Martedì, 30 aprile 2024 - ore 16.56

Difendere la Costituzione: a partire dal diritto a presentare una lista

Quando le elezioni si avvicinano, un sacco di ''antifascisti in sonno'' si ricordano - opportunisticamente - della Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza Antifascista.

| Scritto da Redazione
Difendere la Costituzione: a partire dal diritto a presentare una lista

(di solito, aborro maiuscole e punteggiatura esclamante, ma quando ci vuole ci vuole, per fissare i paletti)

Che poi, a fare gli antifascisti siano, ad esempio, i parenti di quel Violante che tubò con Fini, inventandosi i "ragazzi di Salò" (cfr., per gli smemorati, https://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1996/05/10/Politica/VIOLANTE-RIFLETTERE-SU-RESISTENZA-E-SUI-VINTI-DI-IERI_132000.php), fa perlomeno sorridere, a meno che non ci si voglia proprio arrabbiare.

Quanto alla Costituzione in pericolo, merita ricordare che:

  • il Titolo V è stato modificato dal centrosinistra all'inizio del presente secolo;
  • il neoliberale obbligo di pareggio di bilancio è stato introdotto nel 2012, presidente Napolitano e premier Monti;
  • nel 2006 fu frustrato con un referendum il tentativo di modifica berlusconiano,
  • ma nel 2016 ad essere bocciato fu il tentativo renziano;
  • il "regionalismo differenziato" viene oggi proposto dalle regioni leghiste (Lombardia e Veneto) e da quella piddina (Emilia Romagna).

Quanto al presidenzialismo, basti rilevare che:

  • il 34% delle leggi approvate nella XVIII legislatura sono conversioni di decreti legge,
  • mentre nelle due precedenti legislature solo in un caso (Letta con il 52,4%) la conversione dei Dl aveva rappresentato più del 30% delle leggi approvate definitivamente.
  • Tutto ciò, mentre nelle ultime tre legislature sono state approvate meno dell’1% delle proposte di legge di iniziativa parlamentare(fonte: https://www.openpolis.it/i-numeri-del-parlamento-nella-xviii-legislatura/).

Ciò a dispetto del principio costituzionale (art. 77) per cui "in casi straordinari di necessità e di urgenza, il Governo adotta, sotto la sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge". I presidenti della repubblica piddini (Napolitano e Mattarella), hanno sempre controfirmato questi decreti legge, sui quali per di più è stata anche posta la fiducia. Doppia violazione costituzionale! A proposito di violanzione del principio di "divisione dei poteri" tra legislativo (il Parlamento, che fa le leggi) ed esecutivo (che le dovrebbe applicare).

Non parliamo della legge elettorale, il "rosatellum" fatto approvare dal PD. Una proposta di legge contorta, fatta solo per consolidare il potere di chi c'è la già. Ed ora si stracciano le vesti per il rischio che vinca la destra?

Nel frattempo, si ostacola al massimo la raccolta di firme di quelle forze antagoniste (anti-sistema) che non possono usufruire di trucchi e trucchetti per presentare le loro co(o)rti di vassalli, valvassori e valvassini, i soliti noti.

Vediamo cosa ne dice in particolare l'avvocato (ed ex parlamentare socialista, noto non solo per aver ricorso vittoriosamente contro la precedente legge-truffa, il "porcellum", ma anche per aver preso il posto del compianto sen. Darko Bratina a capo della commissione che ha portato all'elaborazione della proposta di legge sulle "lingue minoritarie", tra cui lo sloveno ed il friulano) Carlo Felice Besostrihttps://www.ilfattoquotidiano.it/2022/08/15/elezioni-ostacoli-alla-raccolta-firme-la-denuncia-di-unione-popolare-tanti-uffici-comunali-chiusi-e-discriminazione-antidemocratica/6762807/.

In sintesi, probabilmente la lista di sinistra Unione Popolare (qui la prima sintesi programmatica: http://unionepopolare.blog/programma/) ce la farà comunque a presentare le sue liste. A dispetto del fatto che (altro pezzo di "Costituzione materiale") in questi giorni si siano visti Comuni che chiudono per un'intera settimana di ferie, oppure si barricano dietro appuntamenti preventivi, responsabili elettorali disinformati, eccetera eccetera eccetera (ci si chiede: ma su uno nasce o muore, la comunicazione va fatta al comune confinante???). Ciò a dispetto dell'art. 5 della Costituzione: "La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento."

Gian Luigi Bettoli, candidato per il collegio uninominale per la Camera dei Deputati a Pordenone ed in Carnia (sempre se riusciremo infine a presentare la lista)

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