete stradale esistente ove necessario;
oincentivare e potenziare  il trasporto pubblico;
oattuare un’efficace politica per il risanamento dell’aria così come chiesto dall’Europa;
 
Punti programmatici per il livello nazionale
•abrogazione della legge obiettivo e delle relative norme di attuazione;
•abrogazione (già chiesta al governo anche da WWF, Legambiente, Italia Nostra  e Fai) dell’art. 33 del D.L.179/2012 (decreto crescita) convertito nella legge 17/12/2012 n.221, che prevede un credito d’imposta per opere infrastrutturali, in particolare autostradali, fino al 50% del valore di opere di importo superiore ai 500 milioni di €;
•destinare le risorse così risparmiate alle opere di messa in sicurezza del territorio attraverso interventi per la prevenzione e la mitigazione del rischio idrogeologico;
•approvazione di un piano nazionale dei trasporti che abbia come priorità il riequilibrio modale del sistema dei trasporti a favore delle vie d’acqua e del trasporto di merci e persone sulla rete ferroviaria esistente, opportunamente riqualificata e potenziata:

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